Sarò antica ma ho sempre un calendario nella mia agenda dedicato ai compleanni dei miei Amici.
Dove scrivo a mano (sì, incredibile a mano, con la matita o la penna come ai tempi dell’età della pietra!!! 😯 ) le date da festeggiare, anniversari, nascite, onomastici.
Ogni volta che aggiungo pagine alla mia agenda, aggiorno anche la sezione degli auguri. Così da non dimenticare queste date importanti.
Ritengo che si sia fortunati nella vita se si riesce a riempire le 2 pagine dedicate a questo calendario (Ah, a proposito… tutti coloro che hanno l’Ebook Zen To Done – Organizzati la Vita! con la VitAgenda Planner sanno di cosa parlo).
Perché gli Amici, quelli veri, quelli con la A maiuscola, sono sempre più rari oggi.
Scalzati a calci in culo dagli amici virtuali…
Gli amici piacioni di Facebook o i vari followers di non si sa più che tipo di Social Network.
Gli Amici veri sono soffocati nella massa degli amici virtuali…
Ti parlo di un piccolo esperimento sociologico che mi sono divertita a fare quest’anno.
Lo scorso anno, nel giorno del mio compleanno, ho ricevuto circa 80 messagi di auguri sul mio profilo Facebook. A parte una dozzina di Amici (che peraltro mi avevano quasi tutti già telefonato o mandato un SMS o fatto gli auguri nella Sezione Compleanni del nostro Weco Club), c’erano un sacco di amici virtuali che aprendo la loro bacheca hanno scoperto che Viviana – quella faccia sorridente vestita di arancione – compiva gli anni e hanno cliccato per scrivere un messaggio impersonale del tipo “auguri, auguroni, augurissimi, buon compleanno...”
Non prendermi per un’ingrata… Ringrazio davvero tutti quanti mi abbiano fatto gli auguri pur conoscendomi poco, o per niente, solo a causa di essere capitata nella loro bacheca… Grazie per esservi preso il disturbo, so che il tempo oggi è sempre troppo poco…
Ad ogni modo, un po’ perché imbarazzata da quella mole di attenzione, un po’ perché poco convinta dalla genuinità di tali auguri, che rassomigliano più a reazioni Pavloniane automatizzate che a sincere dimostrazioni di amicizia (e come potrebbe essere?), ho deciso di togliermi dal teatrino del compleanno virtuale e dunque di cancellare la data del mio compleanno da Facebook.
Basta con il teatrino del compleanno virtuale…
Quest’anno, com’era prevedibile, débacle totale.
Ma non avrei mai immaginato fino a che punto! 😯
A parte su Facebook, dove non annunciandosi più la data del mio compleanno non ho ricevuto auguri (e questo volevo! 😉 ), a parte una email ai nostri lettori legata a una promozione che annunciava l’arrivo del mio compleanno, a cui molti hanno risposto (grazie! grazie! grazie! 😀 ), i miei Amici con la A maiuscola, quelli che frequento di persona, quelli che sempre in passato mi facevano gli auguri, sono spariti.
Affidandosi in toto alla tecnologia, ignari del fatto che avessi tolto la data da Facebook (peraltro conoscendomi dovrebbero sapere la mia insofferenza verso il suddetto Social che frequento pochissimo, e verso tutti i “pulsanti” che ti rendono la vita facile uccidendoti i neuroni e la libera scelta) hanno cannato il mio compleanno – telefonata, messaggio, email personale – cosa che, devo dire, un po’ mi è dispiaciuto. 🙁
In realtà non è stata mica una giornata tanto malaccio… Niente affatto!!! 😉 Ho mangiato in un piacevolissimo ristorantino sulla spiaggia con Leonardo e la sera ho anche festeggiato con due amiche che hanno fatto un lungo viaggio per essere con noi… 😀
Però tutto questo mi ha fatto riflettere… Sull’effimero e su quello che conta. Sulla schiavitù e sulla libertà. Sulla volubilità delle folle, da Gesù Cristo a Barabba.
Come si diceva un tempo?
E’ morto il Re, viva il Re?
E’ morto il compleanno, viva il compleanno (virtuale).
Come è possibile che abbiamo accettato di barattare pochi compleanni di Amici veri con centinaia di auguri stereotipati senza alcun senso indotti ipnoticamente da una macchina?
Come è possibile che affogati dal mare di facce ignote, abbiamo dimenticato quelle poche che conosciamo davvero?
Nell’epoca della quantità a scapito della qualità, nell’epoca delle masse governate da antenne wireless, avere ogni giorno una decina di Amici sconosciuti a cui fare gli auguri di un compleanno virtuale fa dimenticare quei pochi Amici veri che sono i soli a conoscerci davvero e a condividere con noi la vita che conta.
Off line.
Al di là di un pulsante.
Oppure On line, ma in posti moooolto speciali. Piccoli baluardi nascosti nei meandri di Forum e Blog dove ancora la qualità conta.
E le relazioni umane anche. O per lo meno fino a poco tempo fa contavano.
Non sono arrabbiata.
Sono triste.
Non per me.
Ma per il mondo.
Stretto nella morsa della paura e della solitudine. Tanto da dover essere governati da super-computer stile HAL 9000. Tanto da dover virtualizzare la vita. E trovare in rete il sollievo che non arriva dalla vita reale.
Quando perdendo meno tempo a gironzolare sui Social ci si potrebbe dedicare alla Formazione e al proprio Sviluppo Personale, a implementare la propria Intelligenza Emotiva (ad esempio, conosco un sistema ottimo che trovi qui), migliorando i rapporti umani con la nostra Comunità locale e con le persone di cui ci importa davvero…
Ma io ho ancora speranza.
Nonostante tutto.
Come vedi non ho scritto in questo articolo la data del mio compleanno…
Non ha nessuna importanza.
Voglio solo dirti che se tieni davvero a qualcuno…
A quegli Amici veri che conti sulla dita – se hai fortuna – di 2 mani… Quelli con cui hai cantato intorno ad un falò, con cui hai riso sotto ai banchi di scuola sperando che la Prof. non ti interrogasse, quelli con cui hai rincorso un progetto visionario, quelli che ti hanno offerto la tua prima buona occasione, quelli che ti sono accanto quando sei triste e hai bisogno di aiuto, che ti vogliono bene per quello che sei e non per come appari sulla tua bacheca virtuale…
Prendi un foglio e scrivi la data del loro compleanno, e non affidarti alla tecnologia dei Social per queste cose.
Ci stanno rubando il cuore.
Ci stanno rubando l’anima.
Pace & Amore!
🙂
Viviana
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Antonino says
Condivido tutto quanto hai esternato con tanta spontaneità. E purtroppo con tanta spontaneità usi l’avverbio “affatto” nel modo con cui il 99% ne fa abuso. Senza alcuna distinzione di grado culturale (compresi fior di letterati e uomini di nessun sospetto…). Non me ne volere, ma proprio perché ho tanta stima, ti suggerisco di non abusare dell’uso di “affatto”, senza farlo precedere da un bel “NIENTE AFFATTO”, o “NO, AFFATTO”, perché tale avverbio afferma e conferma l’esatto contrario di ciò che si vuole negare. Per cui, per es., se, alla domanda: «Hai fame?» rispondi: «Affatto», stai confermando che hai fame veramente, mentre volevi dire che non ne hai. “Affatto”, da solo, è uguale a dire: CERTAMENTE! Di questo abuso balordo, ti prego, devi affrancarti. Perché ce ne saranno altri che faranno la mia stessa considerazione. E non è giusto che abbia a farti giudicare male da nessuno, o col sorrisetto…
Con la massima devozione e stima.
Un abbraccio
Antonino
VIVIANA TACCIONE says
Grazie Antonino, è proprio vero che non si smette mai di imparare!!! 🙂
In effetti anche io da “fior di letterata” (fior di carciofo, a questo punto), ignoravo che “affatto” significasse certamente, e che “niente affatto” fosse la dicitura corretta! Incredibile quello che mi dici, allora siamo davvero in tanti a prendere questa cantonata! La lingua italiana è così vasta che talvolta qualcosa sfugge sempre. Poi in questi anni sto studiando assiduamente spagnolo, pensa che “Itaniolo” uscirà fuori a breve, già ogni tanto uso termini spagnoli coniugati!!! 😉
Ti sono molto grata della precisazione.
Spero che il mio articolo ti sia piaciuto nonostante la svista (e io che mi aspettavo che mi si rimbrottasse per il linguaggio “colorito”…), un saluto affettuoso!
🙂
Viviana
Antonino says
Carissima Viviana,
sinceramente sono commosso della spontaneità e della fresca sportività con cui hai dimostrato di non evitare quell’argomento che (in fin dei conti), non è poi tanto importante.. Sul fronte delle enormità veramente imperdonabili ci si potrebbe prolungare fino alla nausea. Mi torna in mente in questo momento uno dei tanti modi di dire (di chiedere), pronunciata da una persona che si trova in un luogo apparentemente solitario (una stanza, un salotto, un ingresso…etc.), che suona: «C’è nessuno?» Quante volte avrai sentito questa accorata domanda nella solitudine o nel silenzio di un posto, specie nei film? Si potrebbe obiettare che un signor “nessuno” dovrebbe rispondere, materializzandosi come la persona che si cercava… Quante volte senti dire, invece, correttamente: «C’è qualcuno?» Rarissimamente! Ho sentito strafalcioni usciti dalle bocche di insigni docenti universitari, propri della facoltà lettere, da fare accapponare la pelle. Ma…,
lasciamo stare. Vorrei stendere un opuscolo sulle battute e vocaboli impiegati con molta disinvoltura senza un minimo di riflessione, solo perché sono diventati luoghi comuni e quindi ammessi ad usarli a piacimento senza riflettere. Ma poi mi rendo conto che è meglio prenderla con il dovuto spirito “sportivo” e lasciar perdere.
Ripeto semplicemente che sono ammirato per la tua splendida ammissione che mi conferma di avere incontrato una persona certamente di livello superiore! Mi ha fatto un enorme piacere, veramente commovente, così come a me piace ammettere i miei infiniti errori sui vari comparti della vita di tutti i giorni. Che mondo fantastico ci sarebbe! Figurati con quello che ogni giorno ci ammanniscono politici, manager, uomini ci cultura, scienziati, esperti oratori… Figurati, che stiamo a discutere? Intanto sono super felice di poterti accogliere e sentire come una eccezionale e garbata amica, pur non conoscendoti come mi piacerebbe. E, spero, avrai colto che non c’era affatto (sic) della polemica smargiassa su quella semplice osservazione esposta con la massima discrezione e bonarietà. Io non sono nessuno!
Grazie ancora per la risposta, e, spero gradirai con le mie scuse, anche
le mie più vive cordialità.
Antonino
P.S. Se scrivi e vai semplicemente su Antonino Maio, troverai qualcosa di pubblicato in passato, anche se il sito non è aggiornato da quella casa editrice riguardo altre pubblicazioni avvenute successivamente. Al momento sto impegnandomi a rivedere una raccolta di brani di carattere semi spirituale, da pubblicare in tempi che non riesco ancora a prevedere.
Ok, grazie della segnalazione, andrò a sbirciare allora! 🙂 Nel frattempo rinnovo i ringraziamenti… Sono ancora convinta che on line si possa fare molto, e quando riesco ad avere una risposta come la tua, ricca di valore, che permette al tempo di rallentare e a due persone di scambiarsi un attimo di infinito, sono entusiasta.
In questo mare di gesti, abbreviazioni, scorciatoie, pappe-pronte mordi e fuggi (tornando all’argomento dell’articolo), è un regalo prezioso.
Grazie 2 volte, Antonino e felice giornata! 🙂
Carissima Viviana,
mi confermi di aver io visto bene da una analisi spontanea sul tuo cristallino modo di esprimerti. Eh…, proprio così, non si può nascondere,(proprio in un mondo di approssimazioni a iosa), il sincero pulsare degli interessi, delle tendenze, delle aspirazioni che fanno da traccia fondante di una personalità. Ancora complimenti per la gioia che ho acquisito partendo da una semplicissima osservazione su un lemma.
Riguardo alla sbirciatina, se ti viene di farla, se ne parlerà (se ti va!).
Ancora infinite grazie e sereno prosieguo di vita.
Antonino
Ciao Viviana,
ti seguo da anni ma è la prima volta che sento il bisogno di scriverti e non perchè non ne abbia sentito la necessità altre volte. Trovo quello che scrivi sempre molto interessante e soprattutto un palese invito alla riflessione. Questa volta, forse, il tuo post ha toccato un pò più a fondo le corde della mia anima… 🙂
Grazie per ciò che hai scritto, condivido in pieno quello che hai così intelligentemente espresso. Anch’io considero i compleanni una data importantissima e faccio di tutto per non dimenticarne nessuno, da sempre e senza l’aiuto dei social 😉
E’ una sensazione bellissima lo stupore di chi riceve auguri inaspettati… lo stupore di chi scopre di non essere solo uno dei tanti volti nella vita di un altro…
Che bello Stefania, allora finalmente ci conosciamo meglio! 🙂
Speriamo che adesso che abbiamo “rotto il ghiaccio” tu ti senta più libera in futuro di lasciare la tua opinione sul blog: l’opinione di chi ti legge (e non si ferma a “piaciare” titoli altisonanti e/o figure!!!) è così preziosa… non per gratificare l’autore (sì, dai anche un po’ per quello!!! 😉 ), ma soprattutto per capire quali tipo di argomenti interessano di più, di cosa ci sia più necessità. Insomma, i commenti sono… pura ispirazione! 😀
Ti mando un abbraccio dal cuore e ti auguro pace & amore!
🙂 V.