Ci sentiamo tutti più bravi a consigliare gli altri.
E’ più facile.
Non per niente una certa distanza aiuta ad analizzare le questioni da una diversa prospettiva e a disinnescarne i meccanismi reattivi.
Quando siamo invece invischiati mani e piedi in una situazione, non c’è verso di vedere una via di uscita…
Per questo sarebbe bene sempre cercare di guardare alla propria situazione con un po’ di distacco e fare un reframing, se necessario…
Allontanarsi per un’ora, un giorno, una settimana (a seconda della situazione…) preferibilmente ricaricandosi in mezzo alla Natura.
Tornare in uno stato più potenziante e positivo ci aiuta a prendere decisioni migliori. 🙂
Invece, quando si tratta delle vite degli altri, chissà perché, diventa tutto più semplice.
E anche più liberatorio.
Almeno possiamo offrire un consiglio. Serviamo a qualcosa. A qualcuno.
Però, se ci pensi, siamo i primi ad irritarci quando ci arriva tra capo e collo il classico “consiglio non richiesto“…
Anche se viene dato con le migliori intenzioni!
Come mai?
Perché c’è una enorme differenza tra un consiglio richiesto e un consiglio non richiesto.
- Il Consiglio richiesto viene – appunto – richiesto a una persona che pensiamo possa aiutarci davvero, un’amica, un confidente, un consulente, uno specialista e – dato che lo decidiamo noi – in un momento in cui siamo recettivi e disponibili per affrontare una certa questione.
Al contrario…
- Il Consiglio NON richiesto non viene sollecitato da noi. Tranne alcuni memorabili insight degni della Profezia di Celestino, solitamente ce lo offre una persona che NON pensiamo possa aiutarci davvero, e per giunta in un momento in cui probabilmente NON noi siamo assolutamente recettivi e disponibili a parlare degli affari nostri.
Insomma se desidero un consiglio, lo chiedo. O quanto meno entro in argomento per sondare il terreno…
Il consiglio non richiesto è causato da una malattia invadente che ho battezzato la “Sindrome della Suocera“…
La Sindrome della Suocera è una patologia che colpisce le persone da 5 a 120 anni costringendole a darti quel “provvidenziale” consiglio che davvero non ti meriti (o che ti meriti, ma di cui non hai proprio voglia – in quel momento e con quella persona – di parlare).
Non necessariamente colpisce solo le Suocere (quindi, senza offesa per le Suocere)… 😛
Il motivo per cui la chiamo Sindrome della Suocera è perché di solito arriva da una persona che non comprende, per motivi generazionali, valoriali o di ruolo, i motivi delle tua scelte: forse non ti conosce troppo bene, o forse non ha neanche voglia di conoscerti bene…
Sta di fatto che resta trincerata nel suo status e nei suoi pregiudizi.
E solitamente da una fonte del genere è raro che ti arrivi un consiglio “illuminante“. O anche se lo fosse, il modo in cui ti viene gentilmente imposto non ti mette certo nelle condizioni di accettarlo. Di solito reagiamo come il classico Bastian Contrario, rischiando di fare esattamente l’opposto per partito preso.
Insomma… Evitiamo la tentazione di “educare”gli altri a tutti i costi.
Un consiglio non richiesto non andrebbe mai dato!
Anche perché un consiglio non richiesto suona quasi sempre come un GIUDIZIO. 🙁
Ecco perché ci irrita!
Perché la persona ci sta criticando. Non ci dà una semplice opinione, ci sta dicendo che stiamo sbagliando. E se lo dice con poco tatto – e quanti conoscono l’Arte della Comunicazione non violenta? – finisce anche per dirci che siamo sbagliati…
E anche se non lo fa con cattiva intenzione, comunque ci fa da specchio e attiva il nostro Giudice interiore…
E se non si dovrebbe parlare mai di una persona in sua assenza (ne abbiamo parlato nell’Ebook NO GOSSIP, se non ce l’hai puoi scaricarlo gratis qui: www.ifeelgood.it/giudizio), non è che in sua presenza dobbiamo dirle sempre tutto ciò che ci viene in mente.
Ovviamente, dato che ognuno fa sempre il meglio che può con le risorse che ha a sua disposizione, la maggior parte delle volte i consigli vengono offerti con la scusa di rendersi utili.
Tecnicamente se una persona cerca di rendersi utile, non lo fa mai perché ti vuole male, anzi lei è convinta di farlo per il tuo bene.
Forse si sente depositaria della verità, o più probabilmente si sente insicura e necessita conferme al suo stile di vita, cercando di vendere agli altri in continuazione le proprie scelte.
E più il tempo passa, più ci si sente incapaci di cambiare, e più ci si schiera contro il nuovo, e si cerca di convincere gli altri delle proprie decisioni, inondandoli di consigli non richiesti.
Ma è tutta una questione di avere l’ultima parola per “rubare” agli altri la loro energia.
Drammi di Controllo inconsci, come li chiamerebbe James Redfield.
Difficile non cadere nella trappola…
Perché al di là di tutta questa consapevolezza a bocce ferme, quando si sta lì sotto il fuoco d’attacco di “come ci si dovrebbe comportare…“, “cosa sarebbe meglio mangiare…“, “cosa sarebbe meglio comprare…“, “quali visite mediche si dovrebbero fare…” i consigli non richiesti sfiancano.
Alla lunga ci si sente criticati, stanchi, magari si perde anche la pazienza, e dopo una, due, tre, un’infinità di volte che si ripete lo schema, quando si incontra quella persona ci si mette automaticamente sulla difensiva (amplificando le differenze e paradossalmente… stimolando la Sindrome della Suocera!)
E per quanto ci si armi di Santa Pazienza, e di una dose aggiuntiva di entusiasmo e di Amore, per quanto si cerchi di dare Energia e appoggio al Consigliere seriale… Certe volte c’è poco da fare.
Ma non siamo certo qui per giudicare chi ci giudica… 😉
Visto che abbiamo pieno potere solo su noi stessi, siamo qui per imparare noi per primi a evitare consigli non richiesti, a non fare agli altri quello che non vorremmo facessero a noi…
E poi… (ma che non serva come alibi) non tutti i consigli non richiesti sono deleteri…
Fortunatamente ci sono anche dei consigli occasionali che arrivano come doni inaspettati, perle di saggezza che illuminano la tua giornata.
Però in quel caso l’atteggiamento del Consigliere è diverso.
- Mentre solitamente nel vecchio schema di controllo il Consigliere seriale si mette al primo posto, ed è il suo Ego che comanda e dà il consiglio più per “farsi bello” secondo quello che lui/lei farebbe (solitamente il contrario di quello che tu fai, da qui l’effetto critica)… 🙁
In questo secondo caso…
- Il Consigliere occasionale si mette nei tuoi panni, mette TE al primo posto, e cerca di darti un consiglio con spirito di Servizio, per darti forza, incoraggiamento, spronarti… (e ti spinge a tirare fuori la parte migliore di te, a farti forza, a reagire, quindi ti aiuta.) 🙂
Il Consigliere occasionale diventa così una sorta di Coach, ti ispira, ti fa arrivare un messaggio che sembra, in quel momento, mandato dal cielo.
Forse è solo il tuo Angelo Custode che ha scelto quella persona perché ti aiuti.
O forse è il tuo Gruppo di Anime che la influenza…
In ogni caso, come si dice in Spagna “nadie aprende en cabeza ajena“, nessuno impara nella testa degli altri, certe volte hai voglia a dar consigli…
Vuoi davvero dare una mano?
Probabilmente il modo migliore per rendersi utili è offrire un luminoso esempio!
L’esempio è contagioso, perché la persona che ti osserva assimila il tuo modo di fare e ti imita senza sentirsi in nessun modo forzata né criticata.
Praticamente le metti in testa il seme di un nuovo atteggiamento, facendole pensare che sia stata una sua idea (che è anche una Regola d’oro per far funzionare una relazione!) 😀
Dare il buon esempio, ci aiuta anche a volerci più bene.
Perché solitamente – oltre a vedere la pagliuzza nell’occhio degli altri piuttosto che la trave nel nostro, per dirla biblicamente – tendiamo anche a fare le cose per gli altri invece che per noi stessi. In questo modo invece siamo spinti a farci del bene per poter aiutare gli altri con il buon esempio.
E il circolo virtuoso si chiude.
E il mondo migliora.
E chissà… Si prepara per un salto quantico di consapevolezza.
Un ragionamento che piacerebbe al Prof. Carlo M. Cipolla, che nel suo celebre saggio “Le leggi fondamentali della stupidità” mostra su un grafico lapalissiano come sia meglio agire da intelligenti – facendo del bene a se stessi e agli altri – piuttosto che agire da stupidi, facendo del male a se stessi e agli altri.
Nun fa ‘na piega! 😉
E infine…
Dato che siamo tutti ammalati di SISSITE (malattia contagiosa spiegata nelle Aule di Autodifesa Alimentare dal lontano 2007, scarica gratis la prima lezione che ne parla: www.ifeelgood.it/autodifesa) dato cioè che tutti sappiamo benissimo cosa andrebbe fatto ma non lo facciamo perché per noi stessi abbiamo sempre una buona (si fa per dire) scusa…
Stiamo bene attenti a non predicare bene e razzolare male…
Coerenti con la magia dell’Esempio, facciamo in modo tale che i nostri pochi consigli (richiesti) siano ben coerenti con quello che diciamo e che facciamo ogni giorno.
Parliamo con il Cuore solo quando ci viene esplicitamente richiesto, rendiamo le nostre vite un capolavoro e guidiamo con l’esempio e… Chi è pronto, chi ci ama, ci segua! 😀
Ancora una volta l’Amore e l’Accettazione per il cammino che gli altri si sono scelti restano la migliore delle risposte.
E chi ha la capacità meravigliosa di comprendere, la usi.
Pace & Amore (e contiamo fino a 10…)
🙂
Viviana Taccione
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