Virus in latino significa veleno, e nell’immaginario collettivo i virus sono oggi simbolo universale di morte e sofferenza, al pari forse solo delle guerre.
(dall’introduzione)
Peccato che questo termine descriva però un falso biologico. I virus, microscopiche particelle di DNA/RNA impacchettate in lipoproteine, possono sì creare disagi, ma solo se serve, e quasi sempre a vantaggio della nostra salute (almeno finché si parla di virus naturali!)
Affermare che i virus uccidano significa stravolgere la realtà: è probabilmente la più diabolica e lucrosa menzogna della storia contemporanea, strombazzata dai media al soldo delle élite e da camici bianchi sempre più formattati da Big Pharma.
Menzogna diabolica, perché voluta da quelle caste plutocratiche di personaggi senz’anima, e lucrosa, perché ha fruttato miliardi a chi le ha imbastite e propagandate.
Nelle pagine che seguono – che ti avviso potrebbero risultare scioccanti – cercherò di smontare questa menzogna ormai universalmente accettata e che tanto danno ha fatto, condividendo finalmente qual è il vero ruolo dei cosiddetti agenti patogeni, dai batteri ai virus.
Questo non tanto o non solo per amor del vero, che è un obiettivo in itinere mai completamente raggiunto, ma soprattutto per tratteggiare insieme una visione diversa e più realistica della salute, della malattia, del contagio e del benessere.
Affinché la diabolica e lucrosa menzogna smetta di crescere e diffondersi senza posa, continuando a riempire le tasche dei soliti noti grazie al dolore delle masse inconsapevoli. (…)
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VIRUS? FALSUS!
La più diabolica e lucrosa menzogna della storia
Leonardo Di Paola
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Michele Nardella says
Salve Leonardo,
devo innanzitutto congratularmi per l’iniziativa e per l’accuratezza con cui è stato svolto questo prezioso lavoro, che a quanto mi risulta non ha precedenti.
Devo dire che alcuni concetti basilari in esso espressi mi erano già abbastanza familiari, conoscendo le idee di Valdo Vaccaro e di Stefano Scoglio, ma c’erano alcuni punti oscuri che avevo da tempo desiderio di chiarire, perciò la tua pubblicazione è stata per me provvidenziale.
Trovo però ancora qualcosa che non mi torna a proposito dei dubbi precedenti, e allo stesso tempo man mano che si è approfondita la lettura si sono presentati altri punti oscuri. Ma, lasciando stare per ora questi ultimi, cominciamo coi primi:
Se i virus non sono altro che scarti non del tutto demoliti di materiale organico (mitocondri) chiamati esosomi, dovrebbero presentarsi come poltiglia, insomma particelle amorfe. Invece l’iconografia ufficiale ce li presenta ben strutturati: a tutti è nota la forma sferica con tanti spuntoni sulla superficie con cui vengono raffigurati i coronavirus e i virus in generale, per non parlare dei fagi, speciali virus che sembrano addirittura mini robot dalla vaga forma di ragno.
Inoltre, se si tratta di materia organica non vivente, come possono invadere le cellule? Trovo la tua spiegazione a riguardo un po’ vaga e poco convincente.
La scienza ufficiale è invece molto dettagliata nel descrivere il processo, indicando in specifici recettori il sito di interazione, e una volta stabilita l’adesione del virus ad esso si viene a formare l’apertura necessaria all’inoculazione del suo RNA, o DNA, che serve poi alla sua replicazione. Giusta o sbagliata che sia, questa spiegazione fa capire ciò che avverrebbe.
Non voglio farla troppo lunga, perciò mi fermo qui per sapere tu che ne pensi. Grazie.
Michele Nardella
Ciao Michele, innanzitutto grazie per il tuo apprezzamento, so che è sincero e lo apprezzo molto. E grazie anche per queste tue domande, che mi permettono di chiarire meglio alcuni passaggi che evidentemente non sono così chiari, anche vista la generica complessità dell’argomento.
La prima cosa che dobbiamo tenere a mente è che il 99% delle raffigurazioni dei virus sono rielaborazioni grafiche, non vere “foto” scattate con il microscopio elettronico. Foto che vengono sistematicamente ritoccate per mostrarci un’immagine semplificata che non corrisponde alla vera realtà, un po’ come succede quando ci mostrano una perfetta terra sferica ripresa “dallo spazio”.
L’unico modo che abbiamo per studiare i virus è in vitro, cioè in condizioni artificiosamente diverse da quelle delle cellule umane: usando diversi sostrati biologici e “drogando” i tessuti con coloranti e antibiotici. Se a questo aggiungiamo che il microscopio elettronico modifica l’oggetto osservato, è facile capire perché le immagini dei virus che ci spacciano per vere sono in realtà manipolate a vari livelli. Sul perché lo facciano non credo ci siano dubbi…
Detto questo, dobbiamo sapere che nei tessuti accadono processi biologici che ancora non conosciamo perfettamente: cellule, batteri, lieviti, protozoi, parassiti interagiscono chimicamente e biologicamente in una danza interattiva più movimentata di quella che avviene nella più profonda foresta amazzonica. A conferma basti pensare che se la virologia nasce a fine ‘800 grazie al microscopio elettronico, la scoperta del microbiota non ha neanche 20 anni: detto altrimenti, fino a 20 anni fa non potevamo immaginare che ospitiamo migliaia di specie diverse di microorganismi, che sono 10 volte più numerosi delle nostre stesse cellule!
Fatte queste debite premesse, cerco di rispondere punto per punto alle tue domande:
1) Se i virus non sono altro che scarti non del tutto demoliti di materiale organico (mitocondri) chiamati esosomi, dovrebbero presentarsi come poltiglia, insomma particelle amorfe
In natura anche i rifiuti hanno una struttura, soprattutto a livello nano e microscopico, perché Dio non ha lasciato nulla al caso, quindi non penso si possa parlare proprio di “poltiglia”. Certo è che combinando i 200 tipi diversi di cellule con le diverse condizioni di riciclaggio dei lisosomi, ci sta che gli esosomi siano molto diversi tra loro a livello morfologico, anche considerando che devono codificare nel loro materiale genetico diverse forme di intossicazione, endogena ed esogena.
2) a tutti è nota la forma sferica con tanti spuntoni sulla superficie con cui vengono raffigurati i coronavirus e i virus in generale
Hai detto bene: “raffigurati”… Oltre a quanto detto sul fatto che si tratta di immagini di virus ricreati in vitro e non davvero ripresi nel nostro corpo, questa è la differenza tra come appare un virus corona in provetta e come appare un virus in TV:
3) per non parlare dei fagi, speciali virus che sembrano addirittura mini robot dalla vaga forma di ragno
Per capire questo passaggio dobbiamo ricordarci della teoria polimorfica di Bechamp: i batteri non hanno una forma fissa, ma si modificano in base all’ambiente in cui si trovano. I fagi, secondo microbiologi veri come Stefan Lanka, non sono altro che forme diverse che assumono i batteri durante la loro vita.
4) Inoltre, se si tratta di materia organica non vivente, come possono invadere le cellule?
Questo dovresti chiederlo ai virologi! Nella visione che ho adottato i virus non sono vivi, e dunque NON invadono le cellule… Questa è un’altra conseguenza del militarismo sanitario (vd. 3 peccati della medicina moderna): si limitano ad informarle del modo migliore di affrontare un’intossicazione… Se mi permetti un paragone banalizzante (perché la realtà microbiologica è molto più complessa e articolata di così…) gli esosomi virali invadono le cellule come le email invadono i nostri account di posta elettronica! Se ci fanno spam anche quello può creare problemi, ma solo di fronte a numeri elevatissimi (il cosiddetto email bombing, messo in pratica dagli hacker).
5) La scienza ufficiale è invece molto dettagliata nel descrivere il processo, indicando in specifici recettori il sito di interazione, e una volta stabilita l’adesione del virus ad esso si viene a formare l’apertura necessaria all’inoculazione del suo RNA, o DNA, che serve poi alla sua replicazione. Giusta o sbagliata che sia, questa spiegazione fa capire ciò che avverrebbe.
Non dimentichiamoci che il mainstreaming conta con le migliori risorse umane, tecnologiche e finanziarie per convincerci della sua visione del mondo… è normale che i suoi film sembrino logici e verosimili, anche quando ad un esame più attento risultano folli e assurde! Come sembrava logico e verosimile che un virus meno letale dell’influenza paralizzasse il mondo, come sembrava logico e verosimile che potessero esistere malati asintomatici, come sembrava logico e verosimile assumere un siero genico sperimentale anche se non impediva né il contagio né la patologia… (potrei continuare, ma credo di aver chiarito il punto!)
Sono certo di aver appena scalfito la superficie di menzogne e che in questo ambito – che è e resta complesso – c’è ancora molto da scoprire. Ma non andiamo da nessuna parte se non iniziamo a porci seri dubbi sulle storie di comodo che ci raccontano!
Spero di averti risposto, un abbraccio e alla prossima…
Leonardo 🙂
Grazie per l’esauriente risposta.