Un regalo prezioso, il romanzo “Quello che non ha giudizio” di Valentina Demelas, che inaspettatamente ha aperto un varco, scavato un buco, una voragine senza tempo tra l’elenco dei libri “da leggere” e la mia Vita personale. E così, nonostante la pila cipigliosa fosse lì in attesa… preso in mano, è stato impossibile lasciarlo da parte.
Una storia rapida, sussurrata, sorprendente che mi è risuonata dentro, come ogni buona storia dovrebbe fare. 🙂
La vita di Elga, donna che si dibatte tra normalità ed eccezione, tra detto e non detto, vissuto e non vissuto, è una storia sorprendente di iniziazione all’amore e alla vita, alla fiducia e al perdono, all’accettazione e alla liberazione dall’ossessione del “bello e dannato” per un uomo capace di un amore completo, senza condizioni, senza giudizio.
Un libro da leggere senza fretta, dedicandosi – nel mese dell’amore – del tempo per sé, per capire quante voluttuose sinapsi possa rispolverare.
“Mi alzai per andare da lui e lo vidi arrivare. Scalzo. Uscito dal bagno, era andato in cucina a bere dell’acqua. L’aveva versata in un bicchiere di vetro blu. Me l’offrì, insieme a un sorriso tenerissimo. Io avevo ancora gli occhi lucidi e il mascara tutto sbavato sulle guance. Bevemmo insieme, in piedi. Vicini. Sentivo il calore della sua pelle tanto eravamo vicini.
Poi mi tolse il bicchiere vuoto dalle mani e lo appoggiò a terra, accanto al suo. Rimanemmo a fissarci in silenzio, a lungo. D’improvviso si avvicinò. Appoggiò la testa sulla mia spalla e mi strinse a sé.
Restammo abbracciati per interi minuti. Poi mi prese il viso tra le mani e mi baciò. Fu un bacio dolcissimo.“
Ogni opera scritta vive di vita propria, si carica di mille interpretazioni soggettive, non importa quale fosse l’intenzione dell’Autore, si espande, risuona, si rifrange in mille schegge di specchio…
Ho la fortuna di conoscere Valentina come compagna di viaggio nel Cyberspazio, entusiasta ed affettuosa ai nostri corsi, forte, espressiva, impetuosa e forse sempre troppo modesta per lo splendido volo che sta facendo la sua Anima, così giovane e già così saggia!
Potrei parlarne direttamente con lei, Autrice, Deus ex machina del suo testo… ma ho deciso che non lo farò.
Lasciando che il volto riflesso all’interno di “Quello che non ha Giudizio” possa essere anche il mio, velata ombra di un mio Sè all’interno della mia Legione, senza interferenze.
Mille Auguri Valentina! 😀
Viviana Taccione
Wellness Angel Coach
www.ifeelgood.it
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Valentina Demelas says
Carissima Viviana, che dire? Mi hai lasciata senza parole! Naturalmente tu hai colto gli spunti che ho “seminato qua e là”… senza voler essere esplicita, senza voler insegnare, ho solo fatto intuire una via, da cercare e possiblimente trovare dentro di sé… ma anche il solo cercare è un bene. Sta al lettore interpretare, elaborare, sentire, trattenere o lasciare andare. Forse mi discosto un po’ dalle regole “rigide” delle scuole di scrittura… ma io non desidero solo “intrattenenre”. “Show, don’t tell”… invece io spesso “dico”. Ho creato un mio stile personale, tuttavia voglio lavorare su questo, affinare sempre di più la tecnica. E’ un passo avanti che sento di dover fare, crescere con ogni storia che racconto… tuttavia sono orgogliosa di emozionare! E’ come se il lettore “spremesse” tutte le mie parole, tutto il libro, ricavandone “il succo”, il migliore per sé, un nettare diverso per ogni individuo, buono per colmare i piccoli buchi dell’anima o del cuore, per espandere la mente o per saziare una piccola voglia passeggera… Grazie per le belle parole e per il tempo che hai speso per me, ne sono felice e onorata. Un abbraccio!
LEONARDO DI PAOLA says
Carissima Valentina, complimenti per il tuo lavoro!
Quello che dici e come lo dici non solo veicola – come nota puntualmente Viviana – “saggezza” nonostante la tua giovanissima età, ma lascia anche trasparire un’attenzione critica alla tecnica e alle metodiche di scrittura e creatività che ti rende doppiamente onore.
Quando il talento creativo e passionale (che mi sembra non ti manchi…;) ) si sposa ad un lavoro di autoanalisi, verifica e “lavoro” produttivo (nel senso proprio letterale di “lavoro artigianale”), i risultati non possono che lievitare e svilupparsi. Non a caso il buon vecchio Edison diceva “Genius is one percent inspiration, ninety-nine percent perspiration” (“il Genio è 1% ispirazione e 99% fatica”).
Continua così! 🙂
Valentina Demelas says
Caro Leonardo,
essendo tu, tra le altre cose, laureato in critica letteraria, puoi immaginare quanto le tue parole mi onorino. Grazie!
(certo, certo, continuo ;-))