Il tuo stato di salute economica dipende sostanzialmente da 2 fattori:
1. Benessere lavorativo, relativo al valore che porti sul mercato e alla ricchezza che crei (il reddito)
2. Benessere finanziario, relativo al patrimonio che possiedi e ai redditi che questo ti frutta (interessi, quote di affitto, royalties, dividendi etc…)
Questi due elementi insieme danno il tuo benessere economico.
E proprio come ogni altra forma di benessere – fisico, mentale, emotivo – anche questo benessere dipende soprattutto da quello che fai e dalle abitudini che hai.
Abbiamo paragonato la povertà alla malattia, ma il paragone è inesatto!
Perché essere poveri dipende – molto più di una patologia – dal tuo stile di vita… Chi nasce per esempio con problemi genetici non sempre può recuperare la sua salute e vivere una vita normale, mentre è dimostrato che anche se nasci poverissimo puoi diventare straricco!
E questa, direi, è una splendida notizia! 😀
Mettiamoci al lavoro…
La prima cosa che faremo insieme è un’auto-valutazione della tua situazione, una sorta di rapido Check up economico.
Innanzitutto, in che fase lavorativa sei?
Se ancora non lavori, mi permetto di darti un consiglio personale: a prescindere dalle tue qualifiche e dalle tue aspettative professionali, trovati qualcosa da fare… qualsiasi cosa di onesto va bene, ma comincia a produrre reddito!
Non solo perché “l’ozio è il padre dei vizi” bla bla bla, ma anche perché – oltre a crearti un piccolo reddito – ti esporrai ad una nuova esperienza e ti renderai conto che lavorando per produrre reddito in qualsiasi settore ti sarà molto più facile trovare lavoro (o una partnership) nel settore che preferisci.
Inoltre, dato che nel mio lavoro mi capita spesso di dover valutare collaboratori, devo confessarti che molti Responsabili di Selezione schizzano letteramente via tutti i sedicenti “disoccupati cronici” perché le persone in gamba in un modo o nell’altro sono sempre occupate… Magari alla ricerca di qualcosa di meglio, ma mai con le mani in mano accampando scuse…
A livello orientativo possiamo individuare 7 fasi dello sviluppo economico di una persona adulta inserita nel mondo del lavoro:
Fase 1.
Avvio problematico: ho un lavoro con cui mi pago gli extra, ma vivo a carico di qualcun altro.
Fase 2.
Direzione poverà: lavoro e vivo decorosamente del mio lavoro anche se negli ultimi anni ho contratto debiti.
Fase 3.
Equilibrio rischioso: lavoro e vivo bene senza fare debiti, ma spendo tutto quello che guadagno.
Fase 4.
Tranquillità minima: lavoro, vivo bene e riesco a mettere da parte qualcosa ogni mese.
Fase 5.
Prosperità media: lavoro, vivo bene e con ciò che sto accumulando non avrò problemi nella vecchiaia.
Fase 6.
Futuro garantito: lavoro, vivo bene e con i miei investimenti mi sono già garantito un futuro di tranquillità economica per me e la mia famiglia (= una rendita certa vitalizia netta di almeno 200.000 € annui).
Fase 7.
Ricchezza effettiva:
posso definirmi senza falsa modestia ricco: anche se smettessi domani di lavorare ho tutti i soldi che mi servono per vivere senza rinunce e per poter lasciare una ricca eredità alla mia famiglia (= una rendita certa vitalizia ed ereditabile netta di almeno 1.000.000 € annui).
Se sei in una Fase da 4 a 7 questa lettura può essere interessante (me lo auguro!), non fosse altro perché magari potrebbe servire a qualcuno che conosci che non ha ancora sviluppato il tuo stesso grado di Intelligenza Finanziaria…
Se invece sei in una fase da 1 a 3, credo che in queste pagine troverai qualcosa di molto semplice che potrebbe però realmente cambiare il tuo futuro. (…)
Estratto dall’Ebook di Leonardo Di Paola “7 Segreti dei Veri Ricchi”, parte integrante del Corso Multimediale “Soldi, Amore e Fantasia“.
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🙂
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