Ecco la FOTO che abbiamo scelto per esemplificare un famoso detto di PNL: “la mappa non è il territorio”.
Infatti…
“Ogni idea che ci facciamo del mondo è per definizione diversa dal mondo che cerca di descrivere (…)”
Come leggerai, questa è solo una piccolissima anticipazione…
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miranda says
La mappa sembra composta dai rami degli alberi di qst foto stupenda. Ogni nostra azione è come un ramo che si sviluppa e quotidianamente creiamo la mappa della nostra vita.
Buona mappa a tutti.
salvatore capalbo says
Ciao a tutti,…siete andati in massa con Vivi,Leo e il pulmino a piantare gli alberi ed io qui in terronia… si lo so è Domenica. La foto come dice Miranda è stupenda quello che mi trasmette un po’ meno forse perché rappresenta il mio iceberg o come dicono al paese “borbottone”,chissà se un giorno avrò il piacere di potere incontrare W & Leo da vicino e poterne parlare.Mappa e territorio,cosa rappresentano e in cosa si differenziano lo capisce anche un bambino,tenere a mente la massima e utilizzarla quando serve non è altrettanto facile.In quanto alla domanda mi è già successo di restarci male e,credo succederà ancora.Ma se il mio “cuore è d’accordo con la mia testa” vado avanti ad oltranza pagando il mio obolo.Questo fa parte della mia “mappa DNA”.Buona serata a tutti.salvatorecz
GIANPIETRO says
Ciao ragazzi e buona domenica!Questo concetto non è proprio semplice in effetti come dice Salvatore.Dunque rimanere distaccati su una nostra idea,intrisa di noi stessi,magari minata da altre idee e indifesa,suscita in noi un senso di protezione nei suoi confronti talmente morboso da farci perdere le staffe!Permettetemi il gioco di parole ma è l’idea di aver partorito un’idea riguardo qualcosa che nasconde la difficoltà!Penso perché l’idea “mia creatura” sfugge nel contesto,non pensiamo sia la causa!Spero di avervi fatto comprendere il mio spunto su questa lezione!BELLA la foto…ci sono stato si tratta di….non ve lo dico sennò chiudete i concorsi!:-D
antonio says
Ecco x tutti una bella risposta composta da Blasco
Cambia-Menti Vasco Rossi
Cambiare macchina è molto facile
Cambiare donna un po’ più difficile
Cambiare vita è quasi impossibile
Cambiare tutte le abitudini
Eliminare le meno utili
E cambiare direzione
Cambiare marca di sigarette
O cercare perfino di smettere
Non è poi così difficile
È tenere a freno le “passioni”
Non “farci prendere” dalle emozioni
E “non indurci in tentazioni”
Cambiare strada è molto facile
Cambiare idea già un po’ più difficile
Cambiare fede è quasi impossibile
Cambiare tutte le ragioni
Che ci hanno fatto fare gli errori
Non sarebbe neanche naturale
Cambiare opinione nonè difficile
Cambiare partito è ancora più facile
Cambiare il mondo è quasi impossibile
Si può cambiare solo se stessi
Sembra poco ma se ci riuscissi
Faresti la rivoluzione
Vivere bene o cercare di vivere
Fare il meno male possibile
E non essere il migliore
Non avere paura di perdere
E pensare che sarà difficile
Cavarsela da questa situazione
Arianna says
Ciao Antonio, grazie per questo testo straordinario, dove in particolare metterei in evidenza: Cambiare il mondo è quasi impossibile
Si può cambiare solo se stessi
Sembra poco ma se ci riuscissi
Faresti la rivoluzione. Quanto è vero e quanto, dopo tutto, è l’unica cosa che veramente si possa realizzare, nonostante sia molto difficile!
La mappa non è il territorio ci dice che NON C’E NIENTE DI OGGETTIVO! Tutto è soggettivo, proiezione di se stessi.
Se due persone ti descrivono lo stesso albero lo fanno in due modi diversi: chi nota le foglie secche, chi i rami, chi i particolari del tronco, chi la chioma e lo esprime con parole che ti fanno immaginare un albero DIVERSO da come lo descriveresti tu.
Un abbraccio a tutti!
Ciao a tutti. Cosa riprende questa foto con i rami degli alberi intrecciati? Grazieeeee!
Ciao Arianna!
Si tratta di una foto notturna cittadina invernale, di un ampio selciato a lastre grigio scure quadrate di una grande città ripresa quasi dal livello pavimento. Sui lati c’è la neve ammonticchiata, sullo sfondo ampi palazzi e grattacieli, a destra e a sinistra alti alberi spogli dal fusto chiaro inframmezzati da lampioncini tondi, a sinistra dietro gli alberi una facciata di palazzo, a destra – sempre dietro gli alberi – uno spazio più aperto, dove si intravedono tanti altri alberi chiari e spogli ovviamente più piccini per la prospettiva… Il tono dominante è un bel blu chiaro, elettrico, con inserti quasi lunari (la neve, ma anche gli alberi e la maggior parte delle facciate dei palazzi). La sensazione che colgo io è quella di un paesaggio tecnologico, ma che convive dolcemente con la natura, in un mix quasi fuori del tempo che come scrive Alessandra lascia ampio spazio alle interpretazioni delle nostre mappe soggettive.
Ciao Leo, sì, anche secondo me è un bel mix. Atmosfera forse un po’ inquietante, che però il verde e la neve stemperano.
Credo moltissimo nell’amicizia. Spesso capisco che i miei valori sono troppo alti e spesso non sono rapportati nè alle singole amicizie nè al loro vero valore.
Forse sono un po’ troppo idealista.
No comment. Credo che i vostri commenti abbiano dato ampio riscontro al tema di questa lezione. Non mi rimane che associare ad essi anche il mio.
Ciaone.