Non so se ti è mai capitato di guardare Star Trek, la serie creata – o ricevuta telepaticamente? – dal geniale Gene Roddenberry.
(Se non ami le serie sci–fi, pazienta un attimo, che in breve arrivo al punto e ne varrà la pena: talvolta serve una mente fantasiosa per uscire dagli schemi, anticipare il futuro e prevenire una catastrofe…)
Io ho guardato con passione tutte le serie, ma soprattutto la quarta, Star Trek Voyager (VOY), dove il Capitano – nulla togliendo agli altri, tra cui i mitici Jean-Luc Picard (TNG) e Jonathan Archer (ENT) – è una donna, Kathryn Janeway.
Il Capitano Janeway è una ispirante donna di potere, ma non è di questo che ti voglio parlare adesso.
Persi nello spazio siderale del Quadrante Delta, catapultati per errore in un’altra galassia, a 70.000 anni luce dalla Terra, l’eterogeneo equipaggio della nave stellare USS Voyager – nel tentativo continuo di tornare a casa – si scontra con un grande nemico, i BORG.
Ecco, è dei BORG (o meglio della Resistenza ai BORG) che ti voglio parlare oggi. I BORG sono una Collettività Cyborg, cioè semirobotizzata.
Questi esseri non sono robot, ma persone normali, come te e me (e altri “marziani” assortiti!) con impianti cibernetici su tutto il corpo, che si muovono per lo spazio in grandi astronavi a forma di cubo o di sfera.
Fin qui niente di grave.
Se non fosse che i BORG fanno letteralmente razzia delle colonie che incontrano, distruggendo interi pianeti, per rapire altri individui, assimilando forzosamente quelli più progrediti per robotizzarli, renderli degli schiavi DRONI.
L’obiettivo dei BORG è conquistare e integrare le peculiarità degli altri individui, nel tentativo di far evolvere la loro Collettivitàe renderla sempre più perfetta.
Riescono a fare tutto ciò grazie a delle Nanosonde che invadono inesorabilmente tutto il corpo, impiantando innesti neurali e parti meccaniche su arti e organi, tecnologia che guarisce i prigionieri, se feriti, li tiene in vita, sostituendosi via via agli organi principali, e li rende quasi invincibili.
Ma (c’è sempre un “MA”, la Pillola Magica non esiste, ricordi?) non pensare a dei Super Eroi belli e maledetti stile Marvel o DC Comics…
Questi impianti neurali, oltre a rendere i DRONI BORG piuttosto bruttini a vedersi, tolgono loro qualsiasi identità e volontà individuale.
Non c’è silenzio e non ci sono pensieri personali nella mente di un BORG.
Tutti i DRONI sono collegati alla mente dell’Alveare, dove la Regina BORG, l’unica che sembri avere una forma di pensiero indipendente, li comanda.
I DRONI BORG sono a metà tra esseri viventi e macchine, lavorano tutto il giorno al servizio della Collettività, hanno reazioni automatiche e standardizzate, ogni tanto si scaricano e si attaccano alle pareti del cubo per ricaricarsi, come tanti cellulari…
Quando non funzionano più bene e non vale la pena di ripararli, vengono scollegati e… rottamati.
(E da qui probabilmente i fratelli Wachowski, Autori di MATRIX, avranno preso a piene mani!)
La morte di un singolo DRONE è “irrilevante”. Proprio perché essendo ogni DRONE assimilato, ogni suo ricordo immagazzinato e condiviso, non importa che muoia: l’unica cosa che realmente conta è il progresso forzato della Collettività.
La Crescita infinita… Potremmo dire, il PIL, con un salto che farebbe tremar le vene e i polsi anche a Filippo Tommaso Marinetti, ma che forse piacerebbe a Ivan Illich e Maurizio Pallante. Ci torniamo tra un attimo!
I BORG sono dunque un grande nemico, il più potente della Federazione dei Pianeti Uniti…
Perché aumentano sempre di più rinforzandosi grazie alle loro stesse vittime: i prigionieri sono forzati a “cambiare bando” dimenticando completamente se stessi e mettendosi al servizio della Collettività, tecnologie belliche incluse.
E così difendersi dagli attacchi dei BORG sembra impossibile.
E, credimi, nonostante gli effetti speciali un po’ datati della serie, quando arrivava “il cubo BORG”, complice un’oscurità tecnologica e una voce robotizzata, la scena si faceva parecchio inquietante…
“Noi siamo BORG, voi sarete assimilati, ogni resistenza è inutile.”
Bene, spero di aver reso l’idea, almeno in parte.
Facciamo una piccola pausa.
Lasciamo l’Universo di StarTrekVoyager e torniamo al nostro meraviglioso Pianeta Terra.
Anno 2018.
Mi interessa parlare adesso di una inconsapevole moltitudine di esseri comandatia distanza tramite impianti meccanici che portano addosso.
Capisci già dove voglio arrivare?
Aggiungiamo un piccolo parallelismo…
Tramite questi impianti sono collegati h24, ascoltano rumori (musica / video / pensieri / comunicazioni), più raramente ricercano informazioni (parziali e subordinate a logiche mercantili), ricevono ordini (pubblicità subliminali / convinzioni / valori) e agiscono reattivamente condizionati dalla collettività (che diranno gli altri? / devo avere questo! / riceverò un “mi piace”? / inoltro la notizia / mi faccio un selfie?)
Ti suona familiare?
Ma la cosa più grave, è che mentre nel mondo Fantascientifico di Star Trek l’assimilazione è forzata, coatta, obbligata, realizzata con la violenza (nessun essere sano di mente in tutta la galassia, si assoggetterebbe spontaneamente alla dominazione BORG)...
Il nostro è un asservimento volontario.
Qui sul Pianeta Terra, noi esseri umani del 21° secolo sembriamo aver perso completamente il senno, investendo mesi di vita per lavorare e guadagnare soldi al fine di comprare a caro prezzo strumenti cibernetici, portarli sempre con noi, diventarne schiavi.
So già che questo argomento è scomodo, e ti chiedo scusa in anticipo di tutto cuore! Il mio ingrato compito oggi non è piacere a tutti i costi, il mio compito è metterti in guardia.
Ho molto a cuore la libertà personale. Autorità e tirannia mi hanno sempre esasperata, dietro qualsiasi forma si nascondessero. E sento che dietro tutto questo c’è una grande ingiustizia: una castrazione mentale ed emotiva socialmente accettata.
Credo sia arrivato il momento di demolire un Sistema assurdo, spezzare gli automatismi inconsapevoli, agevolare il Risveglio, contribuire a elevare il livello della coscienza umana.
Con la scusa della COMODITA’ (ma quando mai la comodità è stata discepola dell’evoluzione?) abbiamo accettato di vivere la nostra vita mediata da una Collettività pilotata da una serie di Re e Regine per i quali siamo solo numeri, forza lavoro, potere di acquisto.
E anche noi veniamo condizionati, irretiti, ipnotizzati, costretti ad agire per un “bene” superiore – il Dio PIL – illusi di poter diventare belli, ricchi e perfetti come le STAR che popolano gli schermi, e alla fine dopo aver compiuto una serie di devastazioni (più o meno consapevoli), veniamo rottamati quando smettiamo di servire il Sistema.
E la nostra Energia incarnata si disperde per sempre.
Mentre la nostra Identità ed “Eredità Digitale” resta on line sui Social Media congelata in vetrine virtuali e asservita alla Collettività…
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