Un vecchio adagio recita:
“Noi siamo quello che …..”
sai dare la risposta?
Quella più ovvia (ma purtroppo ancora non compresa consapevolmente della maggioranza della popolazione) è…
“Siamo quello che mangiamo!”
Ne parliamo a lungo nelle aule di Autodifesa Alimentare per capirne a fondo il significato.
Poi però nella seconda lezione del corso andiamo oltre, se è vero questo primo assunto, in realtà non basta.
“Siamo quello che assimiliamo!”
Perché anche il cibo migliore se non viene assimilato, se non siamo in salute, se mangiamo troppo o se non ci prendiamo i tempi giusti, se mangiamo sbriciolando sullo smarth phone, o guidando o agitandoci o guardando brutte notizie in TV… si trasforma in tossine.
Non nutre, ci intossica. 🙁
E andando avanti nel corso, arriviamo all’Ecologia della nutrizione.
Mangiare nel rispetto del pianeta, limitando il nostro impatto ambientale, facendo meno danni possibili. Per una sostenibilità a lungo termine. Non solo per noi (che in effetti non stiamo affatto bene 😕 ), ma per il Sud del mondo e per le generazioni future.
E oggi voglio andare ancora oltre…
“Noi siamo quello che buttiamo!”
Noi siamo i nostri rifiuti, che si infilano perniciosamente nella nostra catena alimentare.
Ma ci vuole tanto a produrre solo rifiuti BIODEGRADABILI rapidamente?
La Natura ce la sta mettendo tutta per digerire anche la plastica (ci sono nuove scoperte in questo senso 😯 ) ma noi siamo troppo – demenzialmente – veloci per permetterle di trasmutare la morte in nuova vita, nuova energia.
Il film documentario TRASHED con Jeremy Irons ci spiega tutto questo in un viaggio da un apparentemente innocuo acquisto di un bene alle malformazioni infantili.
Che cosa fare?
Dobbiamo imparare – anzi sentire nella pancia a livello viscerale – che…
Quello che mettiamo dentro di noi ha delle conseguenze.
Sulla nostra energia, longevità e salute, ma anche sull’ambiente, sulle altre vite.
Sentire profondamente che…
Quello che compriamo e buttiamo ha delle conseguenze.
Farlo prima che sia troppo tardi.
Prima di essere pieni di diossina, plastiche, rifiuti, prima che il cielo venga oscurato da discariche, ciminiere, inceneritori.
Perché la realtà con cui venire rapidissimamente a patti è che:
Tutto quello che acquistiamo in qualche modo finisce dentro di noi (e nei nostri figli!) 😯
Come risolvere?
Sì, perché la bella notizia è che si può risolvere. 🙂
Se mi conosci da un po’ sai che non me la prendo mai con i cattivoni per il mero gusto di “puntare il dito“.
E’ dietrologico, paralizzante, in una parola… inutile.
Come abbiamo scritto nell’Ebook IL BOTTO! 50 cose da fare per trasformare la crisi in opportunità, tutti noi possiamo dire basta e prenderci la responsabilità in prima persona di cambiare.
Iniziando dalle tonnellate di rifiuti che portiamo ogni giorno – giorno dopo giorno – in strada.
Sì, hai capito bene, i rifiuti che anche TU butti ogni giorno.
Differenziando o no poco importa a questo punto…
La soluzione c’è.
E inutile pensare a chi non lo fa. Iniziamo a farlo noi. E diamo il buon esempio. Una catena positiva. Azione e non disfattismo.
Chiediamoci sempre prima di fare un acquisto:
– Dove finirà questo oggetto, questo cibo, questo packaging voluminoso e inutile?
Se ci si rende conto che non è un bene biodegradabile, ed è quindi dannoso per la nostra vita, le domande sono altre 3:
– C’è un modo per non acquistarlo?
Davvero ne ho bisogno?
O è solo un bisogno consumistico indotto?
Un bene che mi fa sentire OK per qualche secondo prima di ributtarmi nell’inutilità di questa giornata?
Passiamo alla seconda domanda:
– C’è una opzione alternativa meno dispendiosa a livello energetico e ambientale?
Ma tu sai che da anni ci sono pannolini per bambini lavabili, o comunque se non hai tempo e voglia, ce ne sono di 100% compostabili? Idem per le donne, ci sono coppette mestruali, assorbenti lavabili e/o tamponi e assorbenti compostabili.
Ma hai idea di che cosa può fare a livello di inquinamento e contaminazione un pannolino in una discarica pieno di santa cacca del tuo bambino? E lo sai che il sangue mestruale è un ottimo concime, ma che ovviamente in plastica e in discarica serve a poco?
Ma lo sai che ci sono da anni prodotti per la pulizia della casa 100% biodegradabili, con confezioni ecosostenibili, che limitano la plastica al minimo indispensabile e/o riutilizzabili?
Ma lo sai che esistono da anni prodotti biologici che non solo fanno bene alla salute e all’ambiente riducendo l’uso di pesticidi e veleni, ma che hanno confezioni cartonate e biodegradabili?
Solo per fare qualche esempio.
Passiamo alla terza domanda.
– Posso autoprodurmelo e farlo io, invece?
Nell’ebook anti-crisi IL BOTTO! (scusa se mi ripeto ma se non l’hai letto è davvero da prendere al volo!) parliamo molto di auto produzioni, di saperi antichi dimenticati, di quello che ci faceva bene e che possiamo recuperare.
Per non parlare del fattore risparmio.
Perchè vivere una vita di compra-butta-compra-butta non è solo un lento stillicidio per la nostra anima, per il nostro corpo, per il nostro pianeta.
E’ anche uno stillicidio economico. Che si può arginare.
Chiudendo questo rubinetto in modo consapevole, cercando nuove formule, la tua autostima salirà al cielo! E avrai più tempo (dovrai lavorare meno perché ti serviranno meno soldi) e più entusiasmo, forza e idee nuove per concentrarti sulle cose realmente importanti!
Pace e Amore (per davvero!)
🙂
Viviana Taccione
Ti piacerebbe anche...
Clicca qui per scaricare gli Omaggi I FEEL GOOD!
Clicca qui per dare un'occhiata a Ebook e Corsi I FEEL GOOD!
Clicca qui per la nostra Affiliazione solidale 100% Win Win!
lidia says
E’ troppo triste da commentare questo articolo, anche se si commenta da solo, grazie Vivi, per ricordarci quello che si dovrebbe e che si può fare!
Dai, cavolo, diamoci tutti una mossaaaaaa…. non potremmo che stare meglio…in tutti i sensi 😉
rossella says
Grazie vivi:-) Non c’è molto da aggiungere a quanto scrivi. Come sempre, con semplicità e grande profondità metti a nudo la nostra cecità e ci aiuti a non distrarci… Soprattutto ad uscire dalla meccanicità cieca dei nostri quotidiani gesti. Eppure le cose le abbiamo sotto gli occhi, e sono semplici, evidenti, schiaccianti… Ed è altrettanto vero, come giustamente sottolinei, che il primo dono lo facciamo a noi stessi, al nostro corpo, alle nostre finanze, al nostro spirito. Ho da un po’ iniziato a prendere atto di alcune cose, e fatto di conseguenza determinate scelte, e posso testimoniare che quello che affermi è sacrosanto! E l’ambito alimentare è fondamentale. Basti pensare, ma solo a mo’ di esempio, a quanto detersivo possiamo non utilizzare eliminando il più possibile i grassi e condendo dopo la cottura….
Gaia e tutte le creature che ospita meritano la nostra attenzione, il nostro rispetto, il nostro Amore:-)
Grazie di nuovo, anche per darmi la possibilità di vivere questo splendido contesto del weco, in cui davvero, e sempre più profondamente, sento vibrare le corde più in armonia con la mia Anima, e che non cessa di darmi la splendida sensazione di essere a Casa. Grazie, dal profondo del cuore:-)
VIVIANA TACCIONE says
Grazie a te Lidia per avermi letto! :-*
Sì forse è triste, ma tutto sommato sapere come muoversi è una forza! 🙂
Mi piace questa “quadratura del cerchio”, in fondo la consapevolezza nutrizionale è sempre il mio primo amore, e talvolta è così difficile far capire alle persone perché non possiamo prescindere dall’ambiente…
Un bacio grande!
Grazie cara Ros, è vero, è sotto i nostri occhi, ma siamo così abituati a non pensarci che non lo vediamo! Mi piace quando dici “soprattutto ad uscire dalla meccanicità cieca dei nostri quotidiani gesti. Eppure le cose le abbiamo sotto gli occhi, e sono semplici, evidenti, schiaccianti… Ed è altrettanto vero, come giustamente sottolinei, che il primo dono lo facciamo a noi stessi, al nostro corpo, alle nostre finanze, al nostro spirito.” 😀
Carissime, ci vediamo di persona con tutte e due tra pochi giorni al Cantiere Terra a Wangeland insieme agli altri magnifici Wekiani, così vi abbraccerò di persona e pianteremo insieme alberelli per produrre tanto ossigeno e aiutare la nostra cara Madre Gaia!
Baci!!! :-*