Vuoi evitare di tornare dalle tue vacanze con più stress e stanchezza di prima? Allora l’unica soluzione è non portare con te il cellulare! 😯
Pensi sia impossibile?
Eppure uno studio recente, condotto dal Britannico Institute of Leadership and Management (ILM), ha evidenziato come il 40% dei Manager intervistati, abbiano confessato di essere tornati dalle vacanze più stressati di prima.
E stai pur certo che il restante 60% non sono tornati più rilassati…
E non c’è bisogno di essere un Manager, oggi giorno tutti noi – grazie alla rete ma soprattutto agli smarthphone di ultima generazione – siamo Manager che “gestiscono” una doppia, una tripla vita in contemporanea, cosa che ci logora lentamente il sistema nervoso.
Ancora non ti ho convinto?
Pensa a cosa significava “la vacanza” un tempo. Diciamo appena 50 anni fa.
Immagina… L’Esodo di metà estate, tutti al mare, nuove abitudini, sole, relax, cibo fresco delle campagne vicine, amici ritrovati. Almeno per 1 mese l’anno (se non di più, di solito le famiglie si trasferivano per tutto il periodo estivo mentre i Papà facevano i pendolari), si diventava praticamente irreperibili, e si lasciava in città il tran tran quotidiano, la paranoia, il traffico, le preoccupazioni relative al lavoro.
Le persone rispettavano il tuo periodo di vacanza. Eri fuori. Irraggiungibile. E solo in caso di reale emergenza, sapevano dove raggiungerti.
A Settembre si rientrava e si era rigenerati, abbronzati, con le pile cariche pronti a ricominciare un altro anno lavorativo o scolastico.
Oggi è tutto diverso! 🙁
Nelle nostre vite, sempre più virtuali, continuiamo a portarci sempre dietro tutto il nostro carico, anche grazie a quel malefico aggeggio che sta comodo in borsa, in tasca, sul comodino.
Non si spegne mai. Non si stacca mai.
Nessuno rispetta più il fatto che stai cercando di goderti le tue meritate vacanze.
Se il cellulare è acceso vuol dire che vuoi essere contattato.
Ma è davvero così?
Vuoi davvero essere contattato h24 da chiunque?
E allora perché non spegni il cellulare? Perché non lo lasci in albergo, a casa, e smetti di portartelo dietro. Addirittura al collo, nella sua plastichina anti-schizzi… 😯
Anche a livello energetico sottile, siamo sempre pervasi da radiazioni. Prendi una pausa – scusa il gioco di parole – anche a livello cellulare!
La realtà è che siamo tutti vittime di una erronea convinzione.
Siamo abituati all’idea che “qualsiasi cosa succeda“ dobbiamo poter mettere la mano in tasca per tirare fuori il telefonino e fare una telefonata. Ma questa è solo una scusa!
Dì la verità… Quante volte ti è successo negli ultimi, chessò, 5 anni, di doverlo fare? Mai, vero? E se invece sì, ti è successo… Non c’era vicino a te, a portata di voce, di urlo, una persona super accessoriata a cui chiedere di fare una telefonata?
E passi se giri di notte per strade sterrate di campagna e ti si ferma la macchina (ma tanto lì di solito il cellulare non prende, proprio quando servirebbe…), passi se sei in vacanza nella jungla (dove – idem con patate – non c’è connessione cellulare)…
Ma che ci fai a Porto Rotondo con il cellulare in tasca? Non ne hai abbastanza di stimoli intorno a te da doverti portare dietro tutta la tua famiglia, gli amici, i colleghi, i conoscenti, e gli s-conoscenti di Facebook che ti hanno chiesto l’amicizia per una tua battuta arguta?
Roba da matti! 🙁
Sai, la settimana scorsa ho visto una persona con lo smarthphone in piscina… dentro la piscina, con la sua bella custodietta di plastica antiacqua! Lui stava nell’acqua, con la cuffia e tutto, e brigava completamente perso su quell’aggeggio, mentre tutti gli altri intorno ridevano e facevano il bagno.
Non ti sembra anche a te terribilmente ridicolo?
Ho già lanciato l’allarme su quanto gli smartphone e questa rivoluzione dei piccoli schermi stiano limitando gravemente la nostra libertà personale (se ti interessa leggi qui: 15 Insidie di Scomunicazione Cellulare), quindi non ne parlerò oltre in questa sede…
Però ti racconterò una storia.
Una mia cara amica è recentemente venuta a trovarci al nostro EcoVillaggio dove non prende quasi per niente il cellulare (abbiamo solo una parabola alimentata dal pannello solare che ci consente di scaricare le email – rigorosamente dal computer portatile 😉 – per 10 minuti al giorno, niente di più…)
Così ha deciso di non portare lo smartphone. Neanche come zavorra mentale, quella cosa da guardare meccanicamente ogni tanto per vedere se per caso qualche messaggio fosse riuscito a passare…
Beh, ci ha confessato che in 5 giorni senza connessione, ha dormito meglio e le è passato il mal di schiena.
Se come noi credi nella medicina energetica e psicosomatica, sai che ogni sintomo, ogni malattia, è legata a doppio filo ad una parte del nostro corpo. Un messaggio ben preciso da capire e non da sedare con antidolorifici.
L’idealismo, le doverizzazioni che ci auto-imponiamo, un dialogo interno giudicante, il senso di ingiustizia, la voglia di precisione e perfezione, il caricarsi tutto il mondo sulle spalle, il dover essere sempre in contatto, informati e in pieno controllo della situazione…
Tutto questo crea stress e rigidità. E – ad esempio – mal di testa, insonnia o dolori alle articolazioni.
Prova a darci un taglio.
Tornando allo studio britannico dell’ILM, si è visto che l’inefficacia della vacanza è stata causata proprio da una maggiore connettività tipica di questa età moderna. L’aumento dell’uso di Blackberry e iPhone, e l’aggiornamento costante dei Social network, porta la maggior parte delle persone a tenersi in contatto con gli aspetti della loro vita lavorativa, anche quando sono in vacanza.
Ad esempio, l’80% degli intervistati ha dichiarato di aver continuato a rispondere alle e-mail, mentre il 66% ha controllato lo smartphone, come minimo 1 volta al giorno. (Minimo 1 volta. Tu ci credi? Che neanche San Francesco legato mano e piedi oggi ci riuscirebbe con uno smartphone in tasca).
Come ho detto più volte…
Io non ho uno smartphone.
Perché io valgo!
🙂
Viviana Taccione
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