Ecco la FOTO che abbiamo scelto per rappresentare la via del superamento della Paura.
Un mostro che assume svariate facce… Essere spaventati non significa solo aver timore di vivere una vita avventurosa, ma anche adottare inconsapevolmente comportamenti “sulla difensiva“…
“Tra tutte le emozioni sgradevoli la paura è una delle più pericolose perché limita il nostro libero arbitrio (…)”
Come leggerai, questa è solo una piccolissima anticipazione…
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Gianpietro says
Ciao ragazzi!Molti condizionamenti ed esperienze avute da piccoli stanno condizionando in un certo qual modo le decisioni che affrontiamo ogni giorno!Penso alla paura del giudizio che ci fa muovere come gli altri vogliono,oppure il senso di colpa che condiziona non poco le nostre scelte!Penso che personalmente mi abbia condizionato la paura del giudizio in modo deciso nel mio passato,cercando l’approvazione per ció che facevo senza “abbracciarmi e congratularmi con me stesso” per il risultato ottenuto,l’idea etc…forse la paura più grande è guardarsi dentro e scoprire tante cose di noi stessi,oppure la paura di fallire..ma queste paure sono tali per il semplice motivo secondo me che le osserviamo con gli occhiali:Quelli del nuovo brand che imperversa in tutti gli spot televisivi…GIUDIZIO!!Togliendo gli occhiali forse potremmo vedere che queste paure dopotutto sono plausibili per il sistema di credenze…ma sotto sotto non hanno motivo di condizionarvi così a fondo!!Ah oggi ho camminato 2km a piedi nudi in spiaggia…alla faccia del giudizio!!Ciaooooo!
Arianna says
Ciao Gianpietro, grande! A camminare a piedi nudi sulla spiaggia con questo freddo! E la sabbia poi è sempre un po’ umida… Figurati di questi tempi! Io che non sopporto il freddo umido non ce l’avrei mai fatta. A piedi nudi mi piace d’estate.
Wow Gianpietro, hai fatto una cosa che adoro fare: il mare è fantastico in ogni stagione, e la camminata che hai fatto oggi è mitica!!! Bravo 🙂
Ciao a tutti,credo che le paure nascono con l’uomo,un po’ come i bisogni,alcuni più importanti,più profondi ed altri meno e più nascosti o mascherati.Morte,Povertà e Solitudine credo siano quelle che coinvolgono la maggior parte dei popoli del nostro pianeta.Ciò nonostante penso che il percorso da fare sia soggettivo,una conquista della persona.Una volta si diceva :”…se la paura bussa alla tua porta,vai ad aprire e vedrai che è già scappata via”.E’ ovvio che il percorso non è facile come la soluzione,l’importante è decidere di voler risolvere il problema ed iniziare un percorso e c’è ne sono tanti (anche all’interno del WECO ).Anch’io avevo paura del giudizio degli altri che risale alla mia prima infanzia.Sono andato in diverse direzioni,ho frequentato diversi corsi.Quello che mi è stato più utile? Parlare in Pubblico,anche se prima di parlare mi emoziona ancora.salvatorecz
La paura bussò alla porta, il coraggio andò ad aprire e non trovò nessuno. Una bella sfida!
…Alla peggio può succedere che si muoia, più grave di questo non può esserci, ma mi domando se sia poi così grave e mi risponderei che forse no. Certo, è piccola la parte di me che sa dire questo no. Ben più poderosa è quella parte di me/noi che teme la morte, perché non è poi così convinta del fatto che dopo ci sia altro, come se piuttosto appartenessimo ad una girandola di casuali soggetti/oggetti senza senso. Questa è l’opinione che insinuante aleggia e che un po’ ci frega tutti senza che quasi ce ne rendiamo conto. Bella lezione quella di oggi, parole spiazzanti e così vere! La paura è un atteggiamento tanto limitante quanto difficile da superare. Devo lavorarci su parecchio. Cosa ci dice la foto? Grazie e notte a tutti!
Ciao Arianna, buongiorno e grazie a te:-). Provo a descriverti la foto: c’è una strada asfaltata, sembra di montagna; intorno si vede del verde e della terra. In primo piano c’è una ragazza in bicicletta, che sembra portare dietro una sorta di carrellino, o comunque sul porta-pacchi posteriore sembra attrezzata per un tour vacanziero. Nella parte finale della strada si intravede un’auto in movimento. I colori sono tenui, fatta eccezione per uno spicchio di cielo che si vede sul fondo, di un azzurro intenso.
Spero di averti dato almeno un’idea… e ti chiedo scusa se non ci sono riuscita. Se vuoi, fammi pure delle domande, sarò felice di risponderti:-)
Un grande abbraccio 🙂
Ciao Rossella, grazie per la descrizione di questa bella foto che mi fa venire in mente molte cose. La strada che sembra di montagna e dunque è forse in salita, potrebbe rappresentare il tunnel delle nostre paure nel quale rischiamo di restare intrappolati. La terra, il verde ed i colori tenui, rappresentano quello spazio libero che sta sotto le nostre paure, dietro di esse, ma che ci appare un po’ indefinito, ignoto, impossibile da raggiungere, fintanto che i timori ci ingorgheranno. Riuscirà a svelarsi in tutto l’azzurro della sua realtà, solo quando li avremo vinti ed allora, anziché procedere con la bici, potremo correre via con il fuoristrada! Grazie ancora ed un abbraccio a tutti.
Cara Ros, ti ringrazio di cuore, eravamo a Wangeland e non ho potuto rispondere!
Sei stata bravissima a descrivere questa strada di montagna e questa ardimentosa globetrotter!
Un abbraccio e… ci Wekiamo! 🙂
Paura: è un sentimento, come altri che poi svanisce non appena ti rendi conto che tutto si può affrontare o vedere da altre prospettive oppure con altri occhi. io ho avuto paura, ho sentito mancarmi la saliva in bocca ma è durata il tempo necessario per uscire da quella situazione. spesso si ha paura delle cose sconosciute ma poi c’è sempre un modo di affrontarle, c’è sempre. le paure secondo me sono “nostre” nascono dalla nostra mente e solo noi possiamo disintegrarle 🙂 ce la possiamo fare.
ecco, ancora una cosa, siamo tutti diversi fra di noi. per esempio, non mi sono mai posta il problema del giudizio altrui. forse ho vissuto in un ambiente dove il giudizio degli altri non veniva preso in considerazione e quindi …. via i giudizi.
la paura della morte, si questa si. ma siamo di passaggio in questo mondo. affronteremo al momento opportuno ….
un abbraccio a tutti
Bella la scena del coraggio che apre la porta alla paura, e la paura è scappata… Grazie Salvatore, grazie Arianna :-).
E di paure non ce ne facciamo mancare…!!!! Dite bene, tra le più “comuni” la paura del giudizio, della solitudine, di non essere accettati ed amati, la paura della morte. E nella indicazione che Vivi e Leo ci hanno dato, credo ci sia l’essenziale per iniziare a lavorarci.
C’è stato un momento in cui ho lottato contro le mie paure. Mi sono però poi resa conto che era una lotta impari, e che alla fine ne uscivano vittoriose, alimentate dal mio stesso guerreggiare. Allora ho smesso di fare “resistenza” e ho iniziato intanto ad accettarle come parti di me; il mio atteggiamento non “aggressivo” le ha rese più docili, e si sono fatte avvicinare, così che potessi guardale negli occhi. Oggi “me le sono fatte amiche”, nel senso che le utilizzo per andare a scovare quella parte di me che si è “disconnessa”… E devo dire che sta funzionando…
A volte ci può anche bastare il ricordo che attraiamo proprio ciò di cui abbiamo paura, attraverso l’energia che emettiamo (…e l’argomento di oggi ben si lega, da questo punto di vista, a quello sui pensieri…!!!!).
Paura del giudizio altrui? Scompare mano a mano che smettiamo di giudicarci e giudicare.
Paura della solitudine? Soli non possiamo mai essere: siamo parti di un Universo infinito, e dipende solo da noi sentirci o meno “isolati”, quell’isolamento di cui diventiamo vittime ogni volta che perdiamo la percezione dell’Unione, dimenticando di essere Scintille Divine e di avere sempre accanto la Fonte che ci ha generato e ci genera.
Paura di non essere accettati ed amati? E noi ci siamo accettati? E perché dovrebbero accettarci gli altri, se ancora non ci accettiamo noi stessi? In quanto all’amore, se temiamo di non essere amati è perché non abbiamo ancora realizzato l’amore dentro di noi, quell’amore che ha la sola ragion d’essere nell’Essere Amore: “Quell’Amor che move il mondo e l’altre stelle”: la citazione è di Dante, spero di averla riportata fedelmente.
Paura della morte? Qualcuno ha scritto che iniziamo veramente a vivere solo quando comprendiamo, o facciamo i conti con la morte… Per me è stato così… Stiamo sperimentando in questa dimensione la finitezza, e questo solo in virtù del fatto che “Sappiamo” che una parte di noi è eterna. E se la paura della morte nascondesse l’attaccamento alla vita????? Che sempre attaccamento è, con tutte le conseguenze del caso…!!!! Per quanto mi riguarda, come ho già avuto modo di accennare, “grazie” ad una grande paura della morte, sono serena su questo piano. Anzi, sapere che questa esperienza terrena, in qualunque momento, potrebbe terminare, mi aiuta a fare il meglio che posso per essere in ogni momento di vita il più presente e consapevole possibile. Ho letto qualche giorno fa queste parole: “Amore la Via, Felicità il Segno, Luce lo Scopo”.
Amore,Felicità, Luce a tutti, anime compagne di questa nostra strada e di queste 99 strade, e a chi queste strade ci ha tracciato: Grazie, Grazie, Grazie, anche per la straordinaria possibilità che mi offrite di vivere questo senso sconfinato, tenero e ricco di gratitudine 🙂
Ciao Rossella, grazie per tutto quello che hai detto in questo commento.
grazie Rossella ……. grazie 🙂
la paura più grande è quella della paura stessa
ogni paura si riconnette a traumi memorie credenze… la paura è inibente e paralizzante, il più delle volte ma può anche divenire aggressiva e pericolosa sino a far uccidere (vedi ladruncoli che ammazzano… )
io sono fifona in più mi hanno traumatizzata da piccola.. quindi a braccetto con la paura ho vissuto e vivo .. anche se, grazie a Dio e anche a me stessa, cerco ad ogni sfida di migliorarmi
chi è senza paura scagli la prima pietra…
una parte è insita nell’istinto di sopravvivenza, perchè c’è anche la parte “sana” della paura.
quella che ti invita alla prudenza e ti stimola l’istinto per non suicidarti ad ogni passo..
sono stata tragica?? no, realista… vi ho fatto paura??
ahahahah sono un po’ burlona…ma vi voglio bene, mi aiuta a volte…
Grazie innanzitutto a Tutti per le vostre analisi e commenti, in cui mi rispecchio abbastanza.
Forse l’unica paura che sono riuscita ad allontanare è quella del giudizio degli altri. Ad oggi non mi interessa più, l’importante è che mi piaccia io. Le altre paure invece ce le ho tutte: paura della morte, ma non tanto di morire ma di come morire, questo mi terrorizza non poco! Poi paura della solitudine, paura degli incidenti, eccetera. Ho cercato di adottare un metodo: quando si materializza un pensiero che mi porta paura lo allontano idealmente come un soffio di vento allontana un piuma o una foglia secca.
Vorrei proprio esorcizzarle tutte queste paure, tanto non servono a nulla se non a rovinarci il presente.
Ottimo il consiglio di allontanarle con la visualizzazione, ma solo quando non abbiamo tempo né voglia di lavorarci su. Le paure ci rendono umani, segnano la strada da seguire… Hai ragione a dire che non servono a nulla, ma solo se le evitiamo, se ci giriamo dall’altra parte o rimandiamo il problema. La dissoluzione completa e totale di ogni paura identifica uno stato di Illuminazione, quindi ascoltarle e guardarle in faccia, come tanti amici hanno suggerito a commento di questo Post (grazie a tutti! :-)) significa un po’ seguire le mollichine che prima di incarnarci abbiamo lasciato sul nostro percorso per tornare ad essere Uno con il tutto… Alla prossima! 🙂
Ciao ragazzi! Appena ho letto la parola PAURA mi è venuto in mente il post che ho scritto proprio su questo argomento. Vi lascio il link e, se avete tempo e voglia di leggerlo, fatemi sapere cosa ne pensate:
https://emmafrignani.wordpress.com/2014/11/06/la-paura-fa-novanta/
Tutte le cose che sto affrontando e i percorsi che sto intraprendendo ritornano.
Mi pare che le informazioni, le scelte, lo studio, le relazioni, insomma la mia intera vita, stiano confluendo in un collo di imbuto (lo scopo) da cui uscirà un’esistenza dotata di forma e sostanza rinnovate e luccicanti 🙂
Grazie come sempre!!
Emma
Ciao Emma, grazie a te! 😀
Come mi ripeto spesso, il Benessere va sempre in un’unica direzione.
La Paura è uno dei più Grandi Maestri che abbiamo a disposizione per evolverci su questo piano di esistenza… se solo accettiamo di guardarlo in faccia, di permetterci di avere paura per smettere in effetti di averne… come quando si accende la luce di notte nella stanza di un bambino per fargli vedere che l’ombra che lo spaventava era qualcosa che sparisce appena c’è abbastanza luce! Mi piace ciò che scrivi: “Ho compreso che è di fondamentale importanza mettersi in tasca la paura e tenerla come talismano per i momenti più difficili”… Complimenti, in bocca al lupo per il tuo lavoro e alla prossima! 🙂
Grazie Leonardo per le tue parole!
“Il Benessere va sempre in un’unica direzione” ha la cogenza di una legge naturale e il suono della soddisfazione 🙂
Occorre farsi amica la Paura e riuscire a guardarla per ciò che è senza giudicarla.
Non si può e non si deve nascondere la Paura sotto il tappeto delle scuse, ma prenderla per mano e utilizzarla per evolvere.
E la Luce arriverà a dissolvere le ombre dell’insicurezza.