Nel coaching il COME è molto più interessante del PERCHE‘, non ci serve una causa ma una soluzione. Lo sappiamo.
Ecco perché rimestolare nel passato con infinite sedute alla Woody Allen, cercando di capire le cause è ormai una terapia superata e controproducente…
In fondo le cause sono talmente soggettive, talvolta incomprensibili e inconsapevoli (se l’osservatore le cambia solo osservandole, figuriamoci “ricordandole”!!! 😉 ), e dato che mi piace pensare che le persone fanno sempre del loro meglio con le risorse a loro disposizione…
Quello che conta – in fondo – sono solo gli effetti che le cause hanno prodotto.
Inutile recriminare, cristallizzati in situazioni di sofferenza, meglio soluzionare, accettare, sbloccare, agire.
Detto questo, oggi voglio parlarti dell’unico motivo – o quasi – che rende ancora utile un perché. Oggi voglio parlarti di un perché creativo, un perché che paradossalmente costituisce una soluzione.
Una soluzione alla nostra smania di giudicare, alla nostra esigenza di catalogare tutto e identificare il colpevole…
Scremando tra buoni e cattivi, dimenticando tutte le sfumature di grigio tra il bianco e il nero (anzi come amo dire, sfumature di colore tra il rosso e il viola dell’arcobaleno 😉 ).
E’ qui che entra in ballo “Il Gioco dei Perché“.
Ho iniziato a giocarci a 14 anni, in motorino, andando a scuola la mattina per le vie di una trafficata Roma capitale. Ai semafori, le stesse facce assonnate e indifese dietro a un casco, vento, freddo, pioggia, sole… Movimenti automatici, percorso sempre uguale, mente che vagava.
E bastava uno sguardo per lanciare un giudizio: un vestito, un adesivo, un taglio di capelli, uno sguardo accigliato, un paio di scarpe esagerate, un rossetto troppo forte, un sorriso, uno zainetto originale…
Quello era così… Quell’altra colà… Ma era davvero solo lì la vita? 😕
Poi, visto che il tutto era incredibilmente noioso, ho iniziato a fare il mio personale e segretissimo “Gioco dei Perché…“
– Quali altri motivi – oltre al fatto ovvio di dover andare al lavoro – poteva avere quella persona per andare così di fretta?
– Quale altra ragione – oltre alla tipica ribellione adolescenziale – aveva spinto quel ragazzo a tempestare il motorino di graffiti?
– E perché mai quella donna – oltre ad un perenne tentativo di sedurre – indossava tacchi così alti?
Un universo di idee nuove: Superman alla ricerca di una cabina, Picassi in erba, Mata Hari sotto copertura…
Motivazioni differenti, creative, diverse da… me. O per lo meno diverse dai soliti pensieri routinari che mi giravano inconsapevolmente nella testa guidati da stereotipi più immediati.
Altro che bianco o nero, con il Gioco dei Perché ti ritrovi davvero con un sacco di colori!!! 😀
Pensaci un attimo: visto che il mondo esterno ci fa da specchio, che senso ha entrare a contatto con delle nuove realtà e provare sempre le stesse cose?
Che senso ha avere un solo gesto possibile, “mi piace/non mi piace” e non esercitare neanche un minimo di creatività? (Caspita! Già a 14 anni Facebook mi stava sulle balle, incredibile!!! 😉 )
E trasportando questo gioco nella vita pratica…
Certo capita a tutti di arrabbiarsi se un’amica ti delude con un atteggiamento che non capisci, che tu interpreti come anaffettivo, menefreghismo o maleducazione…
Ma se non fosse così?
Perché giudicare l’amica con il tuo metro di giudizio?
Magari tu non ti comporti così perché pensi che quell’atteggiamento potrebbe essere scambiato per menefreghismo, maleducazazione, anaffettività….
Magari non solo tu, diciamo il 90 per cento della gente.
Ma… e se ci fosse un’altra ragione? 😯
E se per ipotesi ci fosse, quale potrebbe essere?
E (rilancio) se ce ne fosse una che giustifichi in toto la tua amica?
Potendo, muoviamoci sempre dal punto di vista dell’Amore.
Uno dei miei film preferiti tra le commedie inglesi è LOVE ACTUALLY, un film intelligente, mai banale, con un cast strepitoso.
Una delle storie che si intrecciano all’atmosfera natalizia, racconta di una ragazza convinta che il migliore amico del marito la detesti, che poi scopre che il suo comportamento freddo e odioso nasconde una cotta stratosferica. Colpo di scena!
Non sarebbe preferibile pensare una cosa del genere (non necessariamente che sia innamorata di te, troppo egocentrico, ma che per qualche motivo stia soffrendo e non possa dirti la vera ragione), piuttosto che credere che quella persona sia una grande stronza, no? 😉
Attenzione: la cosa fighissima del Gioco dei Perché, è che non importa se il “perché” sia vero o meno…
Lo scopo di questo gioco è capire che non dobbiamo misurare gli altri con il nostro “metro di giudizio“, semplicemente perché… gli altri sono diversi da noi.
E possono avere mille motivi per essere diversi da noi.
E proprio perché sono diversi, il mondo è un posto ricco di possibilità.
Altrimenti pensa che palle! 😛
Quanto può essere appagante trovare 100 diverse motivazioni positive, divertenti, ricche di amore?
Quanto potrebbe essere liberatorio staccare con il solito giudizio routinario e vivere in un posto più felice?
Perché noi tutti viviamo in primis nella nostra mente… E allora trasformiamola in un luogo di amore e opportunità!
Fammi sapere che ne pensi!
Peace & Love!
😀
Viviana
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Emma says
ciao Viviana!
grazie per questo articolo semplice ma tutt’altro che banale.
Io spesso giudico e trovo motivazioni soltanto mie agli atteggiamenti degli altri individui.
Occorre prestare attenzione all’altro da sé, attenzione nel suo significato etimologico (questa puntualizzazione è alla Leonardo, no? ;)): attendĕre come ‘volgere l’animo a qualcosa’.
Solo nel rispetto si può scoprire un nuovo punto di vista che va oltre il nostro egocentrismo.
È un percorso irto di ostacoli per quanto mi riguarda, ma non voglio mollare la presa perché credo di essere sul viottolo dorato e non lo abbandonerò.
Voi mi date un grande aiuto motivandomi a non lasciare il nuovo sentiero intrapreso anche nei momenti di sconforto e pessimismo cosmico.
🙂 GRAZIE!!
Emma
VIVIANA TACCIONE says
Grazie a te cara Emma, che piacere risentirti, i tuoi feedback sono sempre così carini. 🙂
Per restare sul sentiero durante i momenti di sconforto e pessimismo cosmico (e non solo)… Tu sai che c’è sempre il Weco Club, vero? Una Community iper-super-mega potenziante (non è solo merito nostro, sono i Wekiani che sono meravigliosi! 😀 ) dove sei la benvenuta (e dentro i nostri Audio- Ebook come “Di che Colore sei?” trovi anche lo sconto!!! 😛 )
Un abbraccio!