Ecco la FOTO che abbiamo scelto a rappresentare il percorso della Sofferenza.
Da percorrere e accettare come via di profonda evoluzione, ponendo però massima attenzione alla trappola del compiacimento…
“La sofferenza fa parte della nostra esistenza: forma, affina, fa evolvere… purché non venga ricercata (…)”
Come leggerai, questa è solo una piccolissima anticipazione…
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salvatore capalbo says
Ciao a tutti,la foto come sempre è fantastica,sarebbe molto interessante fare tutto il percorso per raggiungere la capanna.Le sofferenze non so come sfruttarle al meglio,certo è che fanno parte della nostra vita e nasconderle e come mettere la spazzatura sotto il tappeto o ancora peggio fare finta che non esistono.Come nella tavolozza del pittore convivono tutti i colori,così nella nostra vita è giusto e buono che accettiamo tutte le nostre parti.Sia quelle sotto i riflettori,sia quelle che teniamo nell’ombra,a volte senza neanche averne coscienza e conoscenza.(Un aiutino si fa per dire lo possiamo trovare in: “Di che colore sei ” I Feelgood.).Io non ho accettato la morte di mio padre per lungo tempo e ne pago le conseguenze ancora adesso a distanza di tre anni.Credo che il primo passo sia l’accettazione poi può arrivare altro ma,come ho detto altre volte non ho nessun titolo per dare ricette e suggerimenti.Buona serata a tutti.salvatorecz
Gianpietro says
Grazie Salvatore per la tua condivisione!Penso che il livello di consapevolezza sia aumentato ed ora sto imparando a guardare in faccia la sofferenza,intanto nelle due vesti più ovvie,riconoscendo la mia responsabilità in tutto ció!Un esempio banale(ma nemmeno poi tanto…) puó essere l’alimentazione che mi ha creato non pochi problemi,per passare ai rapporti con gli altri…intanto è un buon inizio e c’è di che far allenamento,poi altre sfide arriveranno!Buonanotte!
Marina says
La sofferenza io la detesto, se potessi evitarla me ne infischierei del fatto che fa crescere, la bandirei totalmente da questo mondo. Faccio fatica ad ammettere che comunque alla fine qualcosa insegna, e che questo fa maturare e crescere l’individuo.
Sono cresciuta cristiana e cattolica e lo sono tutt’ora, ma una cosa che non riesco proprio a condividere della religione è questa cultura della sofferenza e penso anche che sia più una distorta interpretazione umana, perchè il vero ed unico insegnamento di Gesù Cristo è l’Amore incondizionato.