“Finora ho sempre creduto nell’importanza di aggiungere qualcosa al mio bagaglio, per questo ho frequentato seminari e studiato per arricchire le mie conoscenze; ma il riordino mi ha fatto capire per la prima volta che, invece di aumentare, è molto più importante diminuire”.
Queste sono le parole di M. una mia cliente di 30 anni, grande appassionata di studio e con un’agenda zeppa di contatti. Dopo aver frequentato le mie lezioni di riordino, la sua vita è radicalmente cambiata. (…)
L’effetto di quello che ho ribattezzato “il magico potere del riordino” esercita un’influenza enorme sulla nostra esistenza.
Di tanto in tanto mi faccio raccontare dai diretti interessati la storia di come è cambiata la loro vita dopo aver riordinato. Com’è facile immaginare, ora mi sono abituata e non mi stupisco più davanti a risposte simili, ma all’inizio rimanevo molto sorpresa.
Le vite di chi riordina in una volta sola, in poco tempo e senza tralasciare nulla, sono destinate a cambiare radicalmente.
S., la madre della mia cliente, aveva passato la vita a dire alla figlia di rimettere a posto, e quando vide che tutta la sua roba ammassata nella stanza era sparita, rimase talmente colpita che si iscrisse anche lei elle mie lezioni. S. si era sempre ritenuta una persona ordinata, ma si rese conto che in realtà non lo era. Buttare via diventò per lei così piacevole che riuscì a sbarazzarsi senza alcun rimpianto degli utensili per la cerimonia del tè da venticinquemila yen, anzi aspettò con ansia il girno in cui ritiravano i rifiuti misti.
“Finora non avevo fiducia in me stessa. Continuavo a pensare che dovevo a tutti i costi cambiare, ma ora sono in grado di accettarmi per quella che sono. Il riordino mi ha dato le basi per sviluppare la ma capacità di giudizio e la mia autostima ne ha beneficiato tantissimo.”
Come dimostrano le parole di S., uno degli effetti del “magico potere del riordino” è la fiducia nelle proprie capacità di scegliere.
Toccando le cose una per una e chiedendoci se ci fanno battere il cuore, decidiamo se le conserveremo o se ne faremo a meno.
A furia di ripetere questo procedimento centinaia e migliaia di volte, affiniamo la nostra abilità di scegliere.
Chi non ha fiducia nelle proprie capacità di giudizio, non ha fiducia in se stesso.
Vi confesso che anche io ero così.
Ciò che mi ha salvato è stato il riordino. (…)
Ho voluto iniziare questa recensione con questa lunga citazione di Marie Kondo, KonMari, tratta dal suo ultimo libro “Il Magico Potere del riordino. Il Metodo giapponese che trasforma i vostri spazi e la vostra vita” che mi sono affrettata a ordinare appena uscito dai miei amici de “Il Giardino dei Libri” perché è un libro che vale la pena di essere letto, e che – soprattutto – fa riflettere.
Al di là delle enormi differenze culturali che ci separano dalla mentalità giapponese, alcune inconcepibili (come non aver menzionato in 247 pagine la parola riciclo, parlare con leggerezza di inceneritori, o non aver fatto minimamente cenno di concetti tipo ecologia, ambiente, spreco… 🙁 ), mi sono subito sentita in sintonia con Marie Kondo, nella sua innata ricerca di ordine e pulizia, che rispecchia un’esigenza interiore che chi studia da anni Crescita Personale conosce bene.
Mi è piaciuto molto anche vedere la Filosofia Shintoista (che conoscevo un po’ grazie ai magnifici film d’animazione di Hayao Miyazaki come La Città incantata) applicata agli oggetti di uso quotidiano, pervasi da presenze spirituali che se anche non necessariamente riusciamo a vedere, possiamo sentire.
Lo sappiamo bene, anche i più scettici tra noi devono ammettere che alcuni oggetti ci possono far stare bene e altri ci possono far stare male. Solo guardandoli.
Quando sono ricordi piacevoli che ci fanno battere il cuore, è bene tenerli con noi (ma senza esagerare), quando non ci dicono più niente o sono solo inutili zavorre è bene disfarsene. Immediatamente. Senza rimpianti.
Possibilmente riciclandoli e facendo sì che diventino qualcosa di piacevole e di utile per qualcuno, trasformandoli tramite il Riciclo emozionale… 😀
Fare spazio e ordine davvero trasforma le nostre vite, come sostiene Marie Kondo?
Decisamente sì. Alla pratica di pulizia emozionale è legata un’intuizione sull’autostima, sul cambiamento e sulla libertà di scelta che vorrei condividere con te. Lo farò presto in un altro articolo, nella sezione Libertà Personale di questo stesso Blog… [NDR: Leggi: Decluttering. Caccia lo spettro dall’armadio e scopri chi sei di Viviana Taccione]
Intanto ti consiglio di fare la conoscenza della dolce KonMari, trovi il suo libro qui.
Pace & Amore (e riciclo),
🙂
Viviana Taccione
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Asaman says
Sono più che d’accordo con KonMari e ancora di più con te sull’importanza e sul valore simbolico/psicologico (nonchè pratico) di una opera di riordino e “pulizia” radicale, ed anche io devo decidermi una buona volta|
Però mi da molto da riflettere il fatto che KonMari vanti come esempio “illuminante” il caso della madre della signora M. giapponese, che butta nei rifiuti indifferenziati (!!!) gli strumenti per la cerimonia del tè, non solo senza rimpianti, ma attendendo con “ansia” il loro ritiro.
Tenendo presente il profondo valore, non solo sociale, ma anche spirituale del Cha no yu, ancora attualmente sentito, radicato e normalmente praticato un po’ in tutti gli ambienti del Giappone, (cosa che lei non può certamente ignorare) mi verrebbe da pensare che forse avrebbe bisogno dell’aiuto di un qualche “Super Coach”. Sopratutto poi tenendo presente che ne ha evidenziato (unicamente) il puro e semplice valore commerciale. E cosa ne pensi tu, probabilmente lavoro troppo di fantasia?
VIVIANA TACCIONE says
Carissimo,
come ho scritto nell’articolo anche a me sorprende questa noncuranza nel buttare tutto, del vantarsi di migliaia di sacchi dell’immondizia buttati (quando non inceneriti) grazie ai suoi corsi… noncuranza forse dovuta anche all’età di Konmari, però per il resto il libro è valido.
Fortunatamente nessuno può costringerci a buttare oggetti simbolici o spirituali, neanche a distanza. 🙂
Nei prossimi giorni pubblicherò il “sequel”di questo articolo in due puntate, sono curiosa di sapere che ne pensi!
Un abbraccio, e se vuoi continuiamo a parlarne del Forum… ci Wekiamo!
🙂