Nel mio ruolo di Trainer e di Coach che si muove a 360° nell’ambito della crescita personale, mi trovo spesso ad affrontare semplici ma dirompenti domande, tipo:
“ma che cos’è questa PNL di cui si parla tanto?” o ancora: “in pratica come si potrebbe definire la crescita personale?“, o ancora: “secondo te cosa bisogna fare per vivere bene e a lungo?“.
Si tratta di domande straordinarie e mostruose nello stesso tempo, come la mitologica Medusa… 😯
Domande in grado di paralizzare chiunque, se ci tieni a dare una risposta un minimo esauriente.
Paralizzanti soprattutto se te le fanno durante la breve pausa pranzo di un corso di formazione e tu vorresti rispondere…
Ma c’è una domanda che le supera tutte, trasformando i punti interrogativi appena vista in meri quesiti da autobus…
La domanda è: “Ma tu come definiresti la Spiritualità?” 😯
Di fronte a questo mistico tsunami interrogativo, in grado di far tremar le vene e i polsi, una delle scappatoie più eleganti sta nel condividere alcuni dei libri che – almeno per me e fino a quando non scriverò qualcosa di specifico – rappresentano i migliori punti di partenza per chi cerca una dimensione spirituale di tipo non convenzionale (o come direbbero gli esperti, per chi inizia a battere una strada di tipo esoterico e non essoterico).
Certe volte la risposta migliore sta nel condividere il titolo di un libro…
Ciò detto, uno degli autori che mi sento di consigliare di cuore a chi mi fa questa domanda, indicato soprattutto a quelle Anime Belle che quando sentono il termine spirituale ancora pensano alla religione cattolica, è senza dubbio Neale Donald Walsch.
Personalmente il suo Conversazioni con Dio mi ha mostrato un lato assolutamente inedito del Sommo Principio Creativo da cui tutti noi discendiamo, un lato scevro di dogmatismi, semplice da capire e soprattutto leggero, come nessuna esperienza religiosa ufficiale cui siamo abituati è probabilmente mai stata (forse avrai letto La storia della Piccola Anima e il Sole, apparsa originariamente nel primo libro, una vera perla di letteratura mistica).
Conversazioni con Dio è per me un cult della Letteratura Spirituale moderna…
Tra l’altro, neanche a farlo apposta, la sua esperienza di homeless arrivata dopo una serie di rovesci finanziari e salutistici – il concime che ha permesso la fioritura dei suoi straordinari best seller – è anche un eccellente esempio motivazionale di quello che ognuno di noi può realizzare nella sua vita e in qualsiasi momento, a prescindere da quanto è caduto in basso.
A dimostrazione di quanto scrivo valga il fatto che questo Natale ho regalato il primo libro della serie sia a mia madre che a mio padre, proprio perché volevo che capissero un po’ meglio quante facce diverse può avere ciò che comunemente chiamiamo Dio.
Dunque Walsch è uno splendido esempio di successo personale oltre che uno scrittore spirituale di estrema eleganza e dolcezza.
Quello che forse mancava (anche se ha scritto tanto) era un’opera sistematica in cui fondesse il senso mistico delle sue “intuizioni” divine con indicazioni pratiche per vivere la vita in modo spiritualmente gioioso e leggero…
Libro che magicamente adesso è apparso all’orizzonte anche in lingua italiana, e con un titolo che ti riempie il cuore, se riesci a capirne la potenza:
Felici Più di Dio. Come trasformare la propria vita in una esperienza straordinaria, di Sperling & Kupfer.
Un libro che con le sue oltre 200 pagine e un indice serrato ricco di spunti a tratti provocanti, sembra destinato a bissare il successo – commerciale e spirituale – di alcune delle precedenti perle di saggezza.
Un testo che parla di legge di attrazione coniugandola con la gioia spirituale di vivere la nostra realtà divina, che parla di obiettivi, di miracoli, di libertà, di manifestazione, di meraviglia, e che lo fa per la prima volta in una chiave eminentemente pratica, come dimostrano i 17 passi che concludono questo “manuale pratico di spiritualità”.
Un libro che si preannuncia straordinaria, dunque, sviluppato con Amore da un Autore altrettanto straordinario, per guidare ognuno di noi alla scoperta della nostra propria “straordinarietà“.
Ecco qualche riga estratta direttamente dal primo capitolo:
“La vita serve per renderti felice. Ci credi?
E la verità! So bene che quando ti guardi intorno la situazione sembra diversa, eppure è vero.
La vita non vuole altro che la tua felicità. La felicità è il tuo stesso destino. E se tu sei già felice, devi renderti conto che sei destinato a esserlo ancora di più. E se per caso tu fossi davvero molto felice, ebbene, non hai ancora raggiunto la massima felicità.
Ma allora: quanto felice puoi essere?
Qual è il limite della felicità?
Puoi persino essere felice più di Dio”.
Tratto da:
Felici Più di Dio.
Come trasformare la propria vita in una esperienza straordinaria
di Neale Donald Walsch
pag. 211
2014
Editore Sperling & Kupfer
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lidia says
Essì questo me lo compro…. grazie Leo!
Dopo aver letto Conversazioni con Dio non posso certo ignorarlo 😉