Ho iniziato a lavorare nel campo della ricerca convenzionale sulle cause delle cardiopatie.
A quel tempo si pensava che l’alto livello di colesterolo fosse il principale fattore scatenante degli infarti e degli ictus.
A causa dell’influenza dei produttori di farmaci per l’abbassamento del colesterolo, ai medici fu detto che gli alti livelli di colesterolo danneggiano le pareti dei vasi sanguigni, dapprima rendendole più spesse e infine bloccandole, causando attacchi cardiaci e ictus.
Oggi sappiamo che questa era solo un’operazione di marketing dell’industria farmaceutica.
Se il colesterolo alto danneggiasse le pareti dei vasi sanguigni questo avverrebbe in tutto il sistema circolatorio, che si bloccherebbe in tutto il corpo e non solo nel cuore o nel cervello.
In altre parole, subiremmo anche infarti al naso, alle orecchie, alle ginocchia, ai gomiti, alle dita e in tutti gli altri organi, cosa che, chiaramente, non avviene.
Successivamente ho scoperto che le cardiopatie sono essenzialmente sconosciute nel mondo animale, mentre fra gli esseri umani sono una delle principali cause di decesso.
La scoperta successiva fu una conquista per la medicina naturale in tutto il mondo.
Gli animali producono nel loro organismo la vitamina C, necessaria a produrre le molecole di collagene che rafforzano il nostro corpo e il sistema di vasi sanguigni.
Quanto maggiore è la quantità di vitamina C, tanto più è presente il collagene; quanto più sono stabili le pareti dei vasi sanguigni tanto meno si verificano gli infarti.
Gli animali subiscono raramente attacchi cardiaci perché il loro organismo produce quantità sufficienti di vitamina C.
Noi esseri umani non riusciamo a produrre neanche una molecola di questa vitamina e spesso non assumiamo sufficienti quantità di vitamine attraverso il cibo, esponendo il sistema vascolare a debolezza e allo sviluppo di depositi.
Questi depositi si sviluppano principalmente in aree in cui i vasi sanguigni sono più esposti a stress meccanico, come le arterie coronariche.
Questa serie di scoperte è importante non solo in quanto spiega perché gli animali non sono soggetti a infarti e gli esseri umani sì, ma anche il motivo per cui subiamo attacchi al cuore e non, per esempio, al naso.
Nel frattempo queste fondamentali scoperte sono state confermate dai dati delle ricerche e dagli studi clinici, fugando ogni dubbio.
Dunque, le scoperte scientifiche che in cui mi sono imbattuto sono state la causa principale del mio passaggio dalla ricerca convenzionale a quella delle molecole più efficaci nel prevenire e curare le malattie di oggi: molecole che sono prodotte dalla natura stessa e sono necessarie per il funzionamento ottimale delle cellule.
“Un programma per i popoli della Terra”
Intervista con il Dr. Matthias Rath, aprile 2003
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