In Svezia una ragazzina di 15 anni, Greta Thunberg, inizia una serie di scioperi per salvare il Pianeta.
A partire da Agosto 2018, tutti i venerdì – invece di andare a scuola – prende un cartello con su scritto Skolstrejk för klimatet, cioè sciopero dalla scuola per il clima, e si pianta davanti al Parlamento Svedese. “Sciopererò ogni venerdì finché la Svezia non sarà in linea con l’accordo di Parigi e spero che i ragazzi di tutto il mondo facciano lo stesso“…
Grazie all’hashtag #Fridayforfuture la sua piccola battaglia si diffonde sui Social Media.
Mica male l’idea di un Climate Strike, finalmente un motivo valido per fare “sega a scuola“, come si direbbe da noi. Non per andare a fare shopping per il Black Friday, ma per portare l’attenzione su un problema serio.
La distruzione della Terra.
La distruzione del futuro per i ragazzi di oggi, gli adulti di domani.
Senza nessuna voglia di apparire, senza atteggiarsi da gran diva, senza fare selfie provocanti (cosa che fa impazzire le aspiranti veline che si offrono sui Social con risultati di gran lunga inferiori), struccata e con le trecce, questa ragazzina si fa notare…
Tanto che viene chiamata a parlare alla Conferenza COP24 sul clima che si è tenuta in Polonia a Katovice dal 3 al 14 Dicembre 2018.
Il suo discorso ha fatto arrossire molte persone.
(…) Voi parlate solo di una crescita senza fine in riferimento alla green economy, perché avete paura di diventare impopolari. Parlate solo di andare avanti con le stesse idee sbagliate che ci hanno messo in questo casino. (…) Ma non mi importa risultare impopolare, mi importa della giustizia climatica e di un pianeta vivibile.
La civiltà viene sacrificata per dare la possibilità a una piccola cerchia di persone di continuare a fare profitti. La nostra biosfera viene sacrificata per far sì che le persone ricche in Paesi come il mio possano vivere nel lusso. Molti soffrono per garantire a pochi di vivere nel lusso.
Nel 2078 festeggerò il mio settantacinquesimo compleanno. Se avrò dei bambini probabilmente un giorno mi faranno domande su di voi. Forse mi chiederanno come mai non avete fatto niente quando era ancora il tempo di agire. Voi dite di amare i vostri figli sopra ogni cosa, ma state rubando loro il futuro davanti agli occhi. Finché non vi fermerete a focalizzare cosa deve essere fatto anziché su cosa sia politicamente meglio fare, non c’è alcuna speranza. Non possiamo risolvere una crisi senza trattarla come tale.
Noi dobbiamo lasciare i combustibili fossili sotto terra e dobbiamo focalizzarci sull’uguaglianza e se le soluzioni sono impossibili da trovare in questo sistema significa che dobbiamo cambiarlo. (…)”
Il suo video ha fatto il giro del mondo.
Ma non si stava vedendo uno di quei programmi demenziali di Talent show dove una giuria di pseudo-vip fa smorfiette alle telecamere di fronte all’esibizione dell’insospettabile vecchietta che balla il rock-and-roll o della voce da soprano che esce fuori a sorpresa da un minuscolo bambinetto…
O forse sì? Anche se fosse, non importa.
Andiamo avanti…
Negli ultimi mesi l’attivista svedese Greta Thunberg ha indetto uno sciopero generale degli Studenti per il Clima che ha avuto luogo lo scorso Venerdì 15 Marzo…
L’adesione è stata mondiale, oltre 100 paesi con 1700 città: in Italia ci sono stati 109 piazze (ben 1.000.000 di studenti), 76 in Francia; 141 in Germania, 81 nel Regno Unito.
E anche la Famiglia I FEEL GOOD ha diffuso il suo appello. Alcuni di noi sono intervenuti con figli, nipoti, tavoli informativi… (Grazie alle Wekiane Stefania, Lidia e Daniela per reportage in diretta e notizie!)
Decisamente un modo diverso ed istruttivo per passare una giornata. (Meglio che andare allo ZOO, a Mirabilandia o a una partita allo stadio…)
E non finisce qui, un’Ansa del 14 Marzo ha diffuso la notizia che Greta Thunberg sia stata proposta per il Premio Nobel per la Pace per il suo impegno per l’ambiente.
Fin qui i fatti.
La cosa che non capisco è perché tutti parlano tanto di questa questione cercando di manipolare la faccenda per i propri fini…
Da una parte c’è la faciloneria del gossip unito a una buona dose di complottismo…
Greta sarà stata aiutata?
Com’è possibile che una bambina arrivi al COP24?
Sarà vero che è affetta da Sindrome di Asperger o sarà una mossa pubblicitaria? (!)
Chi c’è dietro, davanti, di lato, sotto e sopra? Bla bla bla…
Dall’altra c’è una fazione disfattista, tra cui i negazionisti del cambiamento climatico, che si attacca a basi scientifiche sviando il vero senso del messaggio di Greta che in realtà parla di uguaglianza…
I cambiamenti climatici sono evitabili e dipendono davvero dall’uomo?
Dato che ci sono sempre stati glaciazioni e sconvolgimenti, possiamo fare qualcosa?
Ha senso agire quando siamo tutti condannati?
Stanno montando questa faccenda per rifilarci qualcosa di brutto?
Probabilmente mi sfugge qualcos’altro, però mas o menos queste sono le chiacchiere di questi giorni…
Come sempre, quando accade qualcosa di grande, gli stolti guardano il dito e non la luna.
A voler essere buoni.
Perché la tentazione di pensare che la maggior parte faccia di tutto per sviare dall’argomento cercando di aggrapparsi puntigliosamente ai dettagli di contorno, è grande.
Insomma si fa ammuina e si cerca di disinnescare la bomba del cambiamento.
E tutti appesi al Pendolo, fan e contro-fan, sentendosi arguti e intelligentoni mentre dicono la loro, non fanno altro che reggere inconsapevolmente il gioco.
Ma quando lo vogliamo capire?
Non importa il messaggero, importa il messaggio.
Personalmente trovo simpatica Greta e il suo modo di comunicare in modo così semplice e diretto. L’ho vista anche a una conferenza del TED e mi è sembrata convincente, lei…
Pseudo-Grete stanno impazzando sul web. Ragazzi che si agghindano per dare il loro messaggio on line oggi, allo stesso modo in cui ieri si preparavano a fare un video un-boxing pseudo-sponsorizzato per un nuovo asciugacapelli, la scimmiottano senza sapere quello che dicono e senza aver mai fatto niente di fatto per aiutare l’ambiente.
Meglio di niente, certo… Ora l’Ecologia sta iniziando a diventare un argomento trendy.
Per fortuna.
Ma non è chi sia davvero Greta che conta oggi.
Anche se fosse la nipotina segreta di Trump (scusami Greta!!!) non me ne fregherebbe niente… 😉
Lei sta diventando solo un altro “Pendolo” per dirlo alla Zeland.
Conta che – tranne qualche caso virtuoso, e non per niente la Svezia sta nella top ten delle nazioni virtuose – i “grandi” stanno ancora ciurlando nel manico e continuano a non fare niente per evitare la distruzione del Pianeta. E non stanno insegnando ai “piccoli” niente di buono in proposito, se non disattenzione e menefreghismo.
E a questo si risponde non solo con gli scioperi del clima, ma con una serie di azioni da fare per ridurre l’impronta ecologica.
E non basta puntare il dito sui governanti.
Non basta dire agli altri “è colpa vostra”, perché siamo tutti responsabili, e certamente di più noi dei paesi cosiddetti “civilizzati” per come stiamo accaparrandoci l’energia del Pianeta dandogli in cambio rifiuti tossici.
Insomma, cari studenti seguaci di Greta Thunberg, oltre a saltare la scuola il venerdì, si deve avere un atteggiamento congruente.
Si deve smettere di dissipare risorse, di chiedere a papino l’ultimo i-phone, di mangiare hamburger al Mc Donalds, di rincorrere status symbol frutto di sfruttamento e inquinamento, di prendere aerei come se fossero autobus.
Non per niente Greta evita di comprare oggetti nuovi, si sposta per Stoccolma in bicicletta, e preferisce viaggiare in treno. E – cosa più importante – Greta Thunberg ha adottato un’alimentazione Vegana. Questa è una notizia su cui molti sorvolano, ma non si può essere ambientalisti mangiando ancora carne e latticini, dato che l’allevamento è la 2a causa di inquinamento dopo il riscaldamento, e prima ancora dell’industria!
Prima ancora di puntare il dito “contro l’industria” (salvo poi comprare le cineserie che offre il mercato), tutti possiamo agire oggi, decidendo cosa mangiare. Si dovrebbe dare il buon esempio in prima persona e non esibendosi davanti alle web cam…
E poi servono richieste per cambiamenti legislativi che devono superare i meccanismi di potere e delle Lobbies che bloccano tutto ciò che non è economicamente lucrativo, non importa quante vite spezzi. (Nota dolente).
Noi “grandi” sappiamo benissimo cosa deve essere fatto.
Smetterla con i combustibili fossili e incentivare energie rinnovabili, passare a un’alimentazione sana, bio e cruelty free per tutti, limitare gravemente la plastica e tutti i materiali inquinanti e difficilmente riciclabili, evitare spese inutili e dannose per riscoprire una economia locale basata sulla circolarità, sul baratto, sullo scambio, adottare una strategia rifiuti zero, vietare prodotti diseducativi, pericolosi e demenziali, assicurare una divisione più equa e solidale delle risorse nel rispetto di tutti gli abitanti del pianeta e di tutte le culture locali…
Perché è inutile che neghiamo la responsabilità dell’uomo appellandosi al fatto che le Terra ha i suoi cicli biologici.
Ci stiamo comportando come delle sanguisughe e stiamo distruggendo tutto quello che tocchiamo. Non solo nella nostra parte di mondo: abbiamo sopraffatto culture autoctone educando al consumismo, allo spreco, alla sopraffazione anche l’altra metà che vorrà inquinare quanto noi prima o poi…
E questo – a parte tutto – non credo faccia bene neanche alla nostra evoluzione e alla nostra Anima.
Forse una glaciazione sarà inevitabile, forse l’innalzamento della temperatura non dipende dall’uomo, forse il climate change è stato strumentalizzato fin dai tempi della Thatcher per spingere l’energia nucleare, forse i panda sono destinati a schiattare, ma ci sono fatti innegabili.
Fatti che dipendono da noi.
Fatti che si possono cambiare.
Stiamo distruggendo l’ambiente.
Il nostro stile di vita sta cementificando il pianeta creando megalopoli invivibili.
Sulle nostre città albergano perenni nuvole di smog, cieli plumbei e tristi dove viviamo vite in catene, robotizzati, come criceti nella ruota, persi nel traffico.
Non-luoghi popolati da automi griffati dove la pluraliversità di modi di intendere la vita è schiacciata da un modello neocolonialistico dominante. Città gentrificate, nuove Disneyland del consumo che tra negozi di lusso, uffici, ambasciate, stanno cacciando gli abitanti nelle periferie accalcati in palazzi anonimi e contornati da immondizia.
La deforestazione ci toglie aria respirabile strappandoci letteralmente la terra sotto i piedi.
Abbattendo gli alberi distruggiamo preziosi habitat, uccidiamo gli animali, sradichiamo e affamiamo interi villaggi, costringiamo Comunità un tempo autonome a cercare fortuna nella baraccopoli ai margini della civiltà e a mendicare per vivere.
Per coltivare in modo intensivo “mangimi” per sfamare animali da macello? Per mettere l’olio di palma nella spalmabile alle pseudo-nocciole e in tutta una serie di junk food industriali? Per creare nuove lottizzazioni per ospitare villini a schiera, campi da golf e villaggi vacanze?
L’industria selvaggia ci sta riempiendo la vita di merci “comode” ma inquinanti…
Oggetti tossici, pericolosi, diseducativi, rimbecillenti, che obbediscono alle leggi della Obsolescenza Programmata e Percepita stringono il pianeta in una morsa tossica prima, durante e dopo il loro ciclo vita. Ci sono fiumi di schiuma fosforescente, mari pieni di microplastiche, metalli pesanti in tutta la catena alimentare.
E tutto per vivere in case intasate da oggetti, “robba” di verghiana memoria che non ci rende né più felici nè più liberi, perché ci confonde e rende schiavi, costringendoci a lavorare, parte di un ingranaggio assurdo, per comprare-buttare-comprare-buttare-comprare-crepare…
Il nostro desolante modo di mangiare inquina le risorse e crea una (in)civiltà abituata alla violenza e al sopruso.
La plastica ovunque, i packaging usa-e-getta, le porzioni singole, sbucciate, affettate, tritate… Confezioni piene di scritte ingannevoli che nessuno si preoccupa di leggere incurante del fatto che siamo quello che mangiamo…
Apriamo la bocca per ingurgitare qualsiasi cosa senza preoccuparsi se sia sana, violenta, etica, equa e solidale. Cibi violenti e cancerogeni (e ancora ci stupiamo dell’incidenza dei tumori?) come la carne e i formaggi (ma come si fa senza bistecchina?), che fanno rincoglionire come l’accoppiata di grassi e metalli pesanti (ma il tonno al mercurio è tanto comodo!), che ci rendono ruminanti imbelli, dipendenti, ipnotizzati e drogati, con triptofano (pane, pasta, pizza et similia) caseomorfine (latticini) e tossine varie (alcol, fumo, sostanze nervine).
Mi fermo qui.
Potrei parlarti di Ecologia della Nutrizione, di Detox, di Downshifting e di Abbondanza Etica…
Potrei anche parlarti a lungo di come la Social-Smartphone Addiction stia friggendo il cervello alla gente, sempre più addormentata e incapace di comprendere messaggi complessi che vadano oltre poche righe sgrammaticate, scritte in stampatello, contornate da emoticons demenziali…
Abbiamo già tante opzioni per iniziare a cambiare.
Per diventare persone che agiscono e non chiacchierano e basta.
Persone che non criticano chi cerca di fare qualcosa, come Greta Thunberg, che sta svegliando il mondo, per piccola, giovane e treccioluta che sia…
Pace & Amore!
🙂
Viviana Taccione
Autrice, Trainer e Downshifter
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Michele Nardella says
Parole sagge, come a solito, però a me (come a molti) nessuno toglie il dubbio che dietro Greta ci sia qualcos’altro che non ha niente a che vedere con una causa nobile.
Come può una ragazzina da sola, oltre ad avere competenza e sensibilità su temi ambientali assolutamente ad di fuori del comune, riuscire a fare tanto casino e ad essere presa tanto sul serio a livello addirittura internazionale?
VIVIANA TACCIONE says
Carissimo Michele,
non so cosa altro aggiungere a quanto ho scritto per spiegare che non importa il “chi” ma il “cosa”.
Da ciascun avvenimento alcuni possono prendere ispirazione altri possono prendere pre-occupazione. L’ispirazione fa muovere le persone e la fa agire, la pre-occupazione le paralizza.
Per me va bene così.
Preferisco pensare bene che male.
Preferisco emozionarmi piuttosto che insospettirmi.
Francamente, lo ribadisco, non mi interessa più di tanto chi sia Greta (penso sia una ragazzina sveglia e idealista – queste sono informazioni sul web e sui libri alla portata di tutti – figlia di persone ammanicate con il mondo dei mass media) o se qualche “cattivone” userà il suo messaggio per distruggere il mondo (?!! non siamo in un film degli Avengers… 😉 )
Mi interessa solo capire come posso testimoniare ancora più con i fatti il “suo” messaggio, che in realtà è il “mio” messaggio da molti più anni, se non altro per una questione di età.
Un abbraccio per te, Pace & Amore! 🙂