Ecco la FOTO che abbiamo scelto per esemplificare la via della sana Nutrizione.
Come forse saprai ci occupiamo di Consapevolezza Nutrizionale da tantissimi anni, perché – come amiamo dire – il Benessere va sempre in un’unica direzione.
“Mangiare in modo salubre ed equilibrato incide sull’umore, sulla vitalità, sulla lucidità (…)”
Come leggerai, questa è solo una piccolissima anticipazione…
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Ciao ragazzi!Oggi non è arrivata la mail del giorno…mi ci sono affezionato eh!
Hai ragione, infatti è partita con grande ritardo… Ma dovrebbe esserti già arrivata a questo punto (o sta comunque per arrivare!!! ?). Perdonaci Gianpietro, ma oggi è successo di tutto in Redazione tra il nuovo ebook “Diversamente Ricchi” appena uscito e l’iniziativa di sostenere la Campagna per i sacchi a pelo ai Senzatetto… Un abbraccio e felice serata! 😀
Grazie Viviana,mi avete abituato troppo bene!!
Ciao a tutti,è molto tardi,sono appena rientrato ma non sarei riuscito a dormire tranquillo.Ho visto che ci sono stati problemi…già risolti,BENE.Credo che ci sia una stretta relazione tra ciò che siamo,ciò che mangiamo,ciò che pensiamo e così via.Prima di intraprendere una qualsiasi strada credo sia opportuno leggere,informarsi da più fonti che ormai è di una facilità assoluta.Basterebbero le sole e-mail di AUTODIFESALIMENTARE per capire quanto il problema sia importante e trovare alcune soluzioni,per esempio le dipendenze provacate da tutti i cibi “spalmabili” o dagli effetti collaterali derivante dall’assunzione del “latte”,dai cibi con “additivi” e tanto altro ancora.Come ho avuto modo di dire in altre circostanze io ho perso un bel po’ di chili solo eliminando (non del tutto) la spalmabile più amata e il pane.
Ma ognuno può trovare le giuste informazioni che gli servono e che è meglio utilizzare.Buonanotte.salvatorecz
ho già iniziato da qualche tempo a ridurre drasticamente i cibi di origine animale. Obiettivo eliminazione totale in tempi brevi. Mi sono accorto che mi sazio ugualmente anche senza di loro e digerisco mooooolto meglio. La mattina quando mi sveglio mi sento “PIU’ PULITO DENTRO”
L’unica cosa che ho cominciato a fare è ridurre anche io i cibi di origine animale, soprattutto per quanto riguarda carne e insaccati. Però su questa strada ammetto di essere indietro, perchè ci sono abitudini che sono davvero difficili da cambiare e il cibo è in cima a questo elenco, puer essendo perfettamente consapevole degli effetti positivi e negativi sul benessere fisico e generale.
Purtroppo il cibo ha un enorme effetto compensativo e più mi sento stanca, frustrata e di cattivo umore, soprattutto dopo una stressante giornata di lavoro, più ho voglia di mangiare qualcosa che mi gratifichi e mi compensi della fatica e del cattivo umore. Si lo so benissimo dell’effetto deleterio di tutto ciò ma ancora non riesco a spezzare questo circuito causa – effetto, è un vizio incallito peggio del fumo per un fumatore accanito – almeno questo io non ce l’ho 🙂 – e dentro di me ancora non è scattata la famosa molla….
Ciao Marina:-)
Ho attraversato anch’io queste fasi, e sai cosa ho scoperto ad un certo punto? Che ciò che mi spingeva a “gratificarmi” nell’illusione di “compensare” era una forma di autodistruzione: credevo di volermi bene gratificandomi, ma in realtà era una sorta di “punizione” che il mio io giudice e inquisitore infliggeva al mio corpo perché non accettavo di sentirmi stanca, frustrata, e di cattivo umore.
Ho sentito di condividere questa cosa, dacci una sbirciatina, magari non sarà il tuo caso…;-)
Un caro abbraccio 🙂
Ciao Rossella 🙂
ti ringrazio per la condivisione, ognuna di esse può essere uno spunto di riflessione valido, almeno per rifletterci. Può essere anche per me una sorta di punizione, ma il punto è che non riesco a farne a meno. Gratificarmi con qualcosa a me gradito mi placa ansie e arrabbiature e frustrazioni: il punto è come spezzare questo circuito chiuso!
Un abbraccio carissimo anche a te!
Ciao Marina:-)
Giustamente ti poni la domanda sul “come interrompere il circuito”. E’ chiaro che ognuno, nel momento in cui Realmente Vuole interrompere qualcosa, trova il modo per farlo. Anch’io sono rimasta bloccata per un po’, poi mi sono resa conto che il placare in quel modo le mie ansie era solo agire sul “sintomo”, che effettivamente scompariva, o meglio, si nascondeva per un po’, per poi ricomparire. E allora sono andata alla ricerca della fonte del sintomo, dopo aver Accettato e Ringraziato il sintomo stesso per avermi fatto da faro. Questa cosa è passata per vari livelli: prima l’ho realizzata mentalmente, poi l’ho Voluta. E da quel momento, sono “arrivate”, attratte, le soluzioni. Forse, il tuo essere qui, tra noi, in contatto con Vivi e Leo, può essere una tua Risposta: hai dato un’occhiata al loro programma Autodifesa Alimentare? Dacci una sbirciatina, se non ce l’hai ancora, ne vale veramente la pena;-)
Un abbraccio grande 🙂
La parola che immediatamente è risuonata rispetto al tema di oggi è “Responsabilità”. E’ arrivata non dalla mente, e subito dopo mi sono chiesta: perché proprio questa parola? La risposta immediatamente dopo. Intanto nutrirci in modo il più possibile “sano” è un atto di responsabilità nei confronti del corpo che la nostra Anima ha scelto per scendere in questa realtà. E credo che questo sia abbastanza evidente:-).
E’ un atto di responsabilità nei confronti di Madre Terra: ogni scelta che quotidianamente facciamo quando acquistiamo i nostri alimenti ha inevitabili conseguenze in termini di inquinamento: i cibi meno “sani” sono quelli che contengono maggiormente le sostanze che stanno mettendo in grave pericolo la salute di Gaia e minando la nostra stessa sopravvivenza; sono quei prodotti il cui imballaggio è più inquinante, che per essere trasportati a migliaia di chilometri inquinano l’aria di carburante, etc.etc.etc. Ho fatto la scelta di eliminare la carne già da diversi anni, anche dopo essermi resa conto dell’immane sofferenza che viene inferta agli animali, e non parlo solo della sofferenza dell’uccisione, ma di quella che patiscono nelle modalità in cui vengono allevati.
Purtroppo ci sono interessi economici grossissimi dietro i prodotti che la grande distribuzione ci propina, ed ogni volta che ci approvvigioniamo a queste fonti non facciamo che alimentare tale sistema. Ed anche questa è una responsabilità di cui non possiamo non farci carico.
Così come non possiamo ignorare che tanti alimenti sono formulati in maniera tale da creare dipendenza (…vedi lo zucchero bianco…!!!): ed allora ha un senso, nel momento in cui iniziamo a lavorare su noi stessi e sui nostri attaccamenti, non includere anche questo aspetto?
E l’attenzione all’alimentazione ha anche un forte risvolto economico: è ormai risaputo che alimentarsi in un certo modo fa aumentare il bisogno di cibo, e questo l’ho sperimentato direttamente. Non solo, a lungo andare crea quegli inevitabili disequilibri che inevitabilmente sfociano in malattie più o meno importanti.
Potrei continuare chissà quanto su questo argomento, di cui ho solo accennato qualche aspetto. Ma preferisco invece suggerire a tutti il programma di Viviana e Leonardo “Autodifesa Alimentare”. E’ stato il primo lavoro attraverso cui li ho conosciuti, e vi garantisco che ne vale veramente la pena. Nella loro modalità schietta, equilibrata, non terroristica e al tempo stesso realistica, divertente, leggera, propositiva, rispettosa, ci offrono davvero uno strumento eccellente per dare una svolta a questo aspetto, che ritengo fondamentale, della nostra esistenza.
Grazie ancora, Vivi e Leo 🙂