“Il vero ricco non ha bisogno di un datore di lavoro che gli dia la pacca sulla spalla, non crede che la carriera sia importante, crede che avere la libertà di fare ogni giorno solo ciò che desidera sia il traguardo ultimo.
Come abbiamo visto, il sistema gioca con le nostre emozioni al fine di incatenarci e controllarci, di farci credere cosa sia meglio per noi, dove andare, cosa fare e pensare, ma il vero ricco non si fa condizionare e governa appieno i bisogni.
Non sente la necessità di dimostrare quanto vale o ciò che sa fare, perché ha compreso quanto siano effimeri, se non inutili, questi traguardi.
Il vero ricco è consapevole che la cultura e la conoscenza sono la chiave per riuscire a gestire al meglio i propri guadagni, per questo predilige quelle attività che lo elevano dal punto di vista culturale.
Compresa l’importanza del denaro, il vero ricco spende poco. Snobba il concetto di “taccagno”, perché sa che questo termine è stato appositamente forgiato per mantenere attivo il meccanismo del PIL, dove più la gente spende e più l’economia favorisce chi è già ricco.
Taccagno, in realtà, è un attento risparmiatore, una persona che spende bene e solo se necessario, ma soprattutto che ha compreso il valore del denaro.
La maggior parte delle persone addita i risparmiatori in senso negativo, ma al contempo non si accorge che, spendendo inconsapevolmente ciò che guadagna, sta regalando al sistema la propria vita, perché svende il tempo che ha speso per lavorare con noncurante leggerezza.
Più di ogni altra cosa, però, il vero ricco ha qualcosa che quasi nessuno possiede: un’identità, perché liberandosi dal bisogno di avere emerge l’essere.
Siamo tutti convinti che senza acquistare ciò che desideriamo la vita diventi triste, orribile, piatta, una continua rinuncia, ma se questo fosse vero allora vorrebbe dire che sotto la montagna dell’inutile che comperiamo non c’è niente e quel niente siamo noi.
Quando togli, elimini, fai spazio e rimani nudo; è lì che emerge l’uomo o la donna che sei realmente.
Se crediamo che la nostra vita perda di significato una volta rimosso il superfluo, vuol dire che l’esistenza che stiamo conducendo è vuota. Vuol dire che ora il senso le viene dato da tutto ciò che possediamo e che le abbiamo cucito addosso, ma senza quel superfluo non avrebbe valore.
Se non siamo più i vestiti che indossiamo o il lavoro che facciamo, se non valiamo l’orologio che portiamo al polso, l’automobile che guidiamo o le vacanze che ci possiamo permettere, qual è la nostra vera identità?
Fin da quando veniamo introdotti nella società siamo abituati a valere in base a ciò che possediamo o essere in relazione al ruolo che ricopriamo, ma non è ciò che siamo veramente.
Il vero ricco, rinunciando a tutto per risparmiare e avere il denaro necessario a essere libero, scopre se stesso.
Scopre che ciò che conta non è quello che ha, ma quello che desidera essere, cioè quali sono i sogni la cui realizzazione darebbe vero significato alla sua vita. (…)”
Una bella scoperta questo libro, RICCO SOLO RISPARMIANDO! 🙂
L’autore, Francesco Narmenni – alla sua terza pubblicazione per le Edizioni Il Punto d’Incontro – mi incuriosiva da un po’ per 3 motivi…
Anche lui vive tra l’Italia e le Canarie (proprio Fuerteventura peraltro, anche se in un’altra zona dell’isola rispetto a noi), anche lui ha scelto la Semplicità Volontaria, il Downshifting e l’Autoproduzione per una vita libera da condizionamenti culturali, anche lui condivide le sue esperienze scrivendo come Blogger e Autore.
Bene, sono contenta di aver soddisfatto questa mia curiosità. RICCO SOLO RISPARMIANDO è un manuale di consapevolezza finanziaria che vale la pena di leggere perché ti offre un altro punto di vista!
In una società in cui per sentirsi felici servono: abiti e accessori griffati, sempre l’ultimo modelli di auto, smartphone e giocattoli vari, collezioni di selfie varie in pub, ristoranti e località turistiche esotiche….
In una società in cui per sentirsi ricchi e arrivati si deve spendere e spandere, esibendo gli acquisti in una sorta di triste autolesionistico “spendo quindo sono“. (Il tutto aggravato dall’Era dei Social Media, dove la tecnologia è portatile e la vetrinizzazione della vita è costante… 🙁 )
Diventa piano piano naturale perdersi in uno stile di vita faticoso, indotto ipnoticamente dal sistema. Un sistema che ci vuole pile umane – alla Matrix – pronte a lavorare per spendere, lavorare per spendere, lavorare per spendere…
Ma questa non è vera ricchezza.
Ecco che in RICCO SOLO RISPARMIANDO l’Autore racconta la sua esperienza di vita, esperienza di risparmio-investimento-liberazione (o forse liberazione-risparmio-investimento, perché si inizia sempre con un primo insight mentale), conducendo per mano il lettore in un processo diviso in 4 momenti.
- PARTE 1: Perché non sono ricco?
All’inizio del libro (da cui ho tratto questa citazione) spiega cosa sia la vera ricchezza e come liberarsi da questa trappola consumistica che ti costringe a sgomitare in un mondo di poveri. Tanto affannarsi per cosa?
- PARTE 2: Sai quanto spendi?
Nel secondo momento, molto pratico, analizza il budget di una famiglia di 4 persone (dando ampio spazio per personalizzare i conteggi) e ti mostra facilmente come risparmiare, quali sono le spese davvero necessarie, quelle su cui non si può risparmiare e quelle inutili, secondo due profili diversi: il risparmiatore normale e il risparmiatore estremo.
- PARTE 3: L’investimento immobiliare
Una terza parte del libro mostra come investire il denaro risparmiato in modo che diventi una rendita. Come molti prima di lui, anche Narmenni suggerisce l’investimento immobiliare, ma spiega bene come fare e come applicare il concetto del risparmio anche all’investimento, in modo innovativo e utile.
- PARTE 4: Cosa me ne faccio del denaro?
Infine, un breve momento è dedicato al futuro: ora che ho raggiunto la libertà economica di dedicarmi a ciò che voglio, cosa voglio? Anche qui un conclusione degna di nota (decisamente in sintonia con il nostro “Diversamente Ricchi” 😉 ) per non ricadere nello stritolante meccanismo del consumo e soprattutto per illuminare, in una sorta di Time Line a ritroso, tutto il percorso.
Ho sempre pensato che non siamo nati per soffrire, né siamo qui per privarci di nulla, siamo qui per comprendere il peso delle nostre scelte di vita, delle conseguenze delle nostre azioni e agire con coerenza da persone evolute e finalmente libere.
Vivere in modo più lieve, non solo aiuta noi ma è una sorta di “tana libera tutti!” 😀
Confesso che forse avrei apprezzato un pizzico di etica ambientale in più, perché per motivare gli altri al Risparmio, al Downshifting e all’Autoproduzione, un’ottica più spirituale e solidale avrebbe amplificato il messaggio.
Una cosa è agire vergognandosi “da poveri o da taccagni” perché non si hanno soldi, un’altra è agire da ribelli mossi da convinzioni etiche, ambientali o umanitarie…
Primum non nocere.
Che impronta sto lasciando in questo mondo? Le mie scelte di consumo, oltre a trasformarmi in una marionetta del sistema, nuocciono anche ad altri? Sono complice di un meccanismo che prende, prende, prende, stritolando i più poveri e gli indifesi? Sto sprecando tempo, denaro e risorse finite in un Pianeta già eroso oltre ogni limite? Come posso dare il buon esempio per liberare gli altri da questa ipnosi collettiva che ci rende merci e non persone?
Quando capisci perché, il come diventa molto più semplice. 😉
Un primo punto di partenza pratico per vivere una vita degna di essere vissuta e trovare il proprio vero sé.
RICCO SOLO RISPARMIANDO
Come accumulare oltre 250.000 Euro con un normale stipendio, risparmiando il giusto e investendo in modo sicuro.
Francesco Narmenni
Edizioni IL PUNTO D’INCONTRO
pp. 206 – 2019
Lo trovi qui, nella nostra Libreria on line di fiducia.
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Per il momento mi sembra sia tutto…
Per domande e commenti puoi scrivere qui sotto o nell’Area Soci.
Pace, Amore e un buon salvadanaio per te!
Viviana Taccione
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