Più studio nutrizione ed i grandi che con passione si sono messi a sperimentare, provare e trovare soluzioni per aiutare la gente a vivere meglio, più mi rendo conto che non è semplice offrire una soluzione davvero pratica alle problematiche della vita moderna.
Molte le strategie nutrizionali affascinati, certamente tutte suffragate da risultati reali ed antusiasmanti.
Il benessere genera miracoli!
La cosa più emozionante in tutto questo sono proprio gli elementi che accomunano le migliori strategie nutrizionali, dalla dieta a colori, al metodo Kousmine, dall’acido-basico alla dissociata, dalla zona alla dieta dei gruppi sanguigni, dall’ipocalorica alla nutrizione vegetariana… i pilastri del benessere sono tutti molto simili.
In effetti, grazie forse alla mia formazione umanistica che mi fa avvicinare a tutto ciò più con la passione di una giornalista che con l’analisi di una tecnica, mi trovo in questo momento a seguire una sorta di mappa del tesoro, una strada, un percorso che trasversalmente sfiora tutte queste strategie nutrizionali e che conduce al grande premio: la salute, il benessere, la pentola d’oro alla fine dell’arcobaleno.
Ma come mai allora le persone stanno male e non riescono a portare avanti le più semplici azioni di prevenzione?
Stressati, stritolati dai ritmi di vita, con 2 soldi in tasca, sempre a rincorrere il tempo, con 10 minuti per fare la spesa prima che i bambini escano da scuola o che si debba andare al lavoro, come mai quasi nessuno riesce a mangiare rigorosamente biologico, fresco, genuino, casalingo?
Come mai non si riesce a comprare pescato di alto mare 3 volte a settimana, usare solo extra vergine spremuto a freddo, e fare sport tutti i giorni per almeno mezz’ora?
Come mai i nostri figli finiscono per trovarsi in mano la merendina quando sappiamo benissimo che – se va bene – è fatta con le uova marce e quando va male è piena di coloranti e grassi idrogenati?
Come mai alla pausa in ufficio – nonostante le nostre migliori intenzioni – capitomboliamo davanti ad un pezzo di pizza che fa correre il nostro fegato a nascondersi?
Il benessere costa. Il tempo costa e non tutti possono permettersi di selezionare, approfondire, studiare e difendersi. Il benessere rischia così di non essere democratico. Non è una competenza che ti insegnano nè una capacità alla portata di tutti.
Allora?
Dico questo perchè uscita dal tran tran quotidiano 5 anni fa, oggi io ho fortunatamente il tempo per cucinare sano, per andarmi a cercare il negozietto bio e ho le possibilità di prendere in mano il mio benessere con delle scelte che anni fa erano impensabili….
E se all’inizio ci sono riuscita, se 5 anni fa ho preso in considerazione l’idea di fare dei cambiamenti – o meglio di poter fare, avere la possibilità di riuscire a fare dei cambiamenti – è perchè mi è stata prospettata una scorciatoia nutrizionale, un sentiero possibile, gli integratori nutrizionali.
Io, proprio io che mi scaglio sempre contro le pillole magiche, ho identificato 5 anni fa nell’iniziare un programma di integrazione, proprio una sorta di pillola magica, (beh, non proprio una pillola, direi lo Shake Magico, c’è una gran bella differenza!) in ogni caso avevo la piuma di Dumbo, quel po’ di “pizzicologia“che mancava…
Ed in questo senso, gli integratori sani, quelli veri, che sono un aiuto onesto alla nutrizione cellulare, (non la soluzione aproblematica tipo prendi una pillola e perdi magicamente 20 chili) sono una magia, perchè ti offrono la possibilità di iniziare a volerti bene. Sul serio. Ti danno la sensazione di cavartela, in qualche modo, anche se “non hai tempo”, anche se “non hai la testa”.
Sì esatto, gli integratori sono secondo me uno dei migliori metodi di Autodifesa Alimentare ma sopratutto il metodo più pratico e, mi permetto di dire in clima elettorale non volendo minimamente iniziare a parlare di politica, certamente il metodo più democratico.
Gli integratori da soli non bastano. Ovvio. Ma ti aprono una strada, una strada che insieme ad un bravo Coach puoi percorrere per migliorare piano piano tante piccole abitudini e trovarti ad avere un’identità – nutrizionalmente parlando – nuova.
E non solo nutrizionalmente… ora che ci penso anche l’autostima migliora, certe volte anche il lavoro, l’amore, il rapporto con gli altri. Se ci amiamo di più riusciamo meglio nel rendere grazie di questo dono meraviglioso che è la nostra vita.
Per questo amo il mio lavoro.
Perchè in un salotto radical chic con papino che ti fa arrivare l’acqua purificata dall’Himalaya, ti paga la settimana bianca e quella disintossicante alla Beauty Farm, la tessere del mega Fitness Center con massaggiatore, sauna e bagno turco, con la Colf che ti va a fare la spesa e le cene al ristorante vegano sotto casa, è tanto facile riempirsi la bocca di frasi tipo “per perdere peso basta mangiare un po’ di meno e fare un po’ di sport…”, ma nella vita normale è tutto sensibilmente più complicato.
E sono felice di aver trovato la strada per aiutare le persone, quelle pronte ad ascoltare e verificare ipotesi alternative. Almeno ad incuriosirle, interessarle, tanto per cominciare, alle tematiche del benessere.
Appassionarle senza spaventarle, consapevolizzarle con un minimo impegno (come il Corso di Autodifesa Alimentare, ad esempio in cui si impara a mangiare sano, bene, ma più che altro ci si appassiona al benessere…) e poi offrire loro un momento di approfondimento (come il nostro Check up nutrizionale che per ora è incluso come bonus a tutti coloro che fanno il corso di Autodifesa Alimentare).
E poi se son rose fioriranno.
Come Trainer possiamo dare informazioni vivide, come Coach possiamo guidare per il primo pezzo di strada… Poi c’è quel famoso libero arbitrio tramite il quale gli uomini decidono di diventare liberi o restare in catene. E ognuno di noi ne gestisce la chiave.
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