Libertà significa anche essere liberi dagli oggetti.
“Certo – mi dirai – sono d’accordo!” Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare e nonostante tante belle intenzioni “mentali”, nella pratica siamo tutti sommersi di cose da ordinare, spolverare, lavare, piegare, impilare, inscatolare, custodire, proteggere… Cose che molto spesso neanche ci rendono felici e anzi, aggiungono mille “ma” e mille “se” alle nostre già complicate vite.
Abbiamo parlato a lungo di Decluttering in questo blog, e quindi non ricomincerò dall’ABC (che trovi qui Decluttering: 9 consigli per far respirare la tua casa). Se hai piacere di leggere le mie riflessioni in merito, qui (Marie Kondo: il magico potere del riordino) e qui (Caccia lo spettro dall’Armadio e scopri chi sei 1 e Caccia lo spettro dall’Armadio e scopri chi sei 2) ci sono degli articoli dedicati alle connessioni tra Decluttering e chiarezza mentale.
Oggi vorrei solo aggiungere un’intuizione che ho avuto qualche giorno fa, a seguito di un altra sessione di Space Clearing e Decluttering, di ritorno dalle Canarie.
Davvero una piccola idea, però talmente semplice da passare totalmente inosservata nella mia mente iperattiva. Tant’è… Magari può esserti d’aiuto! 😉
Dietro al concetto di Decluttering c’è un grande misunderstanding.
Ti guardi in giro e gli occhi ti cadono su oggetti che ti sono abituali, cui sei affezionato, che vedi tutti i giorni, che usi tutti i giorni. E magari non vuoi disfartene. Perché la realtà è che – salvo rare eccezioni – non è quello che è in vista che va buttato! :shock
Gli oggetti stanno fuori da armadi-cassetti-mobili… Perché questi armadi-cassetti-mobili sono zeppi di cose che non usi quasi mai. 😯
Di conseguenza le cose di tutti i giorni stanno fuori posto, in giro per casa.
Perché piuttosto che iniziare a fare spazio per mettere un soprabito dove andrebbe nell’armadio, tra miliardi di stampelle che premono le une sulle altre, lo lascio più volentieri appeso all’attaccapanni, anche se sta finendo la stagione invernale. Perché prima di aprire faticosamente un cassetto che “struscia” e pare esplodere pieno di oggetti e flaconi per la cura della persona, sono tentata di lasciare il phon fuori posto…
Capito che intendo? Adesso questi sono esempi a caso, magari non calzanti con la tua realtà quotidiana… Ma quanti contenitori di “supporto” aggiuntivi abbiamo creato nel tempo per oggetti che dovrebbero stare comodamente sistemati negli armadi e nei cassetti?
Ti dirò un segreto: se questo è l’andazzo…
Più contenitori avrai, più ne riempirai. 😕
Quante volte apri uno sportello per prendere qualcosa, piuttosto che trovartelo “comodamente” (si fa per dire, in disordine e pieno di polvere) sistemato in bella vista? Diciamo che i nostri oggetti più cari si trovano in un perenne limbo del disordine, non avendo la possibilità di essere sistemati altrove.
Ma come mai accade questo? Le cause di disordine possono essere diverse.
1. Una finta velocità…
Il motivo più diffuso è la comodità di un gesto apparentemente più veloce. Dico apparentemente perché se le cose non stanno al loro posto, in ordine, negli armadi, basta poco per non riuscire a trovare più nulla… Se si è in due o più in casa, ni te lo cuento… Però è anche vero che se nell’armadio c’è troppa roba, diventa difficile riporvi altri oggetti dentro, e soprattutto, trovarli rapidamente quando ci occorrono di nuovo.
Quindi: armadi pieni = oggetti fuori posto
2. Armadi effettivamente scomodi
Un altro motivo può essere che gli armadi sono effettivamente scomodi da raggiungere. Magari montati troppo in alto (è il caso dei pensili della mia cucina, montati talmente in alto che il secondo ripiano non è raggiungibile senza sgabello! 🙁 ), magari si aprono difficoltosamente, necessitano due mani per essere aperti a causa di una chiave, o cigolano, o vanno chiusi con un “colpo ben assestato di spalla” altrimenti si riaprono… O magari hanno davanti altri oggetti che andrebbero prima spostati per raggiungere l’armadio (alla fine la morale è sempre quella… ci sono troppi oggetti)…
Quindi: armadi scomodi = oggetti fuori posto
3: Armadi pieni di fantasmi…
Talvolta gli oggetti sono zeppi di ricordi, non sempre piacevoli. Non ce ne rendiamo neanche conto se non siamo più che consapevoli e presenti a noi stessi… Ma ogni oggetto è legato a una situazione emozionale, magari collegata ad altro e poi ad altro, agrappolo… Un ricordo fugace che in una catena istantanea, accende degli angoli buio della nostra mente e porta alla luce reminiscenze che preferiremmo non rivangare. Se faccio fatica a disfarmi delle cose vecchie, senza la forza per riciclare, donarle, barattarle e infondere loro nuova linfa in una sorta di riciclo emozionale (leggi qui), queste ristagneranno dei tuoi armadi e contamineranno il resto con la loro energia congesta. Quindi l’armadio sarà il regno infero di questi oggetti e non ci sarà posto per le cose che usi tutti i giorni, o quasi, che ovviamente preferirai tenere fuori.
Quindi: armadi con ricordi poco piacevoli = oggetti fuori posto
4. La Variante X: il Partner distratto…
Dulcis in fundo, c’è la variante X, solitamente un Partner poco attento che invece di riporre le cose al suo posto le appoggia a caso ad una distanza variabile (da 20 centimentri a due metri) senza un particolare motivo apparente. 😉 I Partner – e con questo generico termine politically correct intendo soprattutto il 75% dei mariti (chiedo scusa al 25% prima che si indigni! :-D) – non sono sempre inclini all’ordine: non che vengano assaltati dai fantasmi emozionali, semplicemente non si accorgono di quello che c’è intorno e non trovano mai nulla. A Roma si dice, quando qualcuno non trova qualcosa che ha davanti al naso, “se era un cane te mozzicava!“… Qui poco si può fare (a meno che tu non voglia declutterare anche in questo ambito… 😉), d’altra parte i Partner hanno tante altre virtù ed è quindi inutile rovinare la pace familiare litigando per quelle che sono tutto sommato delle inezie. L’unica cosa che si può fare è cercare di rendergli la vita più semplice possibile e ripetere più volte – fino allo sfinimento e con dolcezza – dove vanno le cose finché in una sorta di riflesso Panloviano impareranno anche loro a metterle a posto (e poi – preparati – non le troveranno comunque, perché le cercheranno fuori posto, non riuscendo a credere di averle messe inconsciamente in ordine! 😀 )
Quindi: Partner = oggetti fuori posto
Su questo voglio essere moooolto chiara:
Abbiamo tutto lo spazio che ci serve se impariamo a svuotare gli armadi, i cassetti, i comodini, i mobiletti, le dispense dalle cose inutili...
E ti dirò di più. Abbiamo tutto lo spazio che ci serve anche (soprattutto) se eliminiamo qualche contenitore, scatola, ripiano, dove di solito accogliamo solo gli oggetti fuori posto. Perché è più che altro una questione di mentalità: meno ciaffi hai in giro per casa, meno sarai tentata di mettere le cose fuori posto.
Ecco perché non dobbiamo focalizzarci sulle cose in giro per casa e dobbiamo invece fare spazio nei luoghi deputati a tenere gli oggetti, togliendo di mezzo tutto quello che non usiamo, non ci serve, non prevediamo di usare. E attenzione: non facciamo fuori solo il minimo indispensabile… Anche negli armadi ci deve essere aria, luce, ordine, colore. Facciamo le cose bene, in modo che possano resistere almeno per un anno consecutivo, fino al prossimo raptus di riordino. 🙂
Ricapitolando…
Lo scopo ultimo del Decluttering è quello di mettere tutto quello che hai in giro per casa (quindi sui ripiani, mensole, contenitori aggiuntivi di fortuna) all’interno degli armadi. Per fare questo devi prima dimezzare quello che hai negli armadi disfandoti di tutto quello che non ti rende estremamente felice e che non sia collegato ad una sensazione di benessere e abbondanza) dislocandolo con gioia nelle scatole.
Una piccola doverosa precisazione su questo. Talvolta pensiamo di usare in futuro un oggetto che oggi non usiamo volentieri… Immaginiamoci tra qualche anno, nel nostro futuro: c’è davvero un motivo per cui dovremmo usare quel tipo di oggetto? Se non è un motivo collegato all’allegria, alla creatività, all’amore, ma solo alla ristrettezza (come i chili di maglioni in più che ci rendono dei fagotti informi, e che si lasciano nell’armadio chissà in vista di quale glaciazione) disfatene, vendilo, scambialo, regalalo! 😉
Un altro segreto per fare Decluttering è avere tante scatole da riempire.
Scatole possibilmente riciclate, che potrai a scelta, utilizzare così…
- scatola per lo Swap Party (o comunque oggetti che già sai possano servire ad amici e parenti),
- scatola “Prendi ciò che vuoi” (da tenere per un mesetto vicino alla porta di casa, se ricevi spesso amici e parenti, oppure portare in qualche spazio condiviso associativo, con oggetti davvero in buono stato e utili )
- scatola per donazioni (parrocchia, bibiblioteca, contenitori per abiti…),
- scatola per mercatini 2a mano, di beneficenza, baratto/scambio (se hai voglia di passare una giornata un po’ diversa),
- scatola per bricolage e riciclo creativo (senza esagerare! Altrimenti ti riempi di cose “in caso che…“),
- scatola per il “Caffè delle Riparazioni” (vedi se c’è nella tua zona un posto dove poter riparare oggetti ancora utili senza che debbano finire ancora in discarica),
- eventuale scatola per i ripensamenti (se proprio ci sono cose che non sai se buttare per – dopo 1 anno di soppalco – buttarle davvero)
- contenitori per la raccolta differenziata…
- E solo come ultima risorsa – secchio dell’immondizia e/o Isola Ecologica (informati presso il Comune cosa fare per i rifiuti speciali, elettronici, pile, etc…).
E ovviamente riempite le scatole si devono far uscire da casa alla velocità della luce, senza rimpianti. Organizzare subito lo Swap Party, telefonare subito all’amica che avrebbe piacere a ricevere quell’oggetto, capire come riparare quello che vuoi conservare o quando fare quel lavoretto di bricolage…
Il Decluttering ti permette di ritrovare cose che avevi dimenticato di avere, metterle finalmente in un posto accessibile (sempre in un armadio, però! 😉 ), dare loro attenzione e finalmente usarle senza necessità di comprarne altre nuove.
Quindi il Decluttering aiuta anche a risparmiare nuove risorse ambientali, tempo e denaro…
Ma qui stiamo andando fuori tema. Di Abbondanza Etica ne parliamo a Diversamente Ricchi Live, un’esperienza trasformazionale dal vivo in cui analizziamo i tanti aspetti di una ricchezza finalmente diversa. Resta in contatto!
Pace & Amore
🙂
Viviana
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