Ecco la FOTO che abbiamo scelto per illustrare la strada legata alla comprensione del senso della Fine.
L’ultima frontiera prima di un nuovo giro di giostra…
“L’unica certezza che abbiamo in questa dimensione è che prima o poi affronteremo un’ultima grande sfida (…)”
Come leggerai, questo è solo una piccolissima anticipazione…
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paolo says
Ciao a tutti , a volte pima di addormentarmi pensavo alla morte e cosa mi faceva piu paura .
Mi era difficile aver paura della morte , mi spaventava di piu il pensiero che se non fossi nato non ci sarebbe stato assolutamente niente , il nulla ..
Credo che alla morte del corpo rimanga vivo qualcosa di me in un altra forma
Buona domenica 🙂
Massimiliano says
Ciao, perché un ” nuovo inizio” e non la naturale fine di una bella avventura?
Godiamoci ogni istante come se fosse l’ultimo in modo che quando “ci toccherà” non ci sarà posto per alcun rimpianto. Quando dico ogni istante intendo tutto anche quelli negativi perché tutto sia vita!!!
Buona domenica.
Massimo
salvatore capalbo says
Ciao a tutti,io credo che alla nascita abbiamo ancora consapevolezza da dove siamo partiti e che abbiamo un certo tempo e uno spazio per fare delle cose a noi utili.Poi con il passare del tempo perdiamo questa consapevolezza.Per quanto riguarda l’ultima sfida è certo che più conoscenze si possiedono e meglio è;il problema forse (dal mio personale punto di vista) è in quali condizioni:Sereni e Fiduciosi in nuovo Grande Inizio o dolenti e arrabbiati…” Roba mia vientene con me “.Se saremo sereni ,privi di ogni attaccamento e in piena coscienza e conoscenza che il tempo a noi assegnato è scaduto,l’AMORE di chi ci sarà vicino sulla terra ci consegnerà a quell’AMORE ancora più GRANDE da cui tutto nasce e a cui tutto ritorna.Buona sera a tutti.salvatorecz
rossella says
“Se saremo sereni ,privi di ogni attaccamento e in piena coscienza e conoscenza che il tempo a noi assegnato è scaduto,l’AMORE di chi ci sarà vicino sulla terra ci consegnerà a quell’AMORE ancora più GRANDE da cui tutto nasce e a cui tutto ritorna” : bellissimo, Salvatore, Grazie 🙂
Fantastico l’argomento di questa giornata:-)
Ho compreso, circa 15 anni fa, il senso delle parole di non ricordo chi, che dicevano che iniziamo a Vivere solo quando Comprendiamo cosa è la Morte.
Ho fatto i conti con questo aspetto della nostra vita un po’ di anni fa, grazie alle pagine di un libro di Brian Weiss, che mi è capitato tra le mani “per caso”:”Molte vite molti maestri”. Non sapevo che cosa ci avrei trovato, mii aveva attirato la copertina. Venivo da un pessimo rapporto con la morte. Tra l’altro, essendomi trovata presente alla morte di una cugina di 30 anni per infarto, ne ero rimasta scioccata. Ho passato momenti terribili, avendo somatizzato quello che avevo vissuto. Per puro spirito di “sopravvivenza” ad un certo punto il problema lo avevo “accantonato”, ma non risolto. Di fronte alle pagine di Weiss ho “riconosciuto” la verità, e le mie paure si sono sciolte come neve al sole. Non è stato qualcosa che è passato dalla mente, ma che c’era già dentro. E quello è stato solo l’inizio…
Sono d’accordo, la Morte non è altro che un passaggio da uno stato ad un altro, un lasciare qualcosa che non ci serve più, almeno in quel momento (mi riferisco al nostro corpo) per continuare in una forma diversa e in un nuovo angolo di mondo. Certo, non è di poco conto lo stato interiore in cui ci arriviamo, e lavorare sui nostri attaccamenti, Meditare e dedicarci il tempo e le energie utili per andare “oltre” nel nostro cammino non solo aiuta la nostra Essenza a ritrovarsi in “nostra compagnia”, ma anche a far dono a questo nostro mondo delle nostre Vibrazioni più alte.
Un abbraccio a tutti e buona serata:-)
La indovino con una!!Lo faccio ogni giorno questo ponte…ma l’acqua non è così peró
Ahahahaha Gianpietro nun ce provà! 😉 Niente premio questa volta!
(Anzi se l’hai già letto fammi sapere cosa ne pensi di l’INGANNO DEL LATTE :-D)
Era irresistibile l’abbinata di “Morte a Venezia” con la strada “Fine”… vero?
Un caro saluto, grazie delle condivisioni e buona serata a tutti voi! 🙂
Affronto l’argomento pensando che la morte non esiste: “vivremo” tutti in un’altra dimensione! e per il momento mi godo il viaggio della vita, con maggior gratitudine giorno dopo giorno.
Un abbraccio,
Anna
deludente…..
roberto
Ciao Roberto. Posso chiederti cosa ti ha deluso e perché?
Grazie 🙂
Ahahahaha no tranquilla vi ringrazio ancora!!
…nascita, morte, inizio, fine…parole di cui si nutre la mente per circoscrivere tempo e spazio, per costruire gabbie che tolgono libertà ma danno sicurezza(!!!); siamo in viaggio, gli arrivi e le partenze sono stazioni, non ci sono mete finali ma un grande, eterno, inesauribile viaggiare, e allora godiamocelo, qui, ed ora.
(grazie per i molti spunti di riflessione)
Ciao a tutti! E’ veramente sorprendente il fatto che noi esserii umani consideriamo la morte in tante maniere, la maggior parte delle quali non positive. Dico che è sorprendente perchè se c’è un fatto assolutamente certo fin dal momento che nasciamo è che…moriremo. Quindi dovrebbe essere un fatto naturale compreso e accettato come si comprende e accetta, ad esempio che cresciamo ed invecchiamo. Personalmente a me fa molto ma molto paura il come si muore, perchè sono convinta che se ci si rende conto che si sta morendo ci si sprofonda in un abisso di paura. Magari è solo questione di un attimo ma basta e avanza. Una cosa che mi aiuta a venire a patti con l’idea della morte è leggere delle esperienze di premorte, di tutto quanto alcune persone hanno provato e del fatto che poi sono tornate indietro e hanno potuto raccontarlo, soprattutto quando parlano dell’Amore infinito e senza giudizio con cui sono venuti in contatto. E comunque no la morte non è una fine, è una trasformazione, un passaggio, ma non certo una fine.
Ogni fine determina un nuovo inizio
Si può guardare al contrario ma certo si vedrà tutto da un altra prospettiva
Se si insiste a vedere dal contrario la prospettiva precedente si crea dolore delirio e sofferenza.
Non è facile ma qnd qlcs finisce finisce
Bella immagine cmq
La morte come fine di qualcosa, di una vita, non mi atterrisce più come una volta, e questo proprio in conseguenza del fatto (mi ricollego al tema di ieri) che la mia fede cristiana, intesa come profonda certezza della verità rivelata, mi insegna che essa è la porta intermedia tra due esistenze, l’una effimera, l’altra eterna. Mi sembra naturale che l’anelo all’eternità mi faccia superare, anzi quasi desiderare che tale passaggio si realizzi presto, senza con ciò rinunziare a vivere intensamente questa previa esistenza terrena, aderente all’ideale cristiano dell’amore e della gioia.
Ciao!
L’idea della Morte mi accompagna fin da bambina. Non ne ho mai avuto paura. Mi spaventava, e un po’ mi spaventa ancora, l’idea di perdere le persone che amo. Riguardo alla mia, non provo che una sensazione vaga di rinascita. Il dolore, non la morte, mi spaventa assai.
Quattro anni fa, ho rischiato di perdere la vita e questo avvenimento mi ha segnata profondamente, ma dall’esterno sembravo serena e molto determinata, insomma una vera cuor di leone 🙂
Grazie di aver affrontato questo argomento così delicato!
Emma
Ciao Emma, grazie a te per questa condivisione così personale… E’ normale cercare di evitare il dolore, dal momento che rientra nella programmazione biologica delle nostre cellule, ma se impariamo ad accoglierlo quando arriva senza cercarlo – ovviamente! – il Dolore può essere un grande Maestro e un importante amico, qualcuno con cui mantenere sempre aperto un dialogo, perché quando appare lo fa per un buon motivo. Anche perché la paura del dolore e la resistenza che ne consegue spesso aumentano inutilmente il dolore stesso…
Alla prossima! 🙂
Parole sagge come sempre!
È proprio vero, il dolore è un ‘opportunità, un cambiamento a volte brusco e inaspettato del punto di vista.
“Il dolore è una cosa che tutti conosciamo, ma per capirlo occorre essere speciali” diceva il buon C. Walken nel film The Addiction di A. Ferrara. Come dargli torto?
Bisogna anche allenarsi 🙂
Emma