REFERENDUM 2016: Il petrolio, il mare e le trivelle [VIDEO]

Giusto poche righe a commento di un video realizzato dagli Alunni del Liceo Artistico Sabatini-Menna. Un messaggio essenziale che contiene molta saggezza… Bravi! 😀

E se qualcosa sta nascosto nelle profondità della terra, e per prenderlo dobbiamo inquinare tutto intorno, e per usarlo riempiamo l’atmosfera di inquinanti e CO2…

Perché ostinarci a tirare su ogni singola goccia residua di idrocarburi quando potremo orientarci verso nuove energie che – gioco forza – dovremo usare prima o poi quando i combustibili fossili finiranno?

Questo non è un paese per fossili, basta con la Ricchezza Sottrattiva, pochi che si arricchiscono non-importa-come a scapito di tutti gli altri e del Pianeta, serve una Ricchezza Produttiva, serve Abbondanza Etica, serve una Economia Circolare…

Mentre ti scrivo sono praticamente in riva al mare.

Un mare che amo e che voglio proteggere, che sia Canario, che sia Italiano, che sia Indiano. Perché il mare ci unisce tutti, ovunque siamo. Partecipando come volontaria alla pulizia della spiagge con Clean Ocean Project, qui a Fuerteventura, mentre incombevano le prospezioni minerarie con delle orribili trivelle, mi sono resa conto di persona delle tracce di petrolio che infestavano il mare e le rocce. Checché dicono, le trivelle lasciano sempre residui disastrosi. E delfini, pesci, tartarughe e uccelli marini morti.

Ma non voglio farmi trascinare troppo dal Pendolo del Referendum. Dirò come la penso e finirà qui. Non desidero dare forza a questo pensiero che – come il Reality Transurfing insegna – alla fine consegna potere al Pendolo e lascia sfiniti tutti gli altri, sia chi è pro che chi è contro. 🙁

E mai come in questo caso questo è vero.

Perché tutti, anche coloro che votano SI’, sappiamo bene che il Referendum è una presa in giro, un contentino in un sistema politico che fa sempre i suoi porci comodi… Perché si tratta di uno strumento solo abrogativo, loro decidono su cosa possiamo dare o non dare il nostro consenso, loro decidono cosa passa o meno al Referendum (di 6 emendamenti proposti ne è passato solo 1), loro possono fare un’altra legge il giorno dopo e – dulcis in fundo – anche quando ci fanno scegliere poi se ne fregano (vedi nucleare e acqua: siamo ancora pieni di scorie e l’acqua “pubblica” viene gestita da privati).

In realtà tutto il sistema elettorale – come funziona oggi – di fatto è una FARSA, e si illudono coloro che pensano che si possa riuscire a cambiare il mondo dall’alto grazie alla collaborazione di un gruppetto di corrotti che sono troppo attenti a difendere i loro interessi o a non pestare i piedi ai veri potenti.

Non è questa la democrazia, ne abbiamo parlato ne IL BOTTO!, i cambiamenti devono partire dal basso. Da noi. E’ lì che abbiamo potere. Ogni volta che apriamo il portafoglio e facciamo la spesa, ogni volta che installiamo un pannello solare, ogni volta che scegliamo la bici invece dell’auto, ogni volta che spegniamo la corrente, il riscaldamento centralizzato, chiudiamo il rubinetto. Ed il bello è che si può iniziare adesso a esercitare questo immenso potere. 😀

Ma – tornando in argomento – oltre a modificare il nostro comportamento in modo coerente ai nostri ideali, al momento giochiamo con quello che abbiamo. E quello che abbiamo è la prossima chiamata del 17 Aprile.

Quindi nonostante questo Referendum non sarà risolutivo, sebbene sia stato sabotato, sebbene non sia stato accorpato ad altre elezioni sprecando un mucchio di soldi nel tentativo di far disertare le urne…

Le trivelle inquinano il nostro mare, danneggiano la salute, distruggono l’ecosistema marino, allontanano i turisti, sono anche in mano a società estere (l’ENI è solo 30% italiana ormai) e rappresentano una parte infinitesimale del PIL nazionale lo 0,02%…

Anche se al Referendum ci fanno decidere molto poco, e le trivelle verranno solo spostate più al largo, non è una buona regione per non dare tutti insieme un chiaro segnale di dissenso contro lo sfruttamento ad libitum degli idrocarburi.