La Sindrome del Dottor Freud è una dilagante malattia dell’Ego.
Prima di parlarne, una breve premessa. I veri Coach sanno bene che il Coaching non si impone. MAI. A nessuno e per nessun motivo.
Il Coaching, quello autentico, l’unico Coaching che può definirsi tale è un intervento professionale, fatto con amore a seguito di una richiesta specifica. A seguito di un problema che il Coachee in cerca di aiuto fa emergere. Ed è il Coachee che stabilisce su cosa lavorare.
Invece ci sono in giro un sacco di persone che Vampirizzano a sproposito l’energia altrui e spacciano per coaching le loro manipolazioni.
C’è purtroppo chi fa coaching non richiesto…
Mi spiego meglio con un esempio.
Ginevra è a una festa di amici, sorseggiando tranquillamente una bevanda pensando ai fatti suoi quando le si avvicina una persona appena conosciuta che inizia a fissarla intensamente con fare da seduttore e le dice “sotto sotto tu hai qualcosa che non va, si vede che non sei felice, sento che sei preoccupata per qualcosa, si percepisce…” etc…
Cosa pensate che succeda?
Chi di noi non ha un pensiero triste, una preoccupazione, un qualcosa dentro da risolvere?
Tutti, ovviamente! 🙁
La tentazione di dare spago al manipolatore o alla manipolatrice è forte ed è anche comprensibile, “hai visto mai che mi aiuta davvero?” pensa Ginevra, “hai visto mai che è stato mandato dalla provvidenza ad aiutarmi?”
Ed è qui che lo Pseudo Dr. Freud improvvisa una supercazzola confusionaria e ipnotica che lascia la povera ragazza triste, amareggiata (si può mai fare coaching in piedi durante una festa?) e fa riemergere idee, pensieri, sensazioni depotenzianti che in quel momento non avevano ragione di esistere.
Il Coaching non richiesto è giudicante e ti fa anche sentire in colpa…
E lo Pseudo Dr. Freud ha magari anche un “fare giudicante” da so-tutto-io e costringe Ginevra a sentirsi in colpa, inadeguata, incompetente, e ad annuire, a dargli ragione (anche se poi magari non è del tutto convinta)…
Si sa, uno dei trucchi migliori dei Venditori è quello di ottenere dal futuro cliente i primi “sì”!
Ginevra si è rovinata la serata. E non ha risolto nulla.
Magari ha acquisito qualche idea bislacca che poco c’entra con quello che le serve in quel momento (qui stiamo alla stregua dell’Oroscopo settimanale, o della Zingara che ti ferma per strada per leggerti la mano a pagamento, usare frasi generiche che vanno sempre bene per tutti è un inossidabile manovra ipnotica…)
Qui il vero Coaching non c’entra davvero nulla!
Ma diciamoci la verità! Chi tra noi esseri non ancora illuminati, guardandoti 2 minuti riesce a capire tutto di te? E anche se fosse, tra il capire – come fanno i Mentalisti con la famosa “lettura a freddo” – e il riuscire ad aiutarti, ce ne passa…
Vogliamo diventare consapevoli una volta per tutte che siamo noi i soli a poterci conoscere in profondità e risolvere i nostri problemi interiori, e che il lavoro di un bravo Coach non è quello di fare il Mago Otelma, ma di fare delle DOMANDE potenti che facciano capire al Coachee chi è davvero e cosa vuole?
Ma non divaghiamo, andiamo avanti con la storia…
Ora, se il manipolatore o la manipolatrice Pseudo Dr. Freud ha solo manie di grandezza e desiderio di riconoscimento narcisistico, magari finisce lì. Ora il suo Ego è alle stelle, perché ha visto riconosciuto il suo potere… E Ginevra invece è alle stalle.
Ma se invece ha anche altre intenzioni… 👿
Prima che l’incontro finisca, la manipolazione continua poderosa e arriva la proposta “io ti posso aiutare…”
Arriva immancabilmente la pressione a risolvere la situazione, magari con delle sedute di coaching (le prime gratis, poi si vedrà!) O anche acquistando una polizza vita, perché no? (Qualche assicuratore avrà frainteso il termine Life Coach, no? 😉 ) Sperando che non ci siano altri secondi fini, ancora meno legittimi, da Satiro o da Sirena… 🙁
Ginevra è confusa, ha annuito tutta la serata, è talmente innocente e in buona fede che non può credere che ci siano persone che non lo siano. E patatrack! Ginevra capitombola succube del Vampiro.
Mettersi nelle mani di una persona del genere può essere davvero pericoloso, non solo perché ti spilla denaro, ma soprattutto perché chi non si comporta eticamente in una situazione, di solito non si comporta eticamente neanche in altre.
Come può aiutarti e mettere il TUO benessere al primo posto chi è interessato innanzitutto a essere riconosciuto e/o a guadagnare sulla tua pelle?
La storia di Ginevra è molto comune…
Il nome è inventato, ma la storia è vera, vissuta da una mia amica a un corso di formazione, quando è stata avvicinata da un altro studente senza arte né parte, ma affetto evidentemente da Sindrome del Dottor Freud…
Una storia che mi ha fatto anche tornare in mente la Parabola dei 3 colini attribuita a Socrate… (Ne parlo nell’Ebook NO GOSSIP, in regalo qui!)
Se non ci piace fare GOSSIP e chiacchiere inutili sugli altri, perché accettare di fare “GOSSIP” su se stessi con il primo venuto?
Il modo migliore per liquidare i vampiri è cambiare argomento, dare risposte senza senso e lasciarli lì appesi andandosene. (O anche dirgli “Ma chi sei il Dr. Freud?” e farsi una risata! 😀 )
Ma è difficile difendersi bene, se non si capisce il meccanismo manipolatorio che c’è dietro e se non si conoscono i “Comandamenti” di un vero Coach.
Per questo sarebbe bene approfondire Coaching e PNL con un corso valido, anche se non vuoi farne la tua professione (ad esempio aderendo all’OPZIONE B per frequentare da casa il Corso on line da Wellness Coach Professionista tenuto dal Super Coach e Counselor Leonardo Di Paola… per il quale posso garantire personalmente! 😉 )
Chi di noi non ha vissuto questa esperienza di Coaching non richiesto almeno una volta?
Ora, il mio intento nello scrivere questo articolo non è farti focalizzare sulla negatività di certi atteggiamenti, ma solo quella di ricordare che dobbiamo capire chi abbiamo davanti.
Il discorso è sempre lo stesso e vale per tutti gli Operatori nella Relazione di Aiuto.
Non solo per i Coach (e ci sono tanti che si attribuiscono questo titolo senza aver neanche mai fatto neanche un corso di formazione serio), ma anche per i Counselor, gli Psicologi, etc…
Qualsiasi cosa tu sappia o tu veda, che tu creda di sapere o che tu creda di vedere, se io non ti richiedo esplicitamente aiuto come professionista, tu devi stare solo che zitto/a!
Un po’ come i consigli non richiesti delle Suocere, che hanno creato infiniti screzi tra nuore-generi e suocere (per par condicio talvolta anche suoceri) di tutto il mondo. Ma quelli almeno sono consigli imposti con amore (e talvolta ci prendono anche, ma negherò di averlo scritto!) 😉
I consigli manipolatori imposti per narcisismo, delirio di onnipotenza o mero amore del profitto… NO GRAZIE!!!
Se invece decido di chiedere aiuto, certo non lo farò rivolgendomi al primo venuto con smanie seduttive che incontro… E solitamente i bravi professionisti hanno fin troppo lavoro per andare a rimorchiare Coachee o Clienti in giro!
Cosa ne pensi?
Pace pace pace, Amore e tanta luce a tutti noi (e a tutti loro)!
🙂
Viviana Taccione
Autrice, Trainer & Downshifter
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Elisabetta says
Ho apprezzato molto il vostro articolo. Purtroppo di certi ambiti di lavoro, che non richiedono Lauree o iscrizioni ad albi, si pensa che siano accessibili a chiunque e che, anche senza un minimo di preparazione, ci si possa improvvisare specialista di una qualche relazione di aiuto. Il Coaching è un metodo che comprende certi iter, certi requisiti, ad esempio l’ascolto attivo, domande aperte improntate a un certo approccio verso l’interlocutore, la sospensione del giudizio, nessuna lezione di vita da elargire, ma tanta attenzione volta a individuare le potenzialità del proprio Cliente e aiutarlo a prendere consapevolezza di se stesso, in modo che pianifichi di propria mano il percorso da fare in vista del raggiungimento degli obiettivi che si è prefissato.
Grazie Elisabetta, lieta che ti sia piaciuto il mio articolo.
Evidentemente siamo sulla stessa lunghezza d’onda…
Un caro saluto!
🙂
Grazie a te, buon lavoro :-).