Ecco la FOTO che abbiamo scelto per illustrare la strada legata alla gestione delle Convinzioni…
Quanto ci possiamo definire “liberi“, infatti, se non impariamo a riconoscerle?
“Le persone agiscono sulla base di programmi che si installano o che si fanno installare (…)”
Come leggerai, questo è solo una piccolissima anticipazione…
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Carlo says
Niente di più vero: sembra difficile da credere ma è proprio così, le convinzioni sono il vero ostacolo da superare per poter ambire ad un nuovo mondo. Una volta capito che le credenze gorvernano il nostro funzionamento come i programmi di un computer, abbiamo la chiave del nostro cambiamento in mano, ossia il potere di fare ogni cosa…
Serve “riscrivere” le nostre credenze sulla base di nuovi paradigmi; come si fa? Suggerisco la lettura de “La biologia delle credenze – Bruce Lipton”: a me ha cambiato la vita, ed oggi sono facilitatore Psych-K
Viviana e Leonardo, siete stati una piacevole e positiva scoperta, in linea con le mie “credenze”. Grazie 🙂
Gianpietro says
Ciao ragazzi!Beh personalmente il mio sistema di credenze non mi pare sia stato programmato proprio proprio potenziante!Dalle credenze sui ricchi,sui soldi,sulla religione e l’essere degno di ogni bene che l’Universo ci offre ogni momento ho molto da riprogrammare!La visualizzazione creativa e le affermazioni mi hanno aiutato e tutt’ora mi aiutano,anche se non è semplice scovare cosa ci tiene chiuse le ali!!Penso che la cosa che si nasconde sotto certe convinzioni sia proprio la paura di vederle sfociare,oppure una volta scovate lasciarle andare(come se fossimo un qualcosa di meno!)Già il fatto che la maggior parte dei pensieri non sono nostri e che ogni giorno ci raccontiamo la stessa storia mi infonde fiducia!Un abbraccio a tutti!!
anna says
Azzeriamo e disinstalliamo il “file” della rabbia e della paura e installiamo il “file” della gioia e delle affermazioni positive e saremo liberi! . Il nuovo pc è pronto!
Un abbraccio luminoso,
Anna
Stefania says
Ciao a tutti! La foto mi fa pensare che sopra le convinzioni ci sia il cielo e la leggerezza dell’essere…..Posso raccontarvi una storia del grande Rodari, a proposito (o a sproposito, magari, non so bene…) di convinzioni? =) Sì, dai…. =D
Il dromedario e il cammello.
Una volta un dromedario, incontrando un cammello,
gli disse:”Ti compiango, carissimo fratello:
saresti un dromedario magnifico anche tu
se solo non avessi quella gobba in più”.
Il cammello gli rispose:”Mi hai rubato la parola.
E’ una sfortuna per te avere una gobba sola.
Ti manca poco ad essere un cammello perfetto:
con te la natura ha sbagliato per difetto”.
La bizzarra querela durò tutto un mattino.
In un canto ad ascoltare stava un vecchio beduino
e tra sè intanto pensava:”Poveretti tutti e due,
ognuno trova belle soltanto le gobbe sue”.
Così spesso ragiona al mondo tanta gente
che trova sbagliato ciò che è solo differente.”
Baci =*
Mario says
La convinzione che mi è stata installata è quella della continua ricerca per trovare la strada, con tutti voi, per realizzare un mondo dove gli esseri umani possano avere la possibilità di sviluppare al meglio i propri TALENTI, che tutti possediamo. Ecco perchè è nata nel 2009 la Città dei Talenti che ora ci sta conducendo verso la Civiltà dei Talenti umani.
Che la Forza continui ad ispirarvi!
nonno mario
salvatore capalbo says
Ciao a tutti,sono appena rientrato dal lavoro e sono andato di corsa ad accendere il computer,il tempo di mangiare un boccone e poi di corsa a fare la notte;per cui se non scrivo adesso se ne parla domani.
Il discorso delle CREDENZE e come utilizzarle può cambiare la vita di una persona.Spero quanto prima di poter raccontare una mia esperienza in e con un gruppo di ragazzi di scuola superiore.
Premessa non voglio e non ho titoli per fare il maestrino,faccio il contadino a tempo pieno e sono prestato alla scuola come educatore.Questa premessa l’ho sentita obbligatoria per ciò che andrò a scrivere.Giorni fa a causa di una frase che ormai sento dire dalla nascita: “Prima il dovere e poi il pacere”
non ho fatto fare i compiti ai miei alunni (III elem.) e abbiamo parlato e cercato sul dizionario e in biblioteca i significati di dovere e piacere.Per farla breve loro i bambini hanno detto che a scuola d’ora in poi sarebbero venuti volentieri e che avevano scoperto tante cose nuove.La sera come mi aspettavo ho ricevuto un sacco di telefonate.Non so come e perché ma sembrava li avessi convinti.
Questa mattina sono stato convocato dalla dirigente e in presenza del genitore “mi sarei dovuto giustificare”.Invece ho posto la seguente domanda: Lei è qui perché ha dei doveri verso suo figlio o perché lo ama? Risposta: “Certo che ho dei doveri ,io amo mia moglie e voglio molto bene ai miei figli.Tutti abbiamo dei doveri.”Per adesso adesso la vicenda è ferma. Io CREDO che nel fare qualunque cosa ci cerchiamo un aspetto piacevole grande o piccolo che sia,ci viene sicuramente meglio che nel farla controvoglia. Credo anche che facendola bene automaticamente venga soddisfatto anche quel
senso del dovere.GRAZIE sempre a tutti e W & Leo per questa nuova opportunità.Buonanotte a tutti.salvatorecz
rossella says
Stavolta la strada che ci proponete è asfaltata. E l’asfalto si “incolla” sulla terra, così come si “incollano” le nostre convinzioni sul nostro reale essere. Prendono le nostre forme e tendono a cristallizzarsi. Per fortuna c’è il calore del nostro Reale Essere che, sebbene ridotto al lumicino, non si spegne e se solo cominciamo ad alimentarlo ed a creargli uno spiraglio è ben felice di aiutarci a disintegrare questo manto pesante e soffocante.
Certo, il peso lo iniziamo a sentire solo quando Scegliamo di Volerci ritrovare, attraverso un capillare lavoro di autosservazione e di “disinstallazione” del programma.
Quando questa possibilità mi si è affacciata, una parte di me si chiedeva perché mai farlo, dopo tutta la fatica fatta per l’installazione e tutti gli anni passati a effettuare gli aggiornamenti del software!!!! Per fortuna, nonostante le argomentazioni convincenti, un giorno qualcosa nel programma non ha funzionato, il meccanismo si è bloccato.. E lì ho cominciato a Voler comprendere… Al d là dl momento iniziale, che non nego è stato di sgomento perché mi son sentita sul bordo del precipizio, quell’attimo di paura è stato, assurdamente, illuminante: mi son chiesta: perché e di cosa ho paura????? Vistasi osservata e fissata negli occhi, la paura ha avuto paura, ed ha iniziato a fare qualche passetto indietro, nascondendosi in angolini secondo lei poco visibili. Ma ormai il gioco era iniziato, e addirittura mi sono cominciata a divertire…
Già, perché mano a mano che ci liberiamo di quelle armature, cominciamo a scoprire di poter correre felici su un prato o sulla spiaggia, di poter rincorrere le acrobazie di una nuvola, con la consapevolezza che ci stiamo attrezzando delle ali per poter spiccare il Volo.
E le ali sono fatte anche di quello che questo percorso mi sta offrendo, di cui sono profondamente riconoscente a chi questo cammino ha iniziato prima di me ed ora lo condivide con me, con tutti noi.
Grazie Grazie Grazie
Serena notte a tutti, a domani 🙂
Qualunque convinzione, anche sana, ci limita , in quanto siamo molto più di quanto crediamo di essere
Ma x realizzare ciò deve essere acquisita almeno un po’ la consapevolezza del nostro essere divini, altrimenti è una storia di ego.
L immagine mostra bene qnt dico : pare ci sia nulla dopo il costone roccioso, se teniamo gli occhi sulla strada, mentre dietro ad esso c’è il resto del mondo
Grazie Miranda:-) Sono perfettamente d’accordo con quanto sottolinei: “Qualunque convinzione, anche sana, ci limita , in quanto siamo molto più di quanto crediamo di essere
Ma x realizzare ciò deve essere acquisita almeno un po’ la consapevolezza del nostro essere divini, altrimenti è una storia di ego” . E l’ego è sempre pronto ad utilizzare in certe direzioni ogni nostro piccolo movimento. Brava, grazie per averlo messo in evidenza 🙂
Alla prossima 🙂
Se pensiamo che l’uomo era convinto che la terra fosse piatta, che fosse il sole a girare attorno alla terra, capiamo bene quante delle nostre convinzioni possano essere non solo limitanti ma addirittura totalmente sbagliate. Ed in ogni caso quanto è difficile disfarsi di una convinzione radicata! E non è solo una questione di ego, è anche il fatto che è più “rassicurante” non lasciare la strada vecchia (ci si mette pure il proverbio…), per paura di sbagliare, per paura dell’ignoto che ogni strada nuova comporta, vedi anche la lezione sull’area di confort…
Illuminante per me è stato il libro di Gregg Braden “La guarigione spontanea delle credenze”.
Un abbraccio a tutti
Avevo già scritto un commento, ma al momento di postarlo mi è stato azzerato perché non avevo inserito il nome e l’indirizzo mail. Pazienza, cercherò di riassumerlo meglio che posso: i pensieri, i concetti sono spesso come gli uccelli migratori: li osservi passare, gioisci per la bellezza della loro formazione di volo, le segui fin che puoi con la vista, poi scompaiono e devi solo fidarti della memoria per riportarli indietro.
Beh, in buona sostanza quello che avevo elaborato era sostanzialmente questo: non fidiamoci delle nostre convinzioni, o per lo meno non di tutte, se quando dobbiamo avvalercene ci avvediamo della loro forte capacità limitante nei confronti della nostra azione.
Perché vedete… le convinzioni sono pescate a strascico lungo il corso della nostra vita, e spesso non siamo in condizione di distinguere quelle valide dalle altre, semplicemente perché non le verifichiamo.
Quante volte ci succede di rinunziare a qualcosa che magari desidereremmo fare o avere solo perché una vocina interiore ci dice di non farlo! Chissà, forse è stato corretto non farlo, forse quella vocina ci stava suggerendo la cosa giusta da fare, ma noi abbiamo fatto un minimo di considerazione per verificarne l’attendibilità? Un pò per pigrizia, un pò perché siamo portati quasi in maniera naturale a fidarci di esse, che magari discendono da convinzioni altrui, non lo abbiamo fatto, e allora dobbiamo chiederci: cosa sarebbe successo, come sarebbero andate le cose se avessimo agito in modo differente, se avessimo reagito facendo discernimento, ponendoci di fronte ad una scelta ragionata; le cose sarebbero andate peggio, meglio, uguali? Chissà, certo è che mai lo sapremo se non ne avremo fatto esperienza.
Purtroppo le convinzioni sono come le abitudini, una volta prese diventa difficile cambiarle, ma la realtà è che se non vengono cambiate, e in questo mi riferisco a quelle limitanti, avremo grande difficoltà nel nostro sviluppo personale e a grande fatica potremo portare a piena realizzazione i nostri progetti di vita.
Se io ho convinzioni che vorrei/dovrei cambiare? Tantissime e vi confesso che sono molto attivo nel farlo, quando necessario!
@ Carlo: grazie del tuo contributo tecnico, ho fatto anch’io il primo livello Psych-K… una conferma in più a quello che possono le convinzioni nella nostra vita! 🙂
@ Gianpietro: grazie della tua testimonianza! Pochissimi individui hanno ricevuto una programmazione pienamente potenziante… la cosa importante è che volendo, una volta che ci rendiamo conto di come funziona la nostra testa, possiamo cambiare quello che non va e migliorare decisamente la nostra vita! 😀
@ Anna: bello disinstallare rabbia e paura e sostituirle con la gioia, brava! 😀
@ Stefania: bella la storia di Rodari, grazie mille per questo tuo contributo! 🙂
@ Mario: grazie per il tuo apprezzamento e Auguri per il tuo progetto! 😉
@ Salvatore: dovere o piacere, bel dilemma! E’ un discorso lungo, anche perché dipende da che cosa intendiamo con questi termini (se ti va possiamo approfondire nel Weco)… Certo è che come scrivi, per tutti noi, soprattutto per i bimbi di III elementare, trovare l’aspetto piacevole nelle cose da fare rende la vita decisamente più ricca… grazie! 😀
@ Rossella: complimenti per questo contributo spirituale sulle convinzioni… che come dici si incollano sul nostro Essere e si cristallizzano, finché il calore del nostro Essere reale non le scioglie! Gran bella condivisione, grazie come sempre per le tue belle parole! 🙂
@ Miranda: le convinzioni operano sul piano della personalità, non dell’Anima… ed è quindi verissimo come scrivi che a prescindere dal software che ci lasciamo girare in testa serve un po’ di consapevolezza divina! 😀
@ Marina: grazie del feedback e dell’indicazione bibiografica, Braden è spesso illuminante… Alla prossima! 😉
Fondamentalmente non credo in me stessa. Penso che alcune cose non sono in grado di farle e questo sentirmi inferiore mi autolimita parecchio.