Francamente sono un po’ stufa di tutte queste battaglie. Mentre nel mondo ancora ci sono centinaia di guerre, le persone litigano in continuazione, ovunque, per qualsiasi motivo.
Da quando poi c’è libero accesso alla rete tramite Smartphone e Social Media, la gente si scanna per le cose più stupide. Perché le nuove forme di interazioni “clicca e piacia” – occultate da bacheche virtuali – purtroppo fomentano un certo tipo di atteggiamento aggressivo, lo abbiamo già detto…
Un argomento che va per la maggiore, che schiera indignati vegani contro ignari onnivori (e viceversa) è l’alimentazione.
E pur riconoscendo come la questione sia fondamentale (è dal 2007 che ci occupiamo di questo tramite il progetto Autodifesa Alimentare), trovo davvero inutili e dannosi certi atteggiamenti e tutte queste scaramucce mediatiche.
E anche parecchio avvilenti per il genere umano.
Persone educate, cortesi, gentili, piene di luce, che diventano in un attimo iene rabbiose, con il solo risultato di far apparire invasata l’intera porzione di popolazione che ha scelto di alleggerire – come loro – la sua Impronta Ecologica a tavola.
Una scelta che si dovrebbe fare per amore, verso la Pace, la libertà e il rispetto di altri esseri viventi, e non per odio, rancore, via da altri esseri umani, gli innominabili “carnivori” tanto per citare l’epiteto più gentile.
L’amore è sempre amore. O no?
O è amore condizionato? Allora non è più Amore.
E poi se dobbiamo salvare gli animali, l’uomo in primis non è un animale da salvare? 😉
E come pensiamo di salvare una persona?
Aggredendola, insultandola e poi, dopo un bel travaso biliare collettivo, sperare di convincerla che ha torto? E’ ovvio che esistono sistemi più… efficaci. 😉
Beninteso: non mangio carne dal 2009, il mio rifiuto per latte e latticini è pubblico, nero su bianco, e anzi in questi ultimi mesi sto sperimentando un regima tendenzialmente crudista. Però non è un dogma, e non desidero etichettarmi per come mangio.
La realtà è che ci sono arrivata gradualmente, studiando, informandomi, con curiosità, gioia a voglia di sperimentare, contribuire, partecipare…
Non si può dire alle altre persone cosa devono mangiare.
Il mondo è fin troppo pieno di doverizzazioni. La gente vuole essere libera, almeno a tavola. E la capisco!
Si può solo dare il buon esempio. E magari diffondere formazione di qualità che non faccia sentire le persone a disagio nelle loro scelte alimentari attuali.
E che permetta loro di scegliere con gioia di migliorare, e di esplorare nuove alternative. Per gusto, per curiosità, per Amore.
Perché diciamocelo, tutto questo chiacchierare sull’alimentazione – che non fa altro che alimentare i Pendoli e darci importanza come direbbe Zeland (e renderci schiavi) – ha un altro grave problema: è puro gossip.
Tu mi puoi raccontare come e perché hai fatto una certa scelta (sempre se prima te lo chiedo perché mi interessa saperlo, altrimenti è una tortura imposta a un prigioniero conversazionale, e come tale andrebbe proibita dalla Convenzione di Ginevra 😉 ), ma non puoi stare ore a sparlare delle scelte alimentari altrui. Non è, ancora una volta, né gradevole, né funzionale.
E poi chi sei tu per giudicare gli altri?
Dio tornato in terra per l’Apocalisse? L’Oracolo di Delfi? La Sibilla Cumana? Chi sei?
Noi possiamo solo agire su noi stessi. Sempre.
E magari aiutare gli altri che ce lo chiedono. A patto che ce lo chiedano, che vogliano sapere, che siano pronti per fare un passo avanti nella loro “Strada del Benessere“.
Ma senza terrorizzarli.
E senza sparare sentenze, cosa che accomuna un po’ tutti, indipendentemente della fede alimentare professata…
Sono tutti “esperti” di alimentazione, grazie alle stupidaggini sensazionalistiche e ai pressappochismi scopiazzati nei vari mass media, grazie alle sopravvalutate sentenze del personale medico, che non si sa se per ignoranza o interessi economici, il più delle volte porta avanti concetti anacronistici e ampiamente confutati.
C’è da stupirsi?
Con un Ministero della Salute che ancora sostiene come il parmigiano faccia bene contro l’Osteoporosi, la carne rossa serva contro l’Anemia… Quando i latticini sottraggono nell’organismo più calcio di quanto ne diano, e i fagioli contengono più ferro della carne (solo ferro vegetale non-eme, che non fa squadra con i grassi saturi accumulandosi nelle vene, e non ti mette a rischio ictus né Alzheimer. E ti pare poco? 😉 )
Dato che tutti mangiano, tutti si sentono esperti in questo campo, anche senza mai aver aperto un libro di nutrizione…
Ma anche chi è correttamente informato e ha effettivamente “ragione” dovrebbe stare attento.
Perché le informazioni aiutano solo se – su richiesta – arrivano al momento giusto. Altrimenti sono solo rumore.
Prima di indottrinare una persona vomitandogli addosso tutti gli effetti nocivi della cottura, ad esempio, dovresti prima capire chi hai davanti. Se in quel momento ancora mangia le salsicce alla brace, proponile il prossimo passo, non pretendere che salti direttamente al fruttarianesimo. 😯
Questo almeno se quello che ti interessa davvero è il benessere della persona che hai di fronte e non il vanagloriarti (si potrà dire?) della tua immensa conoscenza.
E’ così difficile da capire? 😕
Recentemente una mia amica è stata terrorizzata da una tuttologa sull’uso della soia e del riso integrale. Ma come? Invece di mangiare carne e latte vaccino, stava sperimentando le alternative a base di soia, invece di mangiare spaghetti in grano creso, iniziava a preparare primi piatti con riso integrale biologico…
Senza aver fatto domande sulla storia nutrizionale sua e della sua famiglia, la tuttologa aveva sproloquiato demonizzando la soia, tra l’altro usando una serie di generalizzazioni e inesattezze da far tremare le vene e i polsi. E il riso? Il Re dei cereali per eccellenza? No, neanche quello andava bene per sostituire gli spaghetti!
(Con questo non voglio difendere a spada tratta la soia, perché ci sono un sacco di prodotti elaborati a base di soia che hanno delle etichette nutrizionali inguardabili. Ma appunto… L’educazione alimentare inizia leggendo l’etichetta e facendo piccoli passi migliorativi. Senza fare di tutte le erbe un fascio!)
Generalizzare è uno dei modi migliori per sbagliare, e per creare conflitti.
Insomma… l’Alimentazione può cambiare il pianeta, e noi abbiamo il dovere di comprendere meglio quello che mangiamo. Per noi stessi, per la nostra salute, per i nostri cari, per gli altri esseri umani, per gli animali, per un futuro sostenibile.
Questo è indubbio.
Quello che compriamo ogni santo giorno fa la differenza. Perché comprare equivale a votare. (Sai che dovevo dirlo! 😉 )
Ma quello che mangiamo dovrebbe anche riflettersi in un certo tipo di atteggiamento, con coerenza.
Non ha senso parlare di Dieta della Pace, se poi si è i primi a dichiarare guerra! 😯
Se vuoi informazioni (rilassanti) su questo, noi siamo qui.
Per il resto…
Qualunque cosa mangi: pace a te!
🙂
Viviana Taccione
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Michele Nardella says
Cara Viviana,
di queste irritanti scaramucce ne so qualcosa, tanto che oramai cerco di evitare a priori di espormici.
Lupus in fabula: proprio in questi giorni si tiene in USA un importante convegno sull’ alimentazione che si può seguire on-line. Se ti può interessare:
http://summit.foodrevolution.org/broadcasts
VIVIANA TACCIONE says
E già, all’inizio ci cascavo anche io, ma da qualche anno decisamente non accetto provocazioni di sorta!
Tanto non servirebbero a nulla… E poi tu che sei allievo di AA sai già come la penso: W il PAP (Pensiero Alimentare Positivo): sempre incuriosire, mai vietare!
Un abbraccio Michele, e a presto!
🙂
Arianna says
Grazie per questo liberante articolo. Vado a condividerlo!
VIVIANA TACCIONE says
Grazie a te Arianna per avermi letto e lasciato un commento! 😀
Sì, in effetti l’argomento alimentazione è un Pendolo e – come insegna Zeland nel Reality Transurfing – come tutti i Pendoli si presta molto bene ad agganciare le persone. In particolare anche chi solitamente non si occupa di questioni “controverse”, come la politica, il calcio, le cospirazioni… Tutti mangiamo, tutti siamo tentati di farci agganciare… Ma diamo troppa “importanza” (altra parola chiave del Transurfing) a ciò che mangiano gli altri. Pensiamo a noi e alle nostre famiglie, facciamo del nostro meglio, evitiamo i giudizi perché gli altri possono essere diversi da noi, e diamo semmai il buon esempio con quello che facciamo e non con quello che diciamo. Sarà molto più efficace e saremo più liberi e sereni.
Un abbraccio!
V. 🙂