Dato che il giardino del vicino ha deciso di “traslocare” violentemente nel nostro garage insieme al suo muro, è qualche giorno che stiamo cercando di rimediare al fattaccio… 🙁
Oggi ho fatto riemergere dal fango un oggetto sospetto che era uno scatolone con la collezione di pentole di rame della mia mamma…
Quel rame martellato a mano, quel tocco di medioevo che sa di tradizioni scomparse da anni, di cibo com’era preparato un tempo, fresco, vivo, a km zero, di famiglie che si ritrovavano intorno al focolare…
Tutto in garage, in attesa di poter troneggiare sul muro della “Locanda di Autodifesa Alimentare®” a Wangeland.
Che fare?
Grazie a Google ho scoperto in due click che il rame si pulisce mescolando aceto e sale grosso. In effetti è facilissimo e i risultati sono immediati…
Un po’ faticoso perché si deve strofinare un po’ (e a metà lavoro le mie spalle mi hanno mandato a quel paese tanto che per il resto “ci penserò domani, dopotutto domani è un altro giorno!” [ma forse anche dopo domani] 😀 ) però dà una grande soddisfazione, ed è un sistema semplice, naturale e soprattutto ecologico.
Rabbrividisco a vedere tutti quei detersivi spaventosi al supermercato! Veleni inutili ed inquinanti (per non parlare dei contenitori), quando con aceto, alcool, sale, bicarbonato o cenere si pulisce facilmente tutta casa.
Vabbè… non andiamo fuori tema.
Questo articolo per condividere – oltre al fatto che le pentole di rame antico sono splendide – che è davvero una sciocchezza conservare le cose in garage per anni.
E vederle rovinarsi, portandone il peso in un angolo della mente, e alla fine doverle buttare senza neanche essersele godute o averle fatte godere a qualcuno (sì, perché le pentole si sono “salvate” ma altre cose meno...) 😕
E anche se lo dico spesso, lo metto in pratica spesso… ogni tanto ci ricasco! 😮
I garage, le cantine, non dovrebbero esistere.
Da una parte gli accumuli della Verghiana robbbba fanno stagnare l’energia, a livello di Feng Shui sono perniciosissimi.
E non generano pensieri di Abbondanza… 🙁
Dall’altra è vero che, nell’era della decrescita, un po’ di brico e riciclo necessita qualche conservazione…
Ma una cosa è avere una cassa con i vasetti di vetro, dei ritagli di stoffa o dei pezzi di legno da utilizzare, una cosa è prendere al mercatino una vecchia cassettiera per trasformarla dipingendola magari di bianco…
Un’altra è tenere da parte per anni dei mobili ad ammuffire nell’attesa che venga la voglia di ristrutturarli e la necessità di usarli per chissà quale circostanza (mentalità di povertà, non di riciclo creativo… quando poi alla fine si finisce sempre da IKEA o simili a comprare un mobiletto con meno ricordi “appiccicati” addosso)…
O anche conservare in cantina una collezione perché non si ha il coraggio di buttarla/regalarla (troppi ricordi) o la forza di usarla (troppi ricordi bis)… 😕
Succede anche a voi?
Morale della fiaba, da un casino inaspettato (e sono grata che qui è successo solo questo e anzi mando un abbraccio luminoso a tutti coloro che stanno soffrendo sul serio per le ultime proteste climatiche di Madre Terra), un’occasione per sistemare le cose!!!
Il garage è quasi vuoto ormai (e credo che a questo punto resterà così anche quando avremo ricostruito il muro… magari lo trasformo in un bello studio da bricolagista! 😛 )
Alla fine della titanica impresa appenderò le pentole di rame in cucina ADESSO: perché la vita è adesso.
E adesso me le godo io. E quando nascerà la Locanda di Autodifesa Alimentare ce le godremo tutti insieme!
Raccontatemi dei vostri scatoloni!
Un bacio,
V.
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sandra says
In bocca al lupo pe ril garage e dil muro e per quanto riguarda il succo del discorso: hai pienamente ragione!
Noi il garage lo usiamo come prolungamento della casa che è piccina-piccio : dobbiamo ancora finire i lavori ma quando saranno finiti sono previsti angolo palestra e angolo-cantina dove riporre i miei vasetti di marmelatta e conserve varie con l’indimenticabile e NECESSARIO angolo-bricolage. Ale è deciso a mettersi d’impegno ad autocostruirsi la sua bici in bambù visto che domenica gli hanno rubato la sua. Quella almeno sara moooolto riconoscibile 😉 quindi, alla fine ed in ogni caso, c’è sempre un lato positivo delle cose che si nasconde da qualche parte…bisogna solo riuscire a guardare nella giusta direzione 🙂 !
Un abbraccione a te e a Leo 🙂
VIVIANA TACCIONE says
Grazie Sandrine,
prima o poi la verrò a vedere la tua casina piccina picciò e ci scambieremo consigli sul brico-angolo! 😀
luisa says
Bellissimo il paiolo, chissà che non ci si possa pure cucinare dentro!
Il rame è un conduttore eccezionale e marmellate e salsa di pomodoro vengono fantastici!
Sui detersivi bio-eco (non si è mai fuori tema quando si trattano certi argomenti) vorrei suggerire un paio di indirizzi che danno informazioni/consigli fantastici: cercate ‘la regina del sapone’ e ‘detersivi bioallegri’ io sto lentamente convertendomi all’autoproduzione. Minore spesa e tanta soddisfazione oltre a tutto il resto ovviamente!
Alessandra says
Ciao io non ho nemmeno un magazzino quindi ho imparato dal feng shui a dare via due cose quando ne compro una, quest’anno ho esagerato con il cambio dell’armadio, ho regalato quasi tutti i miei abiti e sono rimasta senza io 🙂 Per quanto riguarda i lavaggi in lavatrice ho comprato la magic ball che si carica col sole per usare meno detersivo. Speriamo che il sole torni da tutti voi. Un abbraccio. Ale
Marisenda says
Il paiolo di rame, che uso per cuocere la polenta, lo pulisco con mezzo limone (anche spremuto) e sale fino.
Praticamente diventa una sorta di spugnetta con cui passare e ripassare sul paiolo senza rovinarsi le dita..
Provate!
Per quanto riguarda i miei scatoloni… sono recidiva. Ogni tanto ci provo a disfarmene, ma non ci riesco proprio!
E ne ho veramente tanti.
Sigh!
giuliana says
anche a me un nubifragio (5 luglio 2009 Chiassa Superiore Arezzo) ha distrutto il piano terra cantinetta garage e varie dove erano riposti i miei ricordi, ma anche tante cose che non avevo il coraggio di gettare, ha praticamente fatto pulizia di tutto il bello ed il brutto del mio passato, sepolto tutto sotto circa 2 metri di fango. Le autorità cittadine non hanno fatto nulla x aiutarci e le fognature sono ancora tutte ostruite e quando piove siamo tutti in allarme. Sono vicina alle persone che in questi giorni hanno subito la stessa sorte e a loro dico che la vita continua e anche se i primi giorni sembra impossibile, riusciranno a venirne fuori. Un abbraccio Giuliana
VIVIANA TACCIONE says
Carissime Alessandra e Marisenda, grazie della condivisione e per i consigli! Ale sei una vera decrescitosa, complimenti, Marisa è ottima l’idea del limone, proverò!!! 😀
Giuliana che dirti? Mi dispiace per quello che ti è successo, vi sarete presi un bello spavento! Ti ringrazio per quanto hai scritto… Hai ragione possiamo e dobbiamo aiutarci da soli, in fondo la vera felicità non può dipendere dagli altri. Presto tornerà il sole e con lo spazio nuovo tanta nuova vita! Ti abbraccio forte!!! 🙂