Noi siamo l’insieme di quello che crediamo, che pensiamo e che abbiamo imparato dalle nostre esperienze. Un mix ricco e talvolta confuso che dobbiamo gestire secondo una certa logica, altrimenti si crea il caos.
Noi siamo il risultato dei nostri pensieri, ricordi ed esperienze…
Nel nostro schema [NDR: basato sui Livelli Logici di Robert Dilts] l’Identità è l’insieme di tutte le affermazioni cognitive che rappresentano capacità, convinzioni e valori.
Ciò che pensiamo di essere è una delle nostre maggiori forme di potere personale.
Uno dei capisaldi di questa logica fa riferimento alla famosa e ormai classica teoria della Dissonanza Cognitiva di Leon Festinger, cui abbiamo accennato nel Report 3 “Software, Volontà e Affermazioni Operative”.
Detto in poche parole, l’essere umano deve sentirsi coerente, il concetto stesso di identità vive di coerenza. Per far questo possiamo “aggiustarci le cose” come vogliamo, (…) ma in un certo senso dobbiamo sentire che c’è una logica interna che media i contenuti della nostre psiche con i nostri comportamenti quotidiani.
Se non c’è coerenza, per cui azioni e convinzioni, o azioni e criteri valoriali sono in conflitto, tenderemo a modificare quello che crediamo, non quello che facciamo.
Ma dobbiamo sentirci coerenti tra ciò che pensiamo e ciò che diciamo, altrimenti è il nostro modo di pensare che cambia!
Esempio classico è il fumo. Tutti sanno che è una grandiosa scorciatoia verso la tomba, ma chissà perché si convincono che in fondo in fondo non è poi stato dimostrato, o che il piacere insostituibile che ne deriva val bene 10 anni di meno. 🙁
Quello che si fa è cambiare le affermazioni operative da “il fumo uccide” a “il fumo fa solo male” o “il fumo potrebbe uccidere ma non potrei vivere senza”.
Ma possiamo usare questo fatto anche per agire diversamente.
Basta scoprire un punto di contrasto tra il comportamento da cambiare ed una nostra caratteristica cui siamo molto affezionati, come il rispetto di un particolare valore.
Ci torniamo in un certo senso negli esercizi finali, ma come dice Robert Cialdini, che inserisce l’impegno e la coerenza tra le sue 6 Armi della Persuasione, il desiderio di restare coerenti con una certa immagine di noi stessi ci spinge a fare cose che altrimenti non avremmo fatto.
“Una volta assunto pubblicamente un certo impegno, l’immagine di sé si trova pressata da due parti: dall’interno, perché collimi con atti compiuti, dall’esterno… perché corrisponda alla percezione che gli altri hanno di noi”.
Quindi basta costruirsi un’immagine pubblica da persona che vuole vivere in modo naturale, dichiarandolo a se stessi e al mondo, per mettersi in un meccanismo che certamente ci aiuterà a smettere di fumare! 😉
Dal momento che stiamo parlando di una realtà generale così ampia e sfaccettata, possiamo introdurre qui anche un altro strumento di lavoro sull’identità utile per modificare certi comportamenti… con altri comportamenti!
Lo strumento rientra nella categoria delle leve, specificatamente si tratta di una leva temporale. Sto parlando della ripetizione.
Anche la ripetizione fa miracoli, se la usiamo saggiamente per influenzare la nostra mente…
La ripetizione è uno degli strumenti più potenti che abbiamo per influenzare la nostra mente. Nel bene e nel male, la ripetizione altera pesantemente i percorsi neurali (…). Se applicata alla rete neurale di una strategia rappresentazione o di un’affermazione cognitiva, la ripetizione la rinforza.
La ripetizione è la madre dell’apprendimento, si diceva una volta, ed è vero.
Ripetendo le esperienze, il solco neurale si evidenzia, e ripassarci sarà sempre più semplice. Le ricerche scientifiche mostrano che dobbiamo fare una cosa almeno 15-21 volte per farla diventare un nostro automatismo.
Se vogliamo lavorare su questo sottolivello delle Affermazioni Cognitive, dobbiamo chiaramente imparare a conoscere noi stessi sempre più in profondità: convinzioni, valori, criteri.
Inevitabilmente qualsiasi cambiamento all’interno del sistema antropico si rifletterà comunque sul livello identità, e questo si rifletterà – conseguentemente ed in modi che apparentemente ci sfuggiranno – sui nostri comportamenti.
(…)
[Estratto da “Comportamento: lavorare sui livelli (2)“, Ebook n.7 del Corso da Wellness Coach Professionista del Weco Club, il Wellness Coaching Club di I Feel Good – www.wecoclub.it]
Ti piacerebbe anche...
Clicca qui per scaricare gli Omaggi I FEEL GOOD!
Clicca qui per dare un'occhiata a Ebook e Corsi I FEEL GOOD!
Clicca qui per la nostra Affiliazione solidale 100% Win Win!
Lascia un commento