Ecco la FOTO che abbiamo scelto per illustrare la strada legata all’Ascolto.
Un ponte tra due Anime…
“Difficilmente troverai un regalo più grande e apprezzato da fare a un’altra Anima (…)”
Come leggerai, questo è solo una piccolissima anticipazione…
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è (forse è meglio dire: è stato) il mio più grande difetto quello di non saper ascoltare. Almeno fino a questi ultimi mesi. Ho cominciato a studiarmi, analizzarmi e sto cercando di capire meglio come crescere, anche e soprattutto nel sapere ascoltare gli altri. Salvo poi comunque decidere senza farmi influenzare se non lo ritenessi giusto.
È un impegno enorme quello di ascoltare senza lasciarsi andare ad un dialogo interiore…. anche se ora, nella maggior parte dei casi, le mie considerazioni sono indirizzate al capire ciò che mi sta rispecchiando l’altra persona …. quindi, la critica, anzichè essere nei confronti dell’altro è nei miei confronti 🙂 il mio impegno sarà di ascoltare anche me stessa senza far partire il dialogo……mamma mia he casino ho fatto 😀 grazie
Verissimo, ascoltare e ascoltarsi e’ una virtù e pochi lo sanno fare bene e con il cuore. E’ un aspetto di me che devo coltivare e allenare. Grazie x l’imput da oggi lo praticherò ciao siete grandiosi…
@ Lamberto: non è facile ascoltare, perché non ci hanno insegnato a farlo. Ma fai benissimo a dire che ascoltare è diverso dal mettere in pratica quello che ascoltiamo… in realtà il vero esercizio sta proprio nell’ascoltare coloro che ci mettono a disagio, soprattutto se pensiamo di non seguire le loro indicazioni… Il dono dell’ascolto funziona a prescindere da quello che fai con ciò che ascolti! 😉
@ Lidia: carissima, nessun casino! Riprogrammarsi e contrastare anni di educazione non è facile. In questo campo o si nasce illuminati (ma in quel caso il lavoro è stato fatto prima…) oppure bisogna faticare un pochino… altrimenti che gusto c’è? E’ chi rimanda il lavoro su se stesso che in effetti si trovare nei casini, presto o tardi… Comunque hai ragione: dato che noi siamo gli altri, per imparare ad ascoltarli davvero è necessario anche imparare ad ascoltare noi! Grazie e a presto rileggersi nel Weco! 😉
@ Patrizia: grazie a te per aver raccolto questo input e per averci dato un feedback, sempre graditissimo! 🙂
Che foto! un mare calmo e limpido… penso che questa immagine rappresenti in pieno quello che dovrebbe essere ascoltare gli altri e ascoltarsi allo stesso tempo!. Io sto imparando ad ascoltare il mio corpo, le mie sensazioni e ora è tutta un’altra storia, però ascoltare gli altri…. dovrei lavorarci di più.
Anna
già…una capacità che pochi hanno!! fino a non molto tempo fa mi ritenevo un bravo ascoltatore, semplicemente perchè non interrompevo mai l’altro…poi con il tempo (e qualche “sgrugnata”!) ho notato che in realtà non ascoltavo: in quei momenti parlavo con me stesso!! ora ci rido perchè sembra una barzelletta, ma all’epoca fu un vero shock!!
Bellissimo leggervi, cari compagni di questo cammino, comune grazie a due anime specialissime come i nostri Viviana e Leonardo =)
Anch’io parlerei dell’ascolto di sè stessi che ci mette sulla strada (…) dell’ascolto verso gli altri.
Come prendersela con chi vedi che ha quell’incessante vocina interiore nelle orecchie che gli impedisce di entrare in empatia con un altro essere umano che vorrebbe invece avere un’interazione piena? E’ una reazione inutile,è voler cavare sangue da una rapa? Questo devo un po’ capirlo…
L’immagine evoca in me il silenzio del mare…che nostalgia…=)
la foto …. bellissima. credo che un luogo così possa insegnare ad ascoltare. ti da la sensazione che c’è tutto il tempo per poter ascoltare. e poi il mare …. adoro il mare 🙂 quando posso, esco in barca a vela e posso sentire solo il mare e il vento che mi parlano e sono bravi maestri.
invece per quanto riguarda il saper ascoltare, non ne ero capace fino a quando ho incontrato una persona che mi ha aiutato a capire e frequentandola ho intrapreso nuove strade e nuove applicazioni per migliorare innanzitutto me stessa. ascoltare è una di queste ….. anche se a volte ti accorgi che poi si ascolta solo in parte ….. 🙂
L’ascolto è una cosa difficilissima per il genere umano, almeno da ciò che si può vedere in giro attualmente. Persino durante il sacramento della Confessione non sempre si ha l’ascolto che ci si aspetta. Io cerco di ascoltare ma poi quando mi rendo conto che gli altri con me non lo fanno, e che l’ascolto è a senso unico, mi demoralizzo e mi ritiro. So che non è giusto perchè bisogna imparare a dare senza pensare di ricevere, ma la strada in questo senso è lunga e difficile. Riguardo la foto è bellissima, perchè c’è il mare. Il mare si fa ascoltare e ti dà in cambio tante belle sensazioni.
Ciao ragazzi!Magari ascoltassi ogni tanto!!Non lo penso in quanto a degli sbagli ke ho fatto in passato quanto all’aver perso spesso le sfumature,i richiami,cosa il cuore del nostro interlocutore vuole dirci!Penso debba crescere ancora in questo,spesso sono perso in quel che voglio fare da essere meno interessato da altri temi,tutto sommato ho avuto miglioramenti ma la strada è lunga!Su una cosa son migliorato ed è dare ascolto quando meditando chiedo comprensione,aiuto nelle situazioni,nel crescere!Spesso chiediamo un aiuto lassù e dopo o non ricordiamo la domanda oppure non vediamo la risposta nelle varie forme!Grazie a tutti,sto crescendo giorno dopo giorno grazie a tutti voi!
ascoltare
in modo autentico e’ un grandissimo regalo che puoi fare alla persona che ti parlando e di cui te ne sara’grata
Ciao a tutti,questa strada è davvero tutta in salita,in lungo e in largo.Personalmente per deformazione professionale sono abituato ad ascoltare,ma vai a ” …spegnere quell’INCESSANTE DIALOGO INTERNO” che dalla pancia sale alla testa e poi ritorna giù:E poi che fare con quei “SACCENTI SUGGERIMENTI” che certe volte con l’aiuto di un “io TRONFIO” mi fanno salire in cattedra.La cosa che mi fà stare ancora più male che lo sò,sò perfettamente anche perché siamo stati dotati di due orecchi,due occhi e UNA dico UNA sola bocca ma,la SISSITE acuta onnipresente mi coinvolge.Provo a starci attento sia a casa che sul lavoro ma sarà molto dura.GRAZIE a tutti.salvatorecz
La foto è bellissima!!!!! Il mare è il mio Elemento!!!! Appeno l’ho vista, mi sono ritornate le parole di Hermann Hess che vi riporto: “Sole, illuminami nel profondo del cuore, vento, portami via ansia e travagli! Non conosco delizia più profonda sulla Terra che essere in cammino verso lontani orizzonti”. Beh, la foto ci sta tutta.
Ogni singolo elemento richiama il tema di oggi, soprattutto il Silenzio con cui ci parla.
Quel silenzio cui possiamo attingere facendo effettivamente tacere il chiacchiericcio della mente, quel suo portarci da un luogo all’altro, da un tempo all’altro. Che intanto ci allontana da noi stessi, dal nostro essere nel momento presente, dalla nostra Anima. Ed ancora più facilmente ci allontana, nel migliore dei casi (perché nel peggiore ci predispone negativamente) da chi abbiamo di fronte!!! Concordo con chi ci ha ricordato che il vero Ascolto, quello che crea empatia, compassione, comprensione, consapevolezza, è il dono più bello che possiamo fare ad un’Anima, e che possiamo fare alla nostra Anima. Così come è vero che non siamo abituati e farlo, ma è sicuramente possibile riuscirci. Nella mia esperienza, da quando mi sono fatta il dono di far parte del Weco Club (dando Ascolto non certo alla mente…) posso dire di aver trovato il contesto ideale che mi sta dando davvero una mano immensa nel comprendere tanti meccanismi e nell’acquisire gli strumenti adatti per rimuoverli o riprogrammarli. E’ sicuramente aumentata notevolmente la mia capacità di autoosservazione, riesco ad entrare più facilmente in empatia con le persone con cui vengo in contatto, senza distinzione di contesto, e mi rendo sempre più conto che questa strada, che apparentemente potrebbe sembrare la più difficile, una volta coscientemente imboccata, ci rende la vita davvero una piacevole, ricca, divertente passeggiata, una straordinaria gita in barca (…magari proprio quella della foto;-). Non è sempre facile, ed il bello è proprio questo;-). La meditazione è senza dubbio uno strumento eccezionale anche sotto questo profilo…
E concludo ritornando alla foto: un luogo di pace profonda, in cui la Voce del Silenzio ci culla, la profondità cristallina del mare ci rigenera, la materialità discreta della barca ancorata ci centra, il verde delle piante ci purifica, la luce del sole e del cielo ci inondano della Luce adatta per ascoltare l’unica voce che vibra alle stesse frequenze, quella della nostra Essenza, della nostra Anima:-)
Grazie Grazie Grazie 🙂
grazie Rossella,condivido con te … ..il mare e un vero maestro ,per imparare ad ascoltare……se stessi,curare se stessi…..ascoltare gli altri può avere lo stesso effetto,e la capacita di vedere qualcosa che rispecchia te stesso nel’altro,che può essere negativo o positivo.Ascoltare,parlare e come una meditazione,se ascolti con consapevolezza.Ascoltare…..e un segno di saggezza ….grazie un abbraccio
Non sempre si tratta di fare attenzione alle parole altrui. Spesso dobbiamo ascoltare anche il dolore degli altri, quello non espresso, per esempio.
La foto, sicuramente per i giorni che stiamo vivendo, mi ricorda una strada-ponte che allaccia pacificamente due culture diverse. E per questo ascoltare si unisce ad “accettare”.
Grazie di cuore per queste lezioni!
mi
mi viene da dire, guardando l’immagine, l’ ascolto del rollio dei motori nel silenzio, cullato dal ritmo delle onde…
l’ascolto migliore che possiamo avere è per noi stessi, dopo quello degli altri.
un buon ascoltatore si deve allenare da solo… così lo diventa…
Mi piace molto il commento di Miranda, ciao Miranda! 🙂
Mi piace perché va in una direzione diversa, nella direzione del cuore. Spesso ascoltare se stessi è dare attenzione ai sussurri del proprio cuore che sommessamente, quasi in sottofondo, continua a mormorare suggerimenti, apprezzamenti, elogi, o altro ancora sugli eventi che si susseguono nella nostra vita e le scelte che di continuo andiamo operando. A volte è anche un po’ la voce della nostra coscienza che ci pone dinanzi agli esiti delle nostre azioni, quando le nostre decisioni possono recare nocumento ad altri per un effimero inutile vantaggio personale. Questo mormorio continuo ci disturba, ci assilla, ma non vogliamo stare a sentire, non ci fermiamo finalmente al suo ascolto, perché sappiamo che quella voce che ci parla da dentro è frequentemente una voce di rimprovero, un richiamo a rientrare nelle regole della morale, liberandoci dell’errore in cui spesso cadiamo.
Non dobbiamo negarci l’opportunità del ravvedimento, c’è sempre un punto di ritorno da cui può iniziare la remissione verso ciò che è individualmente e socialmente corretto.
Quindi ascoltare se stessi vuol dire trovarsi a tu per tu col nostro io genuino, quello che è al corrente di tutto, che conosce a fondo la nostra verità. Ascoltiamo quanto ha da dirci e non appartiamolo sine ratio, accogliamo coraggiosamente i suoi suggerimenti, per quanto sofferti possano essere: “va dove ti porta il cuore!” faceva dire la Tamaro alla protagonista del suo romanzo.
E poi l’ascolto degli altri… vuol dire dare disponibilità di sincera empatia, ma anche disponibilità a ricevere idee diverse dalle nostre, sicuramente di pari valore umano. Teniamo al guinzaglio il nostro ego, apriamo le nostre orecchie, ma più i nostri cuori, alla comprensione dei sentimenti dei nostri interlocutori, che a volte non vogliono insegnarci, o forse sarebbe più appropriato dire imporci, proprio nulla, se non di ascoltare con amore i lamenti dei loro affanni.
E poi quante cose in più si apprendono dal cambio di atteggiamento: smettere di blaterare in continuazione e fermarsi a sentire gli altri ci apre nuove finestre sul mondo, allarga i nostri ristretti orizzonti, ci arricchisce di emozioni e sensazioni nuove, ci cambia, ci fa rivivere a vita nuova ……
Azzeccatissima la foto, con questo ponte metafora dell’ascolto che unisce e crea empatia! Bravi Viviana e Leonardo!
Per ascoltare è necessario non avere giudizio, non avere condizionamenti, non avere condizionamenti……. in breve è necessario spegnere la mente. fare in modo che il dialogo interioretermini e avviare un dialogo verso l’esterno. L’immagine esprime bene quando la nostra mente si spegne davanti ad un immagine che il creato ci da e il nostro cuore ritorna “coerente” con il mondo e tutto ciò che circonda….. anche con l’amico che vuole dialogare con noi e vuole che lo ascoltiamo. E’ in quel momento che con una pace interna ascoltiamo con attenzione
La foto è eccezionale e amando il mare percepisco una grande profondità nell’osservazione. Mi piacerebbe applicare l’ascolto profondo sia nella vita personale sia nella vita privata, ma non so da dove iniziare. In questo periodo sono un po’ sfiduciata su tutto, forse sono troppo attaccata ai risultati…Mah!
Ecco, mi piace molto ascoltare il mare.
Vorrei (e ci sto lavorando :)) imparare ad ascoltare nello stesso modo le persone.
Non mi è affatto facile, perché sono egocentrica, molto loquace e tendo a fornire subito una valutazione.
Nel momento in cui ascolto però, do al mio interlocutore la più totale attenzione.
Insomma, ho da lavorare duro!
Ma niente paura, non sono sola!
Ho degli ottimi coach,no?
Emma
La foto è illuminante…e l’ascolto è proprio una di quelle qualità che non ho e vorrei apprendere, sopratutto in ambito personale..
Brava Gilda, vedo che ti stai applicando! 😀
Magari potresti cercare di dedicare tutta la giornata a fare pratica della “strada di Crescita Personale” del giorno e vedere che succede! 😉
Un abbraccio e a prestissimo!
V.