Crescita Personale: Il vero nemico? Il conflitto! Clicca qui...

Il motivo per cui è nato I Feel Good, come recita il sottotitolo del blog, è offrire alle persone di buona volontà – come si diceva un tempo – Soluzioni per il Benessere, l’Abbondanza e la Libertà Personale.

Chi ci segue nei teletraining mensili del Weco Club sa che da oltre 4 anni questa è la formula di rito con cui chiudiamo le nostre serata in diretta di crescita personale. Eppure nel tempo, lavorando, scrivendo, condividendo le nostre scoperte, parlando con i nostri Coachee, organizzando i nostri Corsi in aula, è emersa una seconda mission, una specie di meta-mission, come la definirebbero gli esperti di Programmazione Neuro Linguistica.

Oltre la nostra mission, abbiamo scoperto una nuova entusiasmante meta mission!

Di che si tratta? 🙂

E’ chiaro che anche noi, come tanti altri operatori dello sviluppo personale e spirituale, lavoriamo a modo nostro per dare un piccolo contributo al miglioramento del mondo. E il mondo oggi ne ha davvero bisogno, straziato com’è dai conflitti, dalle guerre, dai contrasti. E non sto solo parlando dei conflitti internazionali: quelli anzi li lascio a chi meglio di me conosce la politica e la storia.

Sto parlando dei conflitti interpersonali, di quelli che dividono un ufficio dove fiorisce il gossip, di quelli che si infiammano in mezzo alla strada quando una macchina in fila viene superata da una più svelta, di quelli che tengono separati per 20 anni un padre dal figlio perché non ha voluto seguire le sue orme, di quelli che ingrossano le file ai tribunali perché due ex amanti hanno dimenticato la meraviglia che avevano un tempo visto negli occhi del partner.

La base di tutte le guerre, della mancanza planetaria di pace, sono i nostri semplici conflitti quotidiani…

La nostra meta mission, che poi dovrebbe essere un po’ la mamma di tutte le mission di quelli che vogliono sinceramente dare una mano, è ricucire gli strappi, mediare gli estremi, riavvicinare chi si è allontanato.

Ci siamo ritrovati in questi anni a mediare tra chi ama i soldi e chi li odia, tra chi adora il marketing e chi lo teme, tra chi desidera la drecrescita e chi fa di tutto per ignorarla, tra chi vive per il corpo e chi vive per lo spirito, tra onnivori e vegani… in una parola: tra due categorie apparentemente all’opposto in cui entrambi si identificano con il Bene indicando nell’altra il male.

E ci rendiamo conto che per questa opera titanica abbiamo bisogno di tutto l’aiuto possibile, ovunque venga. Anche perché nel momento in cui trasformi un conflitto in una sinergia trasformi due unità affiancate non in un 2, ma addirittura in un 3.

Perché la vita non è un gioco a somma zero, ma un sistema creativo che moltiplica le risorse in campo, una volta che si scoprono le vere regole…

E se l’aiuto arriva da Stephen R. Covey, autore dello storico best seller “Le 7 Regole per avere successo“, allora tanto di cappello!

E’ infatti appena stato tradotto in italiano il suo recentissimo “La Terza Alternativa”, in cui affronta il tema del conflitto in un’ottica per molti nuova: non solo infatti si può cercare la mediazione, il compromesso, ma si può (e aggiungerei si deve) addirittura cercare una nuova collaborazione, trasformando un problema relazionale (a casa, in ufficio, nel tempo libero) in un’insperata occasione di benessere condiviso.

Come andare oltre i conflitti? La risposta è nel nuovo libro del gigante della formazione aziendal-spirituale Stephen Covey!

Se non conosci Covey, posso solo dirti che in base alla mia esperienza è uno dei pochissimi autori aziendale di spessore in grado di parlare in modo innovativo ed efficace di spiritualità ai manager; ma nel contempo penso che sia anche uno dei pochissimi scrittori anche in grado di parlare nel modo giusto di management ai ricercatori dello spirito.

Il suo testo più famoso – neanche a farlo apposta – anni fa ha fatto proprio da ponte per aiutarmi a connettere il mondo della formazione imprenditoriale con quello della crescita personale ad ampio raggio, e sono estremamente grato a quest’uomo per le sue pagine e i suoi insegnamenti.

Alla luce di quel che so, non vedo l’ora di scoprire quello che non so, leggendo la sua ultima fatica.