Chi di noi non si è trovato almeno una volta a brindare al fatidico momento della mezzanotte del 31 Dicembre ripetendo a se stesso…
“Quest’anno cambierà tutto?”
Associare ad un momento topico come il capodanno il desiderio di iniziare finalmente a fare le scelte giuste, superando la procrastinazione, la pigrizia, la paura, è umano, perché la nostra mente ama pensare che sia più semplice mettersi a dieta, iniziare a fare sport, trovare un secondo lavoro o cominciare un corso di formazione se questo nuovo inizio coincide con un inizio più grande (il primo dell’anno, il rientro dalle ferie estive, il prossimo lunedì, etc.).
Altrettanto umano è poi verificare che puntualmente il 95% dei buoni propositi evaporino come neve al sole non appena il desiderio astratto di cambiare si scontra con la concreta voglia di continuare a fare quello che abbiamo sempre fatto… per comodità o semplicità, il più delle volte.
Per dare corpo ad un blando desiderio di migliorare le cose, un’occasione può certo aiutare, ma ci servono innanzitutto 2 elementi chiave:
1. CONSAPEVOLEZZA, dobbiamo comprendere fino in fondo che significa cambiare (o non cambiare), visualizzando e sentendo in modo preciso tutte le probabili conseguenze delle nostre scelte future (stiamo parlando di motivazione strategica),
2. COMPETENZA, cioè il capire cosa fare materialmente e praticamente passo passo a partire da oggi per trasformare questo nostro blando desiderio in un concreto obiettivo realizzabile (in questo caso parliamo di apprendimento).
Per cambiare davvero servono motivazione strategica e apprendimento mirato…
Quello che ti occorre se vuoi realizzare qualcosa che in passato non sei riuscito a realizzare, è un pò di lavoro su te stesso e un po’ di studio.
Ma… sei sicuro che ciò che più ti interessa per il 2015 è quello cui hai dedicato il tuo brindisi di mezzanotte?
I nostri desideri nascono da ciò che riusciamo a vedere, ed è per questo che la maggior parte di noi brinda per avere più amore, più denaro, più benessere…
Ogni giorno ci vediamo allo specchio, ci vediamo in mezzo agli altri, ci vediamo in un posto di lavoro, ed è normale desiderare un corpo più magro, più amici, una migliore posizione.
Ma se vedessimo il quadro più ampio probabilmente avremmo desideri più grandi, qualcosa che coinvolge il benessere a lungo termine della nostra famiglia piuttosto che la nostra taglia, qualcosa che coinvolge l’armonia di milioni di persone piuttosto che i nostri appuntamenti del sabato sera, qualcosa che coinvolge il futuro dell’economia globale piuttosto che il nostro aumento di stipendio.
Sono davvero veri i tuoi desideri o sono solo indotti?
Perché diciamocelo… siamo sopravvissuti fino ad oggi con quel peso, con quelle relazioni, con quello stipendio, e cambiare queste cose non farebbe altro che farci sopravvivere un po’ meglio.
Ma che succederebbe se scoprissi come iniziare pian piano a trovarti un lavoro che ami sul serio?
Che succederebbe se riuscissi a costruirti nel tempo una rendita passiva (finanziaria, ma non solo)?
Che succederebbe se conoscessi persone “vere”, con cui imparare cose nuove e straordinarie che ora neanche immagini?
Che succederebbe se imparassi i trucchi per essere una persona realmente libera dai mille condizionamenti e dalle paure che ci schiavizzano?
Ci siamo affidati in massa al Piano A, perché era quello che ci hanno insegnato…
Trovare un impiego (possibilmente fisso), lavorare a testa bassa, metter su famiglia, guardare la TV, fare debiti per i nostri giocattoli elettronici, cercare di sopravvivere fino al prossimo sabato, alle ferie estive, all’agognata pensione… 😕
Questo se tutto va bene… (e ammesso che ti renda davvero felice!) :-/
E poi?
Se invece succede qualcosa di grave, di inaspettato, di tragico? Che fai se rimani senza soldi, se non puoi più “comprare”, se rimani “solo”, se saltano le pensioni?
Quando il Piano A non funziona, c’è bisogno di un Piano B.
Un buon Piano B deve permetterti di prevedere i problemi e di pianificare un tuo modo per affrontarli e risolverli.
Servono nuove conoscenze, teoriche ma soprattutto pratiche, in grado di guidarti verso un futuro che tu puoi gestire, allontandoti da un domani in cui sono gli altri o il destino a gestire te.
Vuoi il nostro Piano B?
Il nostro Piano B – a cui stiamo lavorando tra alti e bassi più o meno dal 2002 – lo abbiamo descritto per filo e per segno nel testo Il Botto!
Per condividere le nostre esperienze, i nostri successi e insuccessi e farti risparmiare un sacco di tempo prezioso!
B come Piano B, e anche B come IL BOTTO! 😀
Eccoti qui un estratto de IL BOTTO! appena sfornato, fragrante e nuovo, per te!
Come Coach sappiamo bene che una delle cose che terrorizza di più le persone è proprio il dover affrontare i cambiamenti, soprattutto quelli che portano a vivere situazioni sconosciute e imprevedibili. Scrive a tal proposito Timothy Ferriss:
“Fare o non fare? Provare o non provare? La maggior parte delle persone voterà no, che si considerino o meno coraggiose. L’incertezza e la prospettiva del fallimento possono essere rumori veramente terrificanti nell’oscurità. La maggior parte delle persone preferirà l’infelicità all’incertezza”.
Ma d’altro canto non siamo qui per essere infelici. (…)
Come sosteneva Charles Darwin (in nome di una fatalismo evolutivo non sempre condivisibile):“Non è la specie più forte a sopravvivere, e nemmeno la più intelligente. Sopravvive la specie più predisposta al cambiamento”.
Cambiare o perire, dunque.
Noi meravigliosi esseri multidimensionali siamo qui sballottati tra la Mente Animale e la Mente Angelica.
La nostra Mente Animale funziona in base ad un elementare “Principio di Economia”, per cui tendiamo a vivere ove possibile di routine e abitudini, in modo da risparmiare al massimo le nostre energie vitali.
E’ così che ragiona la Mente Animale: cerca sempre il problema, l’inghippo, il rischio, per salvarci la vita. La Mente Animale, potremmo dire, è un amico pessimista che ti aiuta a non prendere cantonate.
Ma nel mondo ci sono talmente tante meraviglie che a pensar male, a valutarne sempre razionalmente i pro e i contro, se ne perde la maggior parte… (…)
E poi la storia ci insegna che spesso è necessario uno strappo doloroso per passare al livello successivo, e anche se questo strappo lì per lì può far male – come una reazione disintossicante – dopo però non solo torni a star bene, ma ti senti anche meglio.Ma ammettere questa ipotesi, riuscire a vedere “oltre il problema”, è possibile solo se facciamo uscire la nostra Mente Angelica.
La Mente Angelica è l’alter ego di quella animale, e cerca sempre il lato positivo delle cose. Non per salvarci la vita, ma per magnificare la nostra esistenza.
Se c’è un merito che ci siamo sempre presi – dobbiamo dire senza falsa modestia – è stato quello di cercare di andare oltre gli schemi precostituiti, oltre i limiti di genere, oltre le barriere artificiali che dividono il pensiero e l’attività umana. Qualcuno ci prende per pazzi – o quanto meno ci considera molto strani – quando ci vede saltellare con nonchalance tra ambiti di pensiero così distanti tra loro.
Ma se le separazioni delle etichette ci sono antipatiche, è facile comprendere come e perché amiamo il Connettivismo, il cercare legami nascosti tra le cose…
Miscelando per esempio da anni discipline apparentemente incompatibili come la PNL e la Permacultura, passando dal lavoro sulle convinzioni depotenzianti alla progettazione di un orto sinergico. Due realtà teoricamente avulse tra loro, che però – oltre ad essere nate entrambe nei mitici anni ‘70 – hanno tantissimo in comune.
Si tratta di modi nuovi per vedere il mondo, ma anche di sistemi elastici per interagire con la realtà che ci circonda. E soprattutto sono strade privilegiate verso la vera libertà, che è poi l’unica via percorribile per evitare di subire il “Botto”.
Non la libertà teorica, quella sancita per la prima volta con la Rivoluzione Francese (…) stiamo parlando della libertà reale, quotidiana, quella che ti permette di essere davvero chi tu voglia essere, e di fare autonomamente le tue scelte.
Stiamo parlando della libertà che parte da una posizione di rispetto assoluto, di ricerca consapevole e di responsabilità totale, perché se togliamo questo resta poco…
Oltre a lavorare per la libertà abbiamo continuamente cercato – almeno negli ultimi 10 anni – di sperimentare strade nuove per vivere meglio, per ottimizzare salute e portafogli, gestione dello stato d’animo e rispetto reale per Madre Natura, Spiritualità profonda e Comunicazione efficace […]
“IL BOTTO! 50 Cose da fare subito per trasformare la Crisi in Opportunità prima che arrivi…” scritto a doppia mano con Viviana Taccione, è uno strumento con cui chiunque può aumentare la propria consapevolezza e avvicinarsi a nuove straordinarie competenze.
Proprio per questo è 3 versioni: Libro in carta e spago, Ebook in pdf, Audio-Libro in mp3
Un Piano B ricco peraltro anche di Bonus…
B come Piano B, B come IL BOTTO! e anche B come Bonus dunque! 😀
Ecco quali:
– LIBRO: in regalo con il Libro (che trovi qui e se vivi all’Estero, qui) anche l’Audio-Libro, 7 ore di file mp3 in cui noi Autori ti leggiamo il nostro testo più rivoluzionario, e 4 Schede a colori in formato A4 pdf da stampare comodamente;
– EBOOK: in regalo con l’Ebook (che trovi qui) l’incredibile possibilità di rivendere in Affiliazione questo nostro testo… tenendoti il 100% del prezzo di copertina, e iniziando a creare così un primo reddito passivo…
Un ottimo modo per aumentare le tue opzioni e creare davvero il tuo Piano B, qualsiasi cosa questo significhi per te…
So che ce la puoi fare! Se non ora… Quando?
Con stima,
🙂
Leonardo Di Paola
Autore, Coach & Trainer
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Guido says
Perchè festeggiamo il Capodanno, o una Repubblica, o qualche Santo? o, peggio ancora, battaglie? Sono tutte date convenzionali, senza significato reale; per le battaglie, c’è chi vince e c’è chi perde… Ci dividono. Tutti i calendari sono convenzionali, relativi. Le uniche feste “vere” sono i Solstizi e gli Equinozi, e valgono per tutta la Terra. Le percepiscono tutti gli esseri senzienti.
Ci volevano 3 o 4 giorni per essere certi che la luce aveva iniziato la sua risalita (nell’emisfero Nord): ecco perchè c’è il Natale, l’unica rimasta che ha un riferimento cosmico, o quasi.
Dopo il Capodanno non cambierà “tutto”: si procede in modo ciclico, da milioni di anni.
Qualche istituzione non si è ancora accorta che siamo sul terzo pianeta di una stella di media grandezza, lanciata nel braccio esterno di una galassia qualunque, fra miliardi di altre galassie.
LEONARDO DI PAOLA says
Grazie per le tue riflessioni, Guido, sono assolutamente d’accordo con quello che scrivi… Le date convenzionali sono solo stampelle che usiamo per scadenzare gli obiettivi: utili, se non ci dimentichiamo che siamo solo una delle tante gemme dell’Universo, “grandi” nella misura di quanto ci riconosciamo piccoli e “speciali” nella misura di quanto ci sentiamo connessi con tutto il resto…
Alla prossima! 🙂