E quante conchiglie ci sono in questa spiaggia!
E raccolgo un pezzo di legno intagliato dal mare…
Sembra un gabbiano, come quelli che ho visto a centinaia in questi giorni, alcuni al tramonto che incredibilmente si tuffano nelle limpide piscine salate nel giardino tropicale davanti casa, tanti altri che abbiamo fotografato alla Isla de Lobos.
E nasce un nuovo pensiero…
Ma sai quanto gabbiani, quanti pesci, quante tartarughe, quanti leoni marini ingeriranno tutta questa poltiglia di plastica?
Ripenso al Pacific Trash Vortex e a un articolo di Leonardo di qualche anno fa…
“Perché se essere liberi di consumare risorse ambientali significa scaricare negli oceani tanta immondizia da creare un’isola larga come la distanza tra Roma e Mosca, allora è il caso di rivedere le nostre priorità.
Eh sì, perché nel centro dell’Oceano Pacifico, a causa di particolari correnti marine, si è creato negli ultimi decenni il Pacific Trash Vortex, un’isola galleggiante alta 30 metri fatta perlopiù di rifiuti di plastica che secondo alcuni è più grande dell’Europa!
Rifiuti che si sfilacciano e si disperdono in mare diventando cibo (!?!) per pesci, mammiferi e uccelli acquatici, che si riversano sulle nostre spiagge uccisi da una “dieta” di tappi, accendini, buste e altri rifiuti colorati (che vengono trovati nel loro stomaco).
E nessuno sembra preoccuparsene più di tanto…”
Ripenso a uno scioccante filmato postato dalla nostra Michela – Wellness Angel, Wekiana e cara Amica – nella sezione “Il mio WecoVillaggio” nel Forum del Weco Club…
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Ripenso a un articolo che ho pubblicato l’anno scorso, in occasione dell’uscita del Film documentario TRASHED con Jeremy Irons: Noi siamo quello che buttiamo…
“Noi siamo i nostri rifiuti, che si infilano perniciosamente nella nostra catena alimentare.
Ma ci vuole tanto a produrre solo rifiuti BIODEGRADABILI rapidamente?
La Natura ce la sta mettendo tutta per digerire anche la plastica (ci sono nuove scoperte in questo senso ) ma noi siamo troppo – demenzialmente – veloci per permetterle di trasmutare la morte in nuova vita, nuova energia. (…)”
E tornando al qui e ora…
Nonostante la grande attenzione che – quasi – tutti fanno a non sporcare le oasi di Fuerteventura, ogni alta marea porta dal mondo “civilizzato” dei regalini di plastica, soprattutto in alcune spiagge a nord dell’Isola come quella di Majanicho che siamo andati in gruppo a ripulire.
Simbolicamente… Ma neanche troppo dato che ne è uscito oltre un camioncino pieno.
E tra i mucchi di plastica, corde, alluminio, polistirolo, anche una tartaruga marina. Poveretta. Sperando che sia morta di vecchiaia e non di indigestione… 🙁
Una mattinata intensa.
E ci tengo a dirti una cosa… Mica sono “brava“, sai?
Lo faccio per me, si può dire che lo faccio per egoismo, davvero, perché è anche casa mia, innanzitutto, e perché mi sento così bene (I FEEL GOOD! 😉 ) quando posso contribuire nel mio piccolo per proteggere Madre Terra.
E te lo consiglio, perché trovare attività che fanno stare bene è così raro!
(Soprattutto quando vai in un bel posto… al mare, in montagna, a fare un pic nic… Porta una busta per l’immondizia in più e – non si sa mai – se trovi una bottiglia di plastica che è “volata via” o qualche altro “regalino” raccoglilo e buttalo. Non è roba tua, e’ vero… Ma che importa? Non è meglio portarla via comunque? E siamo così certi di non esserne responsabili comunque? E’ solo un gesto. Piccolissimo.)
Vorrei tanto trovare un sistema per far circolare ancora di più certe idee…
E se ognuno di noi pensasse di più alle conseguenze delle sua azioni? Non solo dentro la sua casa, ma in giro per le strade e i prati, le spiagge e i boschi?
E se ognuno di noi comprendesse pienamente che ogni acquisto equivale a un voto? Voti che premiano aziende che producono oggetti superflui non biodegradabili che tornano indietro con ogni marea?
E se ognuno di noi si adoperasse per promuovere l’energia pulita e scongiurare che petrolio e catrame invadano oltre il nostro paradiso terrestre?
E se ognuno di noi mettesse i pannelli solari, una pala eolica, piantasse degli alberi, riducesse i consumi inutili, rendendosi energeticamente autosufficiente, in parte o del tutto?
E se ognuno di noi trasformasse i rifiuti in nuova energia,riuso, riciclo creativo, cippato e compost?
E se ognuno di noi si facesse carico di quello che butta? Di come lo butta? Di dove lo butta? E magari raccogliendo anche qualcosa buttato da altri, che magari in questa Vita sono meno consapevoli di noi?
Se perdonassimo, ringraziassimo, contribuissimo…
Il mondo non sarebbe ancora più bello?
Paz y Amor.
😀
Viviana Taccione
PS. Puoi leggere la prima parte di questo articolo mostruosamente proibito “Nudismo, immondizia e libertà… ” e approfittare per firmare la PETIZIONE di SaveCanarias.org cliccando qui! 😉
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