Pseudo-vaccini e bio-magnetismo: una possibile spiegazione

Da Maggio 2021 circolano video in cui si vedono alcuni pseudo-vaccinati che riescono ad attaccarsi un magnete o una moneta sul braccio, all’altezza dell’iniezione.

Sulla base delle numerose segnalazioni, e soprattutto grazie a un video che ci ha girato una cara amica, realizzato da un collega del marito e che dunque possiamo legittimamente considerare fonte di prima mano, sembrerebbe che questo fenomeno sia reale.

Fatto n.1: in alcuni pseudo-vaccinati COVID il luogo della puntura sembra essere magnetico o comunque abbastanza metallico da attrarre un magnete.

Se questo è vero, allora è legittimo e normale ricercare le cause di questo bizzarro (o per meglio dire inquietante) fenomeno bio-magnetico.

Le spiegazioni dei free-vax, o comunque di chi sarebbe favorevole ai vaccini tradizionali, ma pensa che questi sieri genici (pseudo-vaccini) siano solo pericolosi quando non letali, è che nelle soluzioni iniettate ci sia del metallo, magnetizzato o meno, per scopi fraudolenti.

Qualcuno, come la dottoressa Loretta Bolgan, spiega la presenza di materiale ferroso parlando di “nanobiglie”, piccolissime sfere metalliche con un diametro di 200 milionesimi di millimetro, utilizzate per purificare i sieri e facilitare il lavoro dello pseudo-vaccino…  

L’ipotesi più accreditata è tuttavia quella della cosiddetta magnetofection, una tecnica anche nota come SPION (acronimo per “Superparamagnetic iron oxide nanoparticles“, nome evocativamente orwelliano…)

Questa tecnologia – che peraltro sembra già usata in vaccini per la Malaria – prevede l’uso di nanoparticelle di ossido di ferro superparamagnetico per migliorare la distribuzione nelle cellule del materiale genetico contenuto nei vaccini DNA.

“L’efficienza della somministrazione dei vaccini a DNA è spesso relativamente bassa rispetto ai vaccini proteici. L’uso di nanoparticelle di ossido di ferro superparamagnetico (SPION) per fornire geni tramite magnetofezione mostra risultati promettenti nel migliorare l’efficienza della consegna genica sia in vitro che in vivo”. (fonte)

Altri ancora, come Stefano Montanari, che dirige il laboratorio Nanodiagnostics, forte del suo microscopio elettronico a scansione ambientale, sostengono che nei sieri genici ci siano lunghi cristalli aghiformi ricchi di ferro. La loro ipotesi è che siano utilizzati dalla nuova frontiera medica, la magneto-genetica, per controllare a distanza l’attività delle cellule.

D’altronde si è saputo ad Agosto 2019 gli scienziati hanno scoperto come utilizzare nanoparticelle magnetiche per modulare a distanza i circuiti neurali, cioè per alterare i nostri pensieri… (fonte)

Curiosamente ci sono poi già studi in cui si sostiene che “Le nanoparticelle superparamagnetiche sono oggetti promettenti per l’archiviazione dei dati o applicazioni mediche”.  

Da qui a ipotizzare che le case farmaceutiche stiano già iniettando nano-chip per il controllo della popolazione è un attimo, anche senza tirare in ballo il Quantum Tatoo di Bill Gates o il Neuraling di Elon Musk… Ci sarebbero già tutte le premesse logiche e scientifiche.

Io non credo però lo stiano ancora facendo su scala mondiale, non fosse altro che per una serie di paure legali e finanziarie, ma tecnicamente è già possibile…

Come dimostra la prima ripresa di sciami di nano-robot nella vescica di alcuni topolini, annunciata a Marzo 2021.

Notizia cui fa eco lo studio in cui alcuni ricercatori sono riusciti a trasformare globuli bianchi in nano-robot per bypassare la barriera emato-encefalica e somministrare farmaci antitumorali direttamente nel cervello di alcuni topi.    

I convinti assertori dei prodigi del siero anti-COVID sostengono ovviamente che sono tutte balle, dato che – allo stato delle conoscenze attuali – servirebbero grammi di materiale ferroso concentrato in un punto sottocutaneo per mantenere attaccata una calamita, cosa improbabile.

E di conseguenza non fanno fatica ad eliminare la questione alla radice spiegando questo fenomeno come un banale trucco da baraccone che sfrutterebbe il potere appiccicoso del sudore, o dei residui collosi del cerotto post iniezione.

Questo spiegherebbe forse il fatto che la monetina resti attaccata, ma non spiega come faccia il pesante smartphone del video postato sopra a fare altrettanto. E poi ci sono anche video in cui il braccio di diversi pseudo-vaccinati suonano se scansionati da un metal detector sensibile, di quelli usati in Aeroporto.

In realtà, il fatto che le farmaceutiche tengano segreto il contenuto dei sieri non ci aiuta a fare chiarezza, e anzi alimenta i retropensieri più negativi…

Fatto n.2: non abbiamo spiegazioni convincenti di questo fenomeno, ma lo stretto riserbo sugli ingredienti dei sieri alimenta il sospetto che dietro ci sia qualcosa di poco lecito.

Per ora fermiamoci qui rispetto alla questione siero-magnetico.

In realtà il fenomeno bio-magnetico potrebbe coinvolgere anche i tamponi PCR, dato che qualcuno si è ritrovato anche con naso e sterno in grado di attrarre magneti dopo aver fatto il famigerato test COVID.

E non ci stupisce, sapendo che i tamponi sono pieni di nano particelle metalliche, come sostiene la dottoressa Antonietta Gatti.

Tuttavia le evidenze su questo nuovo problema sono ancora troppo poche per approfondire il discorso, per cui per ora ci limitiamo a segnalare la curiosa coincidenza.

Notiamo giusto incidentalmente come queste ipotesi magnetiche siano perfette per alimentare i timori ancestrali di chi teme la fusione uomo-macchina paventata dal Transumanesimo.

Quindi alcuni degli pseudo-vaccinati sperimentano fenomeni magnetici e altri no, e non sappiamo perché.

Questa differente reazione potrebbe dipendere dai diversi sieri utilizzati.

Ma sappiamo che tra persone che hanno ricevuto lo stesso siero qualcuno ha manifestato il fenomeno, qualcun altro no.

Per questo la presenza a macchia di leopardo del fenomeno biomagnetico del braccio deve avere altre spiegazioni.

Fatto n.3: la diffusione a macchia di leopardo del fenomeno bio-magnetico (per alcuni innescato anche dai tamponi PCR) non può dipendere solo dai diversi tipi di siero utilizzati.

A questo punto la domanda sorge spontanea: perché a parità di siero inoculato in alcuni il braccio attrae il magnete o fa scattare il metal detector e in altri no?

A suggerirci una possibile risposta arriva una notizia da Pistoia di qualche giorno fa:

Curioso, no? Ma non accade solo in Italia…

Per esempio in Canada, dove ad Aprile scorso il Mackenzie Health Hospital avrebbe comunicato ad una sua paziente che per errore le hanno inoculato soluzione fisiologica invece del siero sperimentale.

Fatto n.4: Nel frattempo, emergono prove per cui diversi pazienti hanno ricevuto una semplice soluzione fisiologica invece del siero sperimentale.

Ma come sono stati possibili questi errori?

Come mai in posti così distanti operatori sanitari di diversi continenti sbagliano tutti nello stesso modo?

E come mai esistono fialette di fisiologica simile a quelle degli pseudo-vaccini?

Prima di azzardare un’ipotesi, teniamo a mente che questi sieri sono sperimentali, e che la sperimentazione finirà tra il 2022 e il 2023.

Per esempio il siero Comirnaty della Pfizer/Biontech concluderà la fase sperimentale solo nel dicembre 2023, dopo che avrà fornito i dati definitivi emersi dallo studio in doppio cieco (che sta portando avanti contemporaneamente alla fase 4 di distribuzione, in gergo detta “post-marketing”), come emerge dal bugiardino ufficiale del Comirnaty:

Restiamo sul siero Pfizer, che al di là della faziosità del mainstream risulta ad oggi aver causato 4 volte più effetti collaterali del tanto vituperato Astrazeneca…

L’ipotesi – che in molti hanno formulato ma che pochi hanno avuto il coraggio di denunciare, o quantomeno di sottoporre a un’onesta verifica scientifica – è che una quota consistente dei flaconcini Pfizer contenga volutamente solo soluzione fisiologica.

Non abbiamo elementi per dire che percentuale di sieri siano acqua fresca, la dottoressa Silvana De Mari ipotizza un 30%, ma questa ipotesi spiegherebbe la distribuzione a macchia di leopardo del bio-magnetismo: chi si è inoculato Pfizer presenta il fenomeno, chi si è inoculato la soluzione fisiologica no.

Fatto n.5: E’ plausibile pensare che chi ha ricevuto il siero sperimentale manifesti il bio-magnetismo, mentre chi ha ricevuto la soluzione fisiologica no.

E il fatto che molte fonti ufficiali tendano a sconsigliare la misurazione degli anticorpi dopo lo pseudo-vaccino sembrerebbe avallare questa ipotesi.

Ovviamente, come anticipato, siamo nel campo della pura speculazione, dato che si impedisce ai veri scienziati – nel nome del nuovo culto scientista – di analizzare il contenuto di questi farmaci sperimentali.

L’aver distribuito alcuni lotti con fisiologica invece che con il siero sperimentale mRNA è tutt’altro che fantascienza complottista…

Di fatto porterebbe a Pfizer (o alle altre farmaceutiche che eventualmente avessero attuato questa strategia) diversi grossi vantaggi:

1. Produrre più dosi in meno tempo (con la fisiologica si fa prima a riempire le fiale!)
2. Fingere la vaccinazione di politici, imprenditori, calciatori e personaggi famosi (che se hanno qualche neurone attivo non saranno certi felici di fare da cavia)
3. Diluire il numero dei casi avversi, che ovviamente non avrebbero luogo con la fisiologica
4. Confondere la acque e rinforzare il virus, dato che alcuni ricevono il siero una volta, altri due (come se non bastasse la recente follia di mescolare diversi sieri!), in modo che l’emergenza possa durare più a lungo. E infine…
5. Aumentare i numeri della sperimentazione, usufruendo di un numero di cavie mai viste prima e soprattutto coinvolte gratuitamente e senza l’onere dell’assicurazione contro eventuali casi avversi.

Ma nel bailamme generale, come si fa ad avere la certezza che una persona ha o non ha ricevuto il siero? Qui entra in gioco il fenomeno del braccio bio-magnetico!

Quando sarà il momento, basterà un piccolo scanner per sapere con sicurezza se il paziente è pseudo-vaccinato oppure no.

Questo controllo potrà servire per ampliare la base dati dei test in doppio cieco, ma in futuro la strategia di inserire sostanze magnetiche o ferrose nei sieri pseudo-vaccinali servirà anche per controllare l’adesione effettiva della popolazione ai dettami sanitari imposti dall’alto.

Fatto n.6: distribuire una certa percentuale di flaconcini con soluzione fisiologica invece che con pseudo-vaccino offrirebbe diversi vantaggi, e il fenomeno bio-magnetico indotto dai sieri potrebbe servire per riconoscere chi ha davvero ricevuto il farmaco e chi no.

Ora, se questa ipotesi fosse vera, sui mandanti – politici e/o finanziari – graverebbero nuove pesantissime accuse!

Io non ho alcuna intenzione di fare la cavia per questi sieri sperimentali, ma rispetto la libertà altrui e mi chiedo: è giusto che chi pensa di essersi pseudo-vaccinato non lo sia?

Secondo me è una botta di fortuna ritrovarsi soluzione fisiologica per chi ha ceduto al ricatto morale e alla disinformazione ipnotica, ma ripeto: dal suo punto di vista, questa è l’ennesima truffa.

Truffa benedetta, ma sempre truffa.

Poi c’è la questione economica: è giusto che un Governo paghi una fialetta di soluzione fisiologica decine di euro?

Insomma…

Se l’ipotesi del doppio cieco nascosto fosse confermata, avremmo una prova in più dell’assoluta, imperdonabile, scandalosa mancanza di buona fede con cui è stata gestita questa vergognosa pseudo-pandemia, che resta comunque la più grande sperimentazione clinica illegale della storia.

Oltre ad avere un ulteriore motivo supplementare per rifiutarsi in massa di farci bucare il braccio solo per arricchire Big Pharma e diventare collaborazionisti di questo delirante regime sanitario.

Anche perché nel frattempo in rete si inizia a parlare di codici bluetooth collegati ai sieri, cosa che forse renderebbe il biomagnetismo un problema secondario…

E purtroppo temo che siamo solo all’inizio.

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