“Si parla spesso di crisi globale, ma esattamente che vuol dire?
Abbiamo individuato 7 crisi globali, la prima è la Crisi Economica.
Come direbbe l’esperto di organizzazione manageriale Peter M. Senge: “Today’s problems come from yesterday’s solutions” (I problemi di oggi vengono dalle soluzioni di ieri).
La crisi attuale, che nella sua versione economica è quella di cui più si parla e che forse più ci stressa, in realtà è la conseguenza di un grosso malinteso. Una favola venduta alle masse, magari originariamente in buona fede, tanto tempo fa…
“C’è un mito che, nell’ultimo secolo, ha fondato l’immaginario sociale e che, ancora oggi, costituisce il sottofondo comune delle ideologie politiche moderne, sia di destra che di sinistra: è il mito della Crescita. Questa credenza, cui è connessa l’idea di uno sviluppo illimitato, ha portato con sé le parole d’ordine della massimizzazione della produzione, dei consumi e dei profitti fino a consegnarci all’attuale religione del mercato globale.
Questo sistema di pensiero si fonda, e al tempo stesso riproduce, una rappresentazione dell’essere umano come ‘homo economicus’: un soggetto privo di legami, individualista, razionale, utilitarista, orientato a massimizzare i propri interessi e ad accrescere la propria ricchezza come potere monetario, generico, universale; un soggetto casualmente inserito in un ambiente concepito come “mondo esterno” da sfruttare e piegare ai propri fini, in una crescita incessante del proprio potere di disporre delle cose e degli altri esseri viventi”. (Fonte: www.decrescita.it)
In Italia si parla di crisi da almeno 20 anni, dal 1992, cioè poco dopo che i primi entusiasmi sul crollo del Muro di Berlino del 1989 lasciarono il posto ai gravi problemi dell’Ex Unione Sovietica, che di punto in bianco ha dovuto rendere il suo sistema economico compatibile con quello capitalistico per entrare nel libero mercato.
Ma la situazione si è davvero complicata 15 anni dopo, con la famigerata crisi dei mutui immobiliari statunitensi del 2007. Il crollo del mercato immobiliare USA ha portato in pochi mesi (Settembre 2008) al più grave calo del mercato azionario di Wall Street dopo quello del 1929 (le più grandi società americane quotate in borsa hanno perso in breve tempo oltre il 25%!)
E non bisogna essere laureati in Economia alla Bocconi per notare che anche in Italia e in Europa non ci siamo più davvero ripresi dal passaggio all’Euro, che qui da noi nel 2002 (lo stesso anno in cui l’economia Argentina collassava gravemente) ha letteralmente raddoppiato nel giro di pochi giorni il costo della vita. Te lo ricordi? E persino chi non segue TG o non legge i giornali sa che i paesi europei meno forti – come Grecia, l’Irlanda e il Portogallo – hanno passato e stanno passando un brutto momento.
E che l’Italia segue a ruota… (E lo sa bene chi sta pagando l’ennesima bordata di tasse travestita da acconto IVA, INPS e IRAP tra aliquote aumentate, IMU, TASI e compagnia bella… 🙁 )
Per non parlare delle banche, nel loro eterno balletto di fusioni e cessioni, perennemente a rischio – appunto – di bancarotta… Istituzioni in cui non solo “NON conti, perché sei solo un conto!”, non solo devi fare i salti mortali per avere un minimo accesso al credito, ma che alla fine usano anche i tuoi risparmi (con relativi stratosferici interessi) per finanziare realtà a dir poco discutibili. 🙁
Una crisi economica dalle tante facce, dunque: immobiliare, finanziaria, monetaria, bancaria (…) e la crisi economica è strettamente collegata ad altre crisi (che adesso vedremo), che porteranno inevitabilmente prima o poi alla diminuzione dei posti di lavoro tradizionali e all’aumento del caro-vita.
Cosa accadrà quando la maggior parte delle persone inizierà a finire i soldi a metà mese?”
(…)
Estratto dal Manuale anti-crisi “IL BOTTO! 50 cose da fare per trasformare la crisi in opportunità prima che arrivi...” di Viviana Taccione e Leonardo Di Paola, in versione Libro, Audio-libro e Ebook.
Guarda il video BookTrailer e scopri tutto su “IL BOTTO!” sul sito ufficiale del progetto, qui: www.ilbotto.it
Fai presto… Insieme possiamo farcela!
🙂
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