Ecco la FOTO che abbiamo selezionato per esemplificare la spinosa ma cruciale via della Responsabilità.
Anche questo è un percorso catartico e liberatorio da intraprendere…
“Noi – non il destino, i ‘cattivoni’ o il DNA – siamo i soli responsabili di quello che percepiamo (…)”
Come leggerai, questa è solo una piccolissima anticipazione…
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Gianpietro says
Ciaooooo!Bella lezione carica di energia!Grazie per la sintetica ma efficace distinzione tra responsabilità e colpa!Dico non a caso carica di energia perché questa nuova comprensione del significato di responsabilità crea in me sensazioni positive!Se mi soffermo sul problema che ho di fronte e sulle responsabilità di tizio o caio creo confusione tra la mia parte razionale e non,invece se porto un pensiero al livello:”se sono responsabile vuol dire che posso pure creare qualcosa di nuovo!”,allora l’energia mi da una pacca sul petto!!Poi piano aprirò questo concetto ai livelli più ignoti,un passo alla volta!Buona strada a tutti!
miranda says
pungente questione, bellissima immagine
inoltre anche se la responsabilità è di un avo…per esempio… perchè l’abbiamo ereditata nascendo…
è sempre responsabilità della nostra anima che ha scelto quella famiglia e quei programmi… quindi non si scappa neanche con le altre vite o con le vite degli altri… siamo tutti UNO… CIAO A TUTTI
è tanto che non vi saluto… trooooppo da fare… basta voglio una vacanza….
intanto auguri a tutti x le festività a venire…
salvatore capalbo says
Ciao a tutti,foto molto suggestiva.Per quanto riguarda il tema,a quest’ora non ho più le idee molto chiare, sono molto stanco e crollo dal sonno.A domani
roberto says
notevole !!!!!!!
roberto
teresa says
Non so neanch’io come mai mi succedono determinate cose e quando ci penso bene mi rendo conto che la responsabilità è mia. Rimane però il problema della risoluzione del problema che non è sempre semplice dato che i miei “fantasmi” interni si sono spostati all’esterno. Ditemi qualcosa, vi prego!
LEONARDO DI PAOLA says
Ciao Teresa, hai ragione, la responsabilità è sempre e solo la nostra… Per questo solo noi possiamo risolvere i nostri problemi, solo noi possiamo venire a patti con i nostri fantasmi, anche se questo significa decidere di lavorare su noi stessi con amore e impegno, magari concedendoci di far parte di un gruppo potenziante di pari, come quello del Weco Club.
Auguri e in bocca al lupo per tutto! 🙂
Arianna says
Da quando metto in conto di essere soltanto io creatrice della mia realtà, mi sento anche più libera e tutto si è alleggerito. Comprendere che siamo noi i creatori del nostro percorso, significa diventare consapevoli della nostra volontà e capacità di scegliere e dunque diventare attivi smettendo di subire! Davvero una gran bella conquista. Certo, non è che la vita cambi dall’oggi al domani, ma l’importante, come in ogni situazione, è fare il primo passo, perché poi i successivi verranno di conseguenza uno alla volta, piano piano, ma inesorabilmente! Non dice il proverbio “Chi ben comincia è a metà dell’opera”? Direi che è proprio vero! Cosa ritrae questa foto? Grazie ed una buona notte a tutti.
Ciao Arianna, questa volta è una immagine di deserto con cactus (da qui il titolo dell’articolo: “La pungente Responsabilità!” 😉 )
La foto è divisa in due metà, nella parte inferiore c’è il terreno, sabbia, qualche roccia bassa – tranne una splendida ad arco come una porta sotto cui passa un’ipotetico sentiero – con dei cespugli e dei cactus molto alti.
A metà foto si vedono all’orizzonte delle montagne, e tutta la metà superiore della foto è cielo blu e nuvole bianche…
Insomma un bel paesaggio tipico da cartoni animati, ti aspetti di vedere da un momento all’altro Wile Coyote che insegue Beep-Beep! 😀
Un abbraccio!
PS. A proposito ho appena scoperto che Beep-Beep non è uno struzzo 😯 bensì, cito Focus “un corridore della strada, un uccello dei deserti americani (il suo nome scientifico è Geococcyx californianus). Piccolo (in media pesa mezzo chilo, misura 50 centimetri di lunghezza e 25 di altezza), preferisce camminare o correre, raggiungendo la velocità di 24 chilometri l’ora, anziché volare.”
Mi rendo conto che non è un’informazione pregnante per l’argomento della lezione, ma… anche questa è cultura! 😀
Ciao Vivi, grazie per tutte le informazioni, quelle inerenti come quelle no! Bellissima foto! Bella la metafora delle spine. Potremmo anche dire che solo dove si erge la barriera di un muro può aprirsi una porta! Un abbraccio.