C’è una vecchia diatriba ideologica che mi affascina dai tempi dell’Università.
Un dilemma tanto potente quanto difficilmente risolvibile, dal momento che – come spesso accade – rimanda a termini-ombrello che in ultima istanza non sono altro che generalizzazioni astratte (come si definiscono in PNL).
Mi riferisco alla coppia di valori:
Libertà vs Uguaglianza.
Per la rivoluzione francese i due concetti erano affiancati alla Fraternità, come è noto. Liberté, Egalité, Fraternité, il motto della Repubblica Francese, ha rappresentato per intere generazioni l’ideale utopistico di una società perfetta. Oggi del concetto di fraternità si è persa la razza, mentre la libertà è sempre più un valore – ideologicamente e politicamente – opposto all’uguaglianza.
Non amo parlare di politica, e non inizierò certo adesso. Credo nella libertà, ma la foto che vedi qui accanto mi ha fatto scattare qualcosa, e stavolta ho deciso di “andare un po’ fuori tema”. Fino ad un certo punto.
Perché se essere liberi di consumare risorse ambientali significa scaricare negli oceani tanta immondizia da creare un’isola larga come la distanza tra Roma e Mosca, allora è il caso di rivedere le nostre priorità.
Eh sì, perché nel centro dell’Oceano Pacifico, a causa di particolari correnti marine, si è creato negli ultimi decenni il Pacific Trash Vortex, un’isola galleggiante alta 30 metri fatta perlopiù di rifiuti di plastica che secondo alcuni è più grande dell’Europa!
Rifiuti che si sfilacciano e si disperdono in mare diventando cibo (!?!) per pesci, mammiferi e uccelli acquatici, che si riversano sulle nostre spiagge uccisi da una “dieta” di tappi, accendini, buste e altri rifiuti colorati (che vengono trovati nel loro stomaco).
E nessuno sembra preoccuparsene più di tanto.
Questa non è vera libertà, perché se non rispetto le creature che mi vivono accanto oggi, né gli esseri umani che abiteranno questo pianeta domani, forse sono ancora schiavo del mio limitato egoismo.
Altro che Libertà!
E – se non ricominciamo a rispettare vita in tutte le sue forme – altro che Uguaglianza.
La prima ed immediata forma di azione?
Usare le borse di tela riutilizzabili quando andiamo a fare la spesa.
Usare shoppers di plastica – anche quando questo è ancora permesso dal nostro illuminato governo che continua rimandare la messa al bando delle buste – è un comportamento che oggi definirei “immorale” sapendo quanto questo costi all’ambiente.
E poi ci sono centinaia di scelte consapevoli da prendere…
Ma ne parliamo nel Corso di Nutrizione e Autodifesa Alimentare.
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