Ci sono delle volte in cui comprare di seconda mano è decisamente la scelta migliore che si possa fare. In questa società dal “grilletto facile” , che apre il portafoglio e striscia la carta di credito senza rimpianti, o peggio ancora, spende soldi virtuali che non ha mai visto, tramite pulsanti su negozi on line…
L’usato ci salverà! 🙂
Voglio condividere con te una storia, e le mie riflessioni in merito.
Siamo all’estero a svernare per il terzo anno consecutivo, e questa volta abbiamo deciso che una bicicletta ci serviva proprio. Non è che ci siano voluti 3 anni per decidere, intendiamoci, è che fino ad oggi non ne avevamo mai sentito l’esigenza.
Infatti ci piace tanto camminare, chiacchierare insieme, osservare il paesaggio, goderci il nostro rilassante Downshifting verticale canario, ma dato che la nostra casa è quest’anno un po’ fuori mano, in un Parco Naturale vicino al mare, dopo le feste di Natale mi sono messa in caccia per cercare un paio di bici usate per andare più agilmente in centro.
Chiedendo e brigando, dopo un paio di giri e tenendo sott’occhio qualche portale on line, alla fine ho trovato due belle biciclette che sono – come mi piace dire – “USATE DI ZECCA”, e sono sempre più convinta che non valga mai la pena di comprare cose nuove se si possono avere USATE.
Vuoi sapere perché? 🙂
7 motivi per cui (spesso) conviene comprare di seconda mano.
I motivi sono sicuramente molti di più, ma al momento mi sono venuti in mente questi.
1. Perché hai più tempo per riflettere…
Quando compri un oggetto usato non si tratta quasi mai di un acquisto immediato, un acquisto d’impulso.
Nella ricerca dell’oggetto che desideri hai infatti molto più tempo per chiarirti le idee, diventi quasi un esperto di settore, conosci le diverse opzioni presenti sul mercato…
La mentalità di chi compra di seconda mano è diversa da chi compra in un negozio e basta.
L’usato puoi trovarlo nei luoghi più disparati: dall’amico con cui casualmente parli e ti confida che ha proprio l’oggetto che cerchi, al portale on line, dal negozio di carabattole, al volantino con le linguette che stava aspettando proprio te… Non si sa mai.
Solo una cosa si sa: non devi avere fretta, ma solo la certezza che troverai quello che cerchi! 🙂
Aspettare diventa utile perché capisci anche se davvero vuoi quell’oggetto (certe volte smetti semplicemente di volerlo e cambi idea), e – forse la cosa più importante – non ti trovi a tu per tu con un negoziante in un centro commerciale che magari è anche un po’ spazientito se non decidi subito, e alla fine ti fa anche sentire o in colpa o un po’ pezzente se non compri con slancio l’oggetto che ti propone.
Insomma, questo comprare “slow” di seconda mano – in inglese maccheronico lo potremmo chiamare “slow buying” – ti aiuta ad aumentare la tua consapevolezza in un’epoca di consumismo rampante dove la gente fa la fila per i saldi solo per comprare anche se non sa cosa… (e pensa anche di risparmiare!)
2. Perché è più ecologico…
Comprare e buttare in continuazione per poi ricomprare (e così via…) non fa bene all’Ambiente.
Ci sono rifiuti ammassati ovunque sul pianeta, sostanze tossiche sotterrate, perfino continenti galleggianti di immondizia creati dalle correnti marine. Per non parlare degli inceneritori che avvelenano l’aria creando diossina, polveri sottili che finiscono sul suolo, nelle falde acquifere, inquinando la nostra catena alimentare, facendoci ammalare e mettendo a repentaglio la vita sul Pianeta.
Ogni volta che compri un oggetto nuovo stai dicendo al dettagliante, grossista, fabbricante, azionista che va bene così, che c’è richiesta, che possono farne uno nuovo.
Perché, quando ce ne sono di semi-nuovi che puoi avere tramite altri canali?
Un oggetto di seconda mano non vale solo per quanto ti fa risparmiare rispetto ad un oggetto nuovo, ma per quanto fa risparmiare all’ambiente. Infatti quando è stato costruito/trasportato/venduto, ha già consumato le sue “risorse di miniera” e prodotto la sua CO2: più a lungo continui ad usarlo più ammortizzerai tali costi.
Infine, di solito, un prodotto usato è a chilometro zero o quasi.
Magari la mia bici veniva dalla Cina e poi dalla Peninsula (così chiamano la Spagna alle Canarie), ma io l’ho presa – usata – vicino casa! 😉
3. Perché c’è più qualità…
Sembra strano ma il nuovo oggi spesso è più scadente di un oggetto costruito anni fa.
Oggi neanche il progredire della tecnologia ti garantisce sempre migliori prestazioni…(non rimpiangi anche tu qualche vecchio software che non ti davi mai problemi? Non imprechi ogni volta che un nuovo aggiornamento ti confonde le idee? Non sei irritato per questi dispositivi elettronici sempre più piccoli, che forse ti faranno anche il caffè, ma che si scaricano anche in continuazione?).
E’ colpa dell’obsolescenza programmata! 🙁
Merci scadenti che sembrano avere una data per implodere (di solito non appena termina il periodo di garanzia) e che vanno rimpiazzate continuamente. E’ così che si muove il PIL. Gli elettrodomestici di un tempo, ad esempio, non si rompevano mai. Ma oggi…
Dunque, molto spesso è meglio un buon usato che un nuovo scadente.
Ed eccomi di gran carriera al quarto motivo per cui conviene comprare di seconda mano.
4. Perché si trovano oggetti praticamente nuovi
Hai un oggetto a cui tieni, che sta in garage da 3 anni, non lo usi, tua moglie, i tuoi figli non lo usano, dopo un po’ decidi di venderlo. E’ nuovo. Se compri da privati, spesso è così. Un privato una cosa orrenda non te la venderebbe mai. Si vergogna troppo.
Le due bici che abbiamo preso di seconda mano sono praticamente nuove, tenute una nel retro di un negozio, l’altra in un garage. Hanno lo stesso aspetto di una bici nuova dopo una settimana di uso.
Non aveva davvero senso comprarle nuove.
E poi, non so tu, però per me il brivido dell’aver trovato un vero affare è di molto superiore al brivido dell’acquisto compulsivo!
E quando compri di seconda mano c’è un altro grande vantaggio…
5. Perché c’è uno scambio umano
Un tempo andavi dal contadino a comprare le uova, e lui veniva da te a comprare il vino. Sapevi chi c’era dietro un prodotto. E quando compravi qualcosa “da fuori” era una spesa davvero ponderata.
Oggi è tutto così spersonalizzato, meccanico, freddo. Spesso non si dà valore alle cose perché non se ne conosce la provenienza (cosa che purtroppo la maggior parte delle volte nasconde sfruttamento insostenibile delle risorse, manovalanza a basso costo e miseria), e si buttano così in fretta da non fare in tempo ad affezionarcisi e a dare loro il giusto valore.
Gli oggetti di seconda mano hanno invece una piccola storia, seppure solo la parte finale di una storia, e questo può comunque renderli più preziosi.
E c’è anche un’altra questione: comprare “slow” ti permette di coltivare dei rapporti umani. Avere l’occasione di conoscere le persone cui appartenevano gli oggetti che stai comprando, può essere piacevole. Addirittura una sorpresa! 😀
Ora sappiamo chi c’è dietro la vetrina di quel negozio di Surf, è un ragazzo romano, trasferito qui da qualche anno, la bici da passeggio che ho preso per me era della moglie… Ci siamo fatti due chiacchiere e lo saluteremo con simpatia quando ci capiterà di vederlo sulla soglia del suo negozio.
Sappiamo invece che la Mountain Bike che abbiamo preso per Leonardo è stata comprata nel 2012 (ci hanno fatto addirittura vedere la ricevuta!) per una ragazza che non l’ha mai utilizzata (e ci credo, è decisamente una bici da maschio!!! 😉 ), e i genitori – una coppia spagnola che vive in un posto qui vicino – sono stati contenti di venderla a qualcuno che l’avrebbe finalmente usata. 😉
Ma non è solo questo…. Devo ringraziare anche altre persone per la mia scelta finale!
Andando in giro per negozietti, spargendo voce on line o per strada, si mette in moto la macchina sociale, ci si rende conto che le persone sono sempre pronte ad aiutare, a sorridere, a dimenticare i loro mali per darti un consiglio spassionato.
E questo fa bene al cuore, mette in moto un’onda di gentilezza e gratitudine. E tanto Karma positivo. “Good Karma!“, mica male!
6. Perché aiuti gli altri a fare Decluttering
Se è vero che quando compri un oggetto nuovo crei una richiesta, rimetti in moto la macchina economica e subito un altro oggetto viene prodotto affannosamente per sostituire quello che tu hai appena scelto…
Quando cerchi un oggetto usato, offri agli altri la possibilità di togliersi di torno quello che non usano più, di sgombrare armadi-garage-cantine, di fare Decluttering a livello fisico e mentale.
Hai mai tenuto delle cose solo perché non te la sentivi di gettarle via, magari insistendo con amici e parenti perché le prendessero loro? (Di solito non funziona mai…) Dare i tuoi beni personali a una persona che incontri de visu e che sai per certo essere interessata ad averli (tanto da comprarli) fa stare in pace con la coscienza.
Non hai buttato o sprecato, hai rivenduto e aiutato.
Come ti senti rispetto alle tue azioni dipende anche molto – come spiega la PNL – dalle tue convinzioni.
Se pensi che sia “un peccato buttare le cose“, perché i tuoi genitori te lo ripetevano sempre, avrai da adulto molta difficoltà a liberarti del superfluo, perché lo considereresti – appunto – un peccato.
Se pensi che “tutto può servire“, perché magari da bambino la tua famiglia aveva difficoltà economiche, diventerai un accumulatore compulsivo (tipo la Signora dei gatti dei Simpson…) di ogni sorta di oggetti.
Questo convinzioni sono difficili da sbaragliare, è vero, ma magari ti potresti sentire più a tuo agio a vendere gli oggetti che non usi in cambio di un pochino di soldi – pochi, maledetti e subito – e sapendoli nelle mani di chi davvero li apprezza.
Quindi, ricapitolando, comprando di seconda mano fai anche del bene: dai alle altre persone – che magari non se la sentono di buttare dei beni ancora in perfette condizioni – un motivo interessante per fare circolare nuovamente l’energia nelle loro case.
Passiamo all’ultimo motivo.
Di solito si dice “ultimo ma non da ultimo…” No, no… Questo è l’ultimo motivo per davvero! 😉
7. Perché risparmi (e sei fuori dal PIL)
L’ultimo motivo per comprare un oggetto usato, il meno importante dopo tutto, è perché si risparmia.
Continuo con il mio esempio.
Invece di cercare due bici usate, potevamo andarcene al Centro Commerciale a prendere – tout court – 2 Mountain Bike. Ma io volevo un usato per questione di principio.
E penso di aver fatto bene, per tutti i motivi elencati sopra, e anche perché quando non riuscivamo a trovare la seconda bici per Leonardo e ci siamo affacciati al negozio, la Mountain Bike nuova più economica che vendevano, costava più di quanto abbiamo pagato entrambe le nostre bici (e non era niente di che) ma… non c’era il campanello, non c’era la luce, non c’era neanche il cavalletto per reggerla! 😯
Mi chiederai… “le ruote c’erano?” “sì, quelle sì!” 😀
La mia bicicletta usata – quasi nuova ed extra PIL – è regolarmente equipaggiata, l’ho pagata il 40% rispetto al suo costo nuovo visto on line sul sito di Decathlon, e oltre ad avere tutte questo cose, ha anche – in più – un delizioso cestino aggiunto dal proprietario!
La bicicletta usata che abbiamo trovato per Leonardo 3 giorni dopo – quasi nuova ed extra PIL – con luce e un delizioso campanello giallo (che – Leo ancora non sa – scambierò ben presto con il mio serioso nero) l’abbiamo pagata il 40% rispetto a quella bruttina del centro commerciale.
Dimmi tu se non abbiamo fatto un affare! 😉
Però voglio ribadire una cosa.
Quando compri di seconda mano, non lo devi fare con una mentalità di scarsità, solo per risparmiare. Ma con orgoglio ambientalista (lo vogliano battezzare Green Pride? :-D) e un pizzico di ribellione.
Ribellione contro un Sistema che ci vuole schiavi lavoratori dentro la Ruota del Topo, a vendere il nostro tempo, la nostra vita, per denaro solo per comprare-buttare-comprare merci.
Merci, e non beni. Perché solo quelle possiamo comprare.
Tutte le cose che contano non si pagano con il denaro, ma con il tempo che sottrai alla tua vita da schiavo per…
… passare più tempo con il partner o con la famiglia, passare più tempo in mezzo alla Natura, passare più tempo a crescere a livello personale e spirituale, passare più tempo a imparare cose nuove, passare più tempo a fare meditazione, passare più tempo a ridere con gli amici, passare più tempo in vacanza, passare più tempo a creare, inventare, autocostruire, coltivare, suonare, dipingere, sognare… (ho reso l’idea?)
Insomma, risparmio soldi e tempo da impiegare per andarmene a zonzo in bicicletta… Non è affatto male, no? 😉
Quando compri di seconda mano rompi questo meccanismo energivoro che si alimenta della tua vita, risparmi denaro e sei fuori dal PIL.
Muovi l’economia sommersa.
Dai una mano a qualcuno che magari è contento di ricevere del denaro, e ti tiri anche fuori dalle regole del gioco economico deciso da qualcun’altro senza tenere conto delle esigenze delle altre persone e di quelle del Pianeta.
Ricorda, come diciamo nel nostro Manuale anti-crisi IL BOTTO!, che per fare una rivoluzione si deve essere in tanti, ma per ribellarsi basti solo tu! 😉
Bene!
Penso a questo punto di aver detto tutto.
Ho tralasciato volutamente tutte le altre economie di scambio sovversive: baratto, banca del tempo, regalo, et similia… Perché ne ho parlato ampiamente altre volte e perché qui volevo soffermarmi specificatamente sull’acquisto di seconda mano.
Però se ti vengono in mente consigli, idee, altri motivi per cui conviene comprare di seconda mano, o vuoi raccontarmi con Green Pride dei tuoi ultimi affari di usato, sarò molto felice se mi vorrai lasciare un tuo commento qui sotto!
Grazie di cuore!
Pace & Amore (e una bici usata!)
🙂
Viviana Taccione
PS: Quasi dimenticavo! 🙂 Se vuoi vedere le nostre Bici usate di zecca, stiamo organizzando un Corso di Formazione sull’Abbondanza Etica proprio qui nella splendida Isola di Fuerteventura. Si chiama DIVERSAMENTE RICCHI LIVE e trovi il Programma, e un REGALO, qui: http://www.ifeelgood.it/diversamentericchilive
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