All’EcoVillaggio lavoriamo con materiali diversi, prediligendo quelli riciclati per dare loro una seconda opportunità e cercare di vivere a minimo impatto. Materiali edili come finestre dismesse, mostre campionarie di cotto, ceramiche e parquet fuori produzione, pallet e bobine di legno… O anche barattoli, tappi, latte di vernice e contenitori di ogni sorta, oppure jeans usati, vecchie tende, pezzi di stoffe che si trasformano in allegri patchwork…
Mi piace da matti andare a caccia di oggetti ritenuti “rifiuti”, guardarli attentamente negli occhi, scoprire i loro più nascosti desideri (parlo metaforicamente… forse 😉 ) e tirarne fuori nuove potenzialità!
Ma la cosa più bella, rasserenante e appagante è riuscire a lavorare con un materiale 100% naturale, rinnovabile e compostabile…
Come due giganti sacchi di iuta che mi ha regalato Angelo, il nostro “spacciatore di Pallet”, provenienti dall’India, con cui ho fatto delle tende.
(Ho imparato in questi ultimi anni che quando metti in moto l’intenzione d’Amore verso Madre terra, la magia dello Spazio delle Varianti, le cose arrivano da sole… E poi ci vuole poco, soprattutto quando mi presento con un’utilitaria verde piena di margherite bianche!)
E così, mentre in una giornata di sole stavo scucendo questi sacchi, pensavo quanto fosse piacevole non doversi minimamente preoccupare che eventuali pezzi di spago cadessero sul prato.
Persino gli incannucciati di bambù sono legati da fastidiosi spaghi di plastica verdi che cadono ovunque… E’ così gradevole, invece, avere a che fare con materiali che non inquinano, ma anzi “concimano”, “pacciamano” e nutrono l’ambiente.
Dunque questa era la scena, arrampicata sulla panca di legno, presa nella routine del mio scucire, mentre la mente vagava tra un motivetto di una canzone e la sensazione di stare per bruciarmi, arriva un piccolo Satori…
Voglio una vita compostabile! 🙂
In fondo, ci sarà un motivo per cui noi per primi, su questa terra arriviamo e ce ne andiamo così…
Compostabili. (Salvo essere quasi radioattivi, terribilmente inquinati da chimica, pesticidi, trattamenti farmacologici e junk food! 🙁 )
Noi siamo qui per imparare, e dissolverci – una volta compiuto il nostro compito – per affrontare sotto altre forme la prossima classe di scuola.
Memento homo, quia pulvis es et in pulverem reverteris, cioè “ricordati uomo, che polvere sei e polvere ritornerai“…
E ce ne andiamo via così, senza poter portare via niente.
(Dopo la citazione biblica ci vorrebbe anche una di Verga sull’inutilità della “robba”, ma te la risparmio! 😉 )
E allora perché non imparare a vivere una vita compostabile?
Tutto ciò che usiamo, tutto ciò che compriamo, tutto ciò che costruiamo dovrebbe essere così. Senza impatto sul mondo. Che si possa lasciare andare, dissolvere, senza problemi. Che possa creare nuova vita.
I materiali considerati più poveri, usati da sempre prima dell’era Industriale della plastica e dei veleni, sono a minimo impatto. E ultimamente sono anche Trendy, tornati di moda. 😯 (E se dobbiamo lasciare alla frivola moda il compito di salvare il nostro pianeta, e moda sia! 🙂 )
E così i vestiti che usiamo tutti i giorni, quello che mangiamo, che ci spalmiamo addosso, il packaging…
Tutto dovrebbe essere leggero e lieve. Riutilizzabile finché possibile per poi essere compostato nel bidone del compost di casa, dissolto al sole, all’aria, all’acqua.
Ognuno respons-abile dei suoi rifiuti.
Senza nessuno che te li porti via da sotto il naso e li nasconda chissà dove..
Come se non vedendoli più non inquinassero più! (Forse sarebbe ora di risvegliarci da questa Sindrome dello Struzzo che ci ha contagiato tutti!)
Quindi facciamoci carico dei nostri rifiuti, compostiamoli e poi nuovamente riutilizziamoli per le nostre piante, i nostri alberi, il nostro orto in balcone.
“Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior” cantava Fabrizio De Andrè in Via del Campo…
E’ per questo che all’EcoVillaggio di Wangeland stiamo per costruire la prima casa in paglia, legno e terra cruda. Senza cemento, con pochissimo metallo, facilmente riparabile, naturale, traspirante, biodegradabile e compostabile…
Ed è solo la conseguenza di un modo di pensare…
Perché faccio il possibile nelle mie piccole scelte quotidiane per cercare materiali così.
Carta igienica, tovaglioli e carta da cucina 100% riciclata, piatti, bicchieri e posate di carta, legno e bambù (addirittura ho ordinato dall’India dei cucchiai mangiabili da una start up fair trade! 😉 ), pannolini, assorbenti e tamponi compostabili (quando non lavabili o coppette mestruali), vestiti di tessuti biologici e colorati con pigmenti naturali, cuscini in pula di farro, materassi di futon e cocco, spazzolini da denti in bambù…
Ovviamente cibo coltivato da noi a km zero, o dell’azienda agricola bio vicino casa, o biologico e del commercio etico, detergenti naturali per la casa e per la persona (ottimo il dentifricio all’argilla e equiseto autoprodotto!)…
Ma… che fatica!
In un mondo che ti propone persino il finto incannucciato in plastica (il che è il colmo, visto la facilità estrema di coltivazione delle canne di fiume e la loro rapidità di crescita), non è semplice trovare una giusta scelta di materiali a minimo impatto e senza emissioni nocive. 🙁
In una società obnubilata dal PIL, ossessionata – al pari di una gazza ladra – dal rilucente brillio della novità, che cieca che se ne frega dell’ambiente, inquinandosi la terra letteralmente sotto i piedi (ne parliamo in Diversamente Ricchi Live), sarebbe necessario un cambio di paradigma.
Scegliere consapevolmente di vivere una vita compostabile… Coerente con la nostra Natura.
E – come sempre – la bella notizia è che è possibile.
Dipende solo da noi, solo da te e da me.
Il mercato è già pronto.
Tanti sono già in azione…
Basta unirsi alla moltitudine che già lo sta facendo.
Dare il buon esempio.
Gioire delle nostre scoperte eco fair trade, condividerle, influenzare il mercato, cercare, autoprodurre, scambiare, riusare e – quando non c’è altra via – comprare richiedendo e pretendendo il più possibile solo materiali naturali e compostabili… come un sacco di iuta.
Pace & Amore!
🙂
Viviana Taccione
Autrice, Trainer e Downshifter
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