Ecco la FOTO che abbiamo scelto per illustrare la strada legata alla pratica della buona Comunicazione.
Che resta tra l’altro uno dei modi migliori per cambiare il mondo…
“Senza comunicazione non esisterebbe nulla di ciò che ci circonda (…)”
Come leggerai, questo è solo una piccolissima anticipazione…
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matteo says
Ciao!
foto davvero spettacolare!!! 🙂
La comunicazione secondo me è la chiave per interagire, come avete ben detto, tra noi stessi e con gli altri, è importantissimo puntare su di essa!
buona domenica a tutti
antonio says
sono d’accordo con Voi che senza comunicazione non esisterebbe nulla di ciò che ci circonda.
Occorre dare un senso e un valore alla comunicazione che deve essere impostata con dei principi di rispetto.
Un saluto a tutti.
Gianpietro says
Ciao ragazzi!Ma dove trovate queste foto?!Io personalmente ho iniziato a leggere molto in materia di public speaking e crescita personale!Mi ritengo fortunato di aver conosciuto tanta gente “risvegliata” in questo cammino e il seguire,ascoltare con quanta spontaneità ci parlano di varie tematiche “spesso strane per il nostro modo abituale di concepire il mondo”,mi fà aver fiducia nel provare a comunicare a mia volta questa freschezza di idee senza limitarmi!Un abbraccio a tutti e grazie di cuore!!
anna says
Questa volta avete scelto una foto molto creativa e rilassante tutta verde!. Una comunicazione sbagliata genera fraintendimenti….quante incomprensioni!. Ognuno di noi poi ha un diverso modo di comunicare…
Purtroppo quando penso ad una comunicazione efficace, mi viene in mente Berlusconi, che ha basato tutto sulla comunicazione..( scusate il commento).
Grazie Grazie Grazie Viviana e Leonardo
Anna
salvatore capalbo says
Ciao a tutti,tutti gli esperti dicono che è impossibile NON COMUNICARE,Leo & W oltre ad avercelo detto e ridetto lo hanno anche dimostrato anche con queste meravigliosa serie di foto.Quella di oggi mi è particolarmente vicina perchè oltre alla foto in se come immagine e contenuto colpisce per il suo colore verde che è il mio colore preferito.Comunicare significa mettere in comune, condividere esperienze,sentimenti ecc.Considerato che la comunicazione può essere sia esterna che interna,anche la condivisione può avvenire con altre persone o,anche con noi stessi.Per me era molto piacevole condividere con il bambino Salvatore brani di musica classica.Purtroppo non riesco più a fare da molto tempo.GRAZIE e buonanotte a tutti.salvatorecz
Lamberto says
Siamo nell’era per eccellenza della comunicazione ed usiamo ogni strumento possibile ed immaginabile per comunicare ma spesso non ci rendiamo conto che solo con il nostro sguardo ed il nostro atteggiamento siamo protagonisti di una comunicazione molto più vera e sottile che trasmette ai nostri interlocutori sensazioni e messaggi di cui spesso neanche siamo consapevoli di fare
roberto says
notevole !!!!!
roberto
Michele Luigi Celestri says
Siamo nell’era della comunicazione, quindi il tema scelto da Leonardo e Viviana (espertissimi comunicatori) è quanto mai attuale e offre vari livelli di risposta.
Chiaro che oggigiorno se venisse meno la capacità di comunicare, o meglio, se la comunicazione tra persone, comunità, popoli e nazioni si risolvesse, per qualche ipotetica ragione, nell’oscuramento totale dell’informazione, l’umana società collasserebbe su se stessa perché individualmente, senza la condivisione della conoscenza universale, non saremmo in grado di reggere il peso del progresso e della civiltà. Quasi tutto diventerebbe superfluo, perché insostenibile, e il progresso tornerebbe a grandissime falcate indietro in una forma di imbrutimento sociale.
Credete che una cosa del genere sia ipotizzabile? Io non lo so, ma non vi nego che c’ho pensato con frequenza: cosa faremmo se i medici non avessero più la possibilità di comunicare tra di loro e col mondo della ricerca, e la stessa cosa dicasi degli scienziati che si occupano delle più disparate branche della conoscenza umana, dei tecnici che attingono alle scoperte più recenti per applicarle nel mondo reale a vantaggio del miglioramento della qualità della nostra vita!
Oggi l’imperativo costante e pressante nella nostra società è: comunicare, comunicare, comunicare.
Mantenere e alimentare lo scambio comunicativo tra i diversi ambienti socio-culturali significa alimentare la vita, forse anche dare un senso alla vita stessa, dandole movimento e agitandola con questo anelito di conoscenza condiviso.
Questa è una considerazione di carattere generale, naturalmente non esaustiva, si potrebbe parlarne ancora per tantissime pagine senza esaurire pienamente l’argomento.
Ma nel nostro piccolo, nel nostro personale, come ci regoliamo con comunicazione e comunicativa, siamo capaci di trasmettere al nostro vicino il nostro modesto bagaglio di conoscenza, o siamo talmente egoisti da tenerlo tutto per noi nello spazio ristretto del nostro io? O ci riconosciamo debitori verso altri di tale compartecipazione (abbiamo preso, ma ci siamo rifiutati di dare), fors’anche a motivo di una debolezza, di una insicurezza che ci porta a pensare di non possedere niente che possa valere per gli altri? In questo caso penso che dovremmo lavorare di più su di noi, far crescere in maniera appropriata la stima di noi stessi, per metterci finalmente in condizione di parità, pronti a condividere senza timore col mondo intero. Il Wecoclub di Leonardo e Viviana potrebbero essere di notevole sostegno a chi si riconosce in qualche modo bisognoso di formazione in tal senso.
La mia risposta alla domanda potenziante è implicita nel testo del mio commento.
Un ciao a tutti. 🙂
Marina says
Ciao a tutti! E’ vero siamo nel mondo della comunicazione ma a mio parere la realtà dei fatti è che si chiacchiera tanto e si comunica poco! E questo vale in tutti i campi, dal mondo del lavoro al privato.
Se si riuscisse a comunicare di più e veramente penso che tanti fraintendimenti sarebbero evitati.
Bellissima la foto e molto esplicativa: quel passaggio ben definito attraverso tutto il bosco di canne da proprio il senso della comunicazione, la quale se è efficace si fa spazio nel ginepraio delle chiacchiere.
Nel mio piccolo ho sempre cercato di comunicare efficacemente e i miei collaboratori sul lavoro me lo hanno sempre riconosciuto, così come nel privato, con parenti ed amici ho sempre cercato di farmi capire anche quando le circostanze erano difficili. Per migliorare la comunicazione occorre sforzarsi ad esternare sempre ciò che si pensa, ovviamente adattando l’esternazione alle circostanze.
VIVIANA says
Ciao ragazzi, ma quante belle riflessioni! 😀
@ Matteo: questa strada verde nel bambù piace molto anche a me! Ricorda un po’ il sentiero delle sinapsi… 🙂
@ Antonio: hai perfettamente ragione quando dici che “occorre dare un senso e un valore alla comunicazione che deve essere impostata con dei principi di rispetto.” La comunicazione, come tutto il resto, dovrebbe essere etica e potenziare sia chi parla che chi ascolta. 😉
@ Giampietro: decisamente le competenze di Public Speaking e di Persuasione etica che anche noi nel nostro piccolo abbiamo divulgato con la campagna “Solo chi comunica cambia il mondo!” (http://www.ifeelgood.it/comunica) possono fare la differenza. Un buon messaggio non comunicato bene rischia di non ottenere il suo scopo e di essere inutile. Grazie a te! 😀
@ Anna: hai ragione cara Anna, una comunicazione ipnotica e persuasiva su basi non etiche rischia di fare molti danni… ed è per questo che approfondire le tematiche della comunicazione, del coaching e della PNL è uno dei primi passi da fare quando si inizia un percorso di Crescita Personale. Ci permette non solo di farci capire meglio, ma soprattutto, in questo caso, di difenderci! Perché solo noi possiamo difenderci dall’Egregor P (ne parliamo diffusamente nell’Ebook IL BOTTO!) e abbiamo il dovere di farlo! 🙂 Grazie del tuo feedback!!!
@ Salvatore: un abbraccio al tuo bambino interiore, sono sicura che ti aspetta per giocare un po’ con te. Di “Dialogo delle Voci” stiamo parlando molto in questi giorni nel Forum del Weco… Sono felice che tu ti stia dedicando al percorso delle “99 Strade” qui sul blog, ma ricorda che – in quanto Wekiano – tu puoi venire anche di là, nel Forum privato, quando vuoi… Ci Wekiamo presto e ti aspetto in aula virtuale per il TT di Ottobre tra qualche giorno! Ciaoooooo! 😀
@ Lamberto: ottimo distinguo tra i vari tipi di comunicazione. Quando parliamo di comunicazione non parliamo ovviamente di vetrine “mordi e fuggi” come i Social Network, nè di tutta la Junk TV o Junk radio che ci circonda, né tanto meno di tutti i dispositivi elettronici portatili sempre più piccoli che ci illudono di comunicare in ogni istante della nostra vita. Ne stiamo discutendo proprio in questi giorni nel forum del Weco Club parlando di “Non Comunicazione cellulare”….
La Comunicazione vera, profonda, volta a dare eticamente un messaggio di consapevolezza che ci faccia progredire tutti nel nostro cammino di evoluzione, nel pieno rispetto delle esigenze degli altri, è tutta un’altra cosa.
Bella anche la tua riflessione sulla Comunicazione non verbale: “con il nostro sguardo ed il nostro atteggiamento siamo protagonisti di una comunicazione molto più vera e sottile che trasmette ai nostri interlocutori sensazioni e messaggi di cui spesso neanche siamo consapevoli di fare.” Grazie! 🙂
@ Roberto: Grazie!!! 😀
@ Michele: carissimo, come sai avendo letto il nostro ebook anti-crisi “IL BOTTO! 50 cose da fare per trasformare la crisi in opportunità (http://www.ifeelgood.it/botto), nel nostro progetto di EcoVillaggio stiamo progettando una parziale autosufficienza…
Senza comunicazione il mondo collasserebbe? Forse, ma c’è comunicazione e comunicazione!
Se ad esempio ci fosse per un po’ un bel black out di telecomunicazioni… 😉 probabilmente molte persone si sveglierebbero da una sorta di ipnosi collettiva e riuscirebbero a riscoprire la comunicazione vera. A schermi spenti magari busserebbero alla porta del vicino e si metterebbero a chiacchierare, trovare soluzioni insieme, scambiarsi tempo, oggetti, servizi, favori. Un po’ come si faceva un tempo. Tutti noi siamo portatori di grandi idee, se solo spegnessimo un po’ il chiasso e e facessimo spazio a noi stessi. Hai proprio ragione quando scrivi: “penso che dovremmo lavorare di più su di noi, far crescere in maniera appropriata la stima di noi stessi, per metterci finalmente in condizione di parità, pronti a condividere senza timore col mondo intero.” Proprio ragione! Un abbraccio! 🙂
@ Marina: concordo su tutto! Nella aule del corso di “Nutrizione e Autodifesa Alimentare” ho scoperto (!) una malattia temibile, “La Sissite”, ne sono affette le persone che iniziano una frase così: “Sì, sì, lo so che dovrei, ma—-” e giù una marea di scuse…. Pensare di essere al corrente di qualche cosa non significa avere piena consapevolezza delle sue conseguenze sulla nostra vita e su quella degli altri esseri viventi. Meno chiacchiere e più soluzioni, cercando sempre di farsi capire perché il dono della comunicazione è prezioso e non va sprecato! 🙂
Grazie e un abbraccio a tutti!
:-*
rossella says
La foto: l’interno di un Tempio, il Tempio della nostra Anima. Il luogo ideale per la Comunicazione, la prima importante Comunicazione che a mio avviso è opportuno ripristinare, quella con la nostra Essenza. Riconnetterci con questa parte di noi vuol dire, tra le altre cose, recuperare la capacità di mettersi in ascolto, di fare dentro di noi quel silenzio che ci permette di fare della comunicazione un reale scambio, sia in entrata che in uscita.
Verissimo, siamo nell’era della comunicazione, e, ovviamente, anche nell’era del suo opposto: gli stessi mezzi che ci permettono di “comunicare” anche a chilometri di distanza e senza esserci mai incontrati (…e di percorrere, per esempio, le 99 strade…), rischiano di farci cadere nella trappola di dimenticare che la Vita è fuori dagli schermi, di qualsiasi genere. Condivido appieno quanto sottolineava Vivi: se crollasse di botto la possibilità di interagire tramite le macchine, ci guarderemmo attorno e ci cercheremmo. Naturalmente tutto dipende da noi, le macchine sono neutre se neutralizziamo il loro potenziale di irretimento. Certo, nulla avviene per caso: è molto più facile gestire esseri fondamentalmente isolati (..la solitudine è altra cosa dall’isolamento).
Con gioia sto sperimentando che è in atto qualcosa che fa in modo che la gente si cerchi per mettere in atto forme di collaborazione, di reciproco scambio, di cooperazione. L’Universo sta spingendo in questa direzione, e se vivere un momento di profonda crisi economica significa, magari inizialmente per necessità, ritrovare quel senso di comunione che, dobbiamo dircelo, ci stavamo perdendo per strada, ben venga anche la crisi!
Ho conosciuto Vivi e Leo tramite il web, e quello che riescono a comunicare tramite il Weco Club non manca davvero di nulla, nei contenuti e nell’essenza. Ciò nonostante, è arrivato anche il momento in cui ci siamo conosciuti, grazie agli eventi dal vivo che hanno organizzato. E proprio la scorsa settimana ho partecipato all’ultimo in ordine di tempo: quattro giorni fantastici, in cui la comunicazione tra di noi e con lo splendore di Gaia che ci ospitava si è mossa fluida e benefica su tanti piani, dal più materiale al più sottile. Nella piena libertà di muoverci, ci siamo scambiati abbracci, sorrisi, risate, informazioni, emozioni, cibo, lavoro…e vibrazioni intense e vere. Ognuno nei suoi tempi, nel pieno rispetto dei propri spazi e di quelli degli altri. E la natura che avevamo intorno ci ha coccolati, ci ha sorriso, ci ha accarezzato e si è alimentata delle nostre risate, del nostro ammirato stupore, delle nostre carezze sui suoi alberi e sulle sue piantine. Insomma, un’ esperienza che le parole solo parzialmente possono descrivere: è tutta da vivere!
Grazie Vivi, grazie Leo anche per questa grande possibilità che ci offrite. Grazie wechiani, sia quelli che c’erano che quelli che non sono riusciti a partecipare, che erano comunque con noi: grazie di esistere. E grazie a tutti voi, compagne e compagni di questi 99 sentieri, per quello che “comunicate” attraverso le vostre condivisioni;-)
Un abbraccio a tutti, che vi “comunichi” la mia profonda gratitudine:-)
Alla prossima
VIVIANA + LEONARDO says
Grazie per quello che scrivi cara Ros! 😀
“Ho conosciuto Vivi e Leo tramite il web, e quello che riescono a comunicare tramite il Weco Club non manca davvero di nulla, nei contenuti e nell’essenza. Ciò nonostante, è arrivato anche il momento in cui ci siamo conosciuti, grazie agli eventi dal vivo che hanno organizzato. E proprio la scorsa settimana ho partecipato all’ultimo in ordine di tempo: quattro giorni fantastici, in cui la comunicazione tra di noi e con lo splendore di Gaia che ci ospitava si è mossa fluida e benefica su tanti piani, dal più materiale al più sottile. Nella piena libertà di muoverci, ci siamo scambiati abbracci, sorrisi, risate, informazioni, emozioni, cibo, lavoro…e vibrazioni intense e vere. Ognuno nei suoi tempi, nel pieno rispetto dei propri spazi e di quelli degli altri. E la natura che avevamo intorno ci ha coccolati, ci ha sorriso, ci ha accarezzato e si è alimentata delle nostre risate, del nostro ammirato stupore, delle nostre carezze sui suoi alberi e sulle sue piantine. Insomma, un’ esperienza che le parole solo parzialmente possono descrivere: è tutta da vivere!”
Quando ci siamo resi conto che alcuni mezzi come i Forum – se ben organizzati e moderati – permettevano una comunicazione vera e profonda, nonostante le distanze, abbiamo voluto realizzare il Weco Club. Non ci aspettavamo certo, oltre 4 anni fa, quando è nato questo progetto, che poi con il gruppo dei Wekiani sarebbe nato qualcosa che andava ancora oltre questo, e che nei nostri raduni dal vivo ci saremmo capiti al volo… nella piena accoglienza di tutti e senza neanche dover più di tanto parlare!
Un privilegio raro per tutti noi!
Pace e Amore!!! 🙂
Maurizio says
La comunicazione è permessa da un empatia che si viene a creare tra due o più persone. Questa può esistere quando le persone abbattono i loro muri e il loro ego. In quel momento la tua comunicazione è avvertita come desiderio di dare e non di prendere e solo in quel momento l’altro comprenderà realmente cosa si vuole dire e tu altrettanto avrai il piacere di relazionarti e “UNIRTI”.
Rina says
Dall’osservazione di questa foto mi piace guardare ogni singola parte che compone l’insieme.
Mi sembra proprio rappresentativa della comunicazione, cioè tanti piccoli passi contribuiscono a costruire qualcosa di più potente: per me la comunicazione è fatta di tante piccole azioni verbali e non verbali che nascono dalla profondità dell’anima come un sorriso erogato con semplicità che a chi è triste può dare coraggio ed essere più forte delle parole. La comunicazione nel suo essere non è mai uguale a se stessa.
Ci lavoro molto ogni giorno a seconda delle situazioni in cui mi trovo, anche se mi rendo conto che la strada è ancora lunga…
gilda says
come mi viene difficile comunicare e quanto invece è importante. Penso e osservo troppo..questa è la verità..