Ti racconto una storia.
L’altro giorno ho trovato nascosta in fondo nell’armadio una preziosa confezione di crema per il corpo Shalimar (eh già, un tempo mi facevo di questi regali, oggi preferisco creme meno profumose e più naturali 😉 ), nuova, ancora incellophanata, dimenticata chissà come da anni.
Il profumo sempre meraviglioso… ma da buttare. 🙁
Che beffa!
Ma come? Io che amo vivere alla giornata, mettermi sempre su quello che mi piace, che nei corsi parlo di come vivere il presente…
Stamattina cercavo dei post-it qui in Redazione e – tra i tanti foglietti che mi circondano allegramente – ho trovato anche un cubo di foglietti storico… anche lui andato, colla pressoché inesistente.
Mumble mumble…
Un flacone di crema dimenticata può essere un caso, ma il cubo post-it abbandonato mi ha messo in allarme! 😯
Prima di scoprire il terzo indizio incriminante, mi sono ripromessa di passare all’azione!
Ho deciso di trovare subito il tempo per dare un’ulteriore occhiata intorno a me, di vedere davvero e non solo guardare, di sgombrare ancora di più il campo (cassetti, armadi, ripostigli), dai “ricordi” che non uso e di “mettere a giro” tutto quello che invece desidero usare, senza conservare nulla a scadere (tarlare, ammuffire) da una parte, non tenere più nulla per “la grande occasione”…
Perché mettere da parte significa alla fine buttare via.
Non mi capita spesso, in effetti quella crema si era proprio nascosta in fondo… Comunque, scaduta o meno, oggi sono diversa, non mi sarei comprata un prodotto del genere, la vera gioia di quell’acquisto è passata. E’ andata. Ed io ho tralasciato di viverla.
Ma la lezione è stata utile… perché mi permesso di fare mente locale alle “scadenze“. 🙂
Scadenze non tanto di oggetti, ma scadenze di stati e sensazioni.
Perché noi cambiamo e ogni giorno siamo diversi.
Perché ogni attimo è prezioso e merita di essere vissuto come se fosse l’ultimo.
Sì, lo so, è una frase pesante da digerire.
Questa cosa di stare “sul chi vive” perchè “ogni attimo potrebbe essere l’ultimo” è una grande Spada di Damocle… ma non è questo che ci permette di rendere più bella la Vita?
Non è questo che ci permette di apprezzare con gratitudine, giorno dopo giorno, quello che stiamo sperimentando?
(C’è un film romantico-lacrimoso del 2004 ambientato a Londra che ti consiglio di vedere… si chiama “If Only” interpretato da Jennifer Love Hewitt e Paul Nicholls.)
Il grande errore che noi Egoici esseri umani possiamo fare è pensare che tutto stia lì, sempre, che sia un diritto, un “dato di fatto“.
Invece, come cambia una crema, cambia tutto il resto.
E allora è inutile conservare le cose per le “grandi occasioni”…
Lo so, ad uno sguardo distratto potrebbe sembrare un articolo per sole donne ( … o per guardoni! 😉 ), ma la crema – l’avrai capito – è una metafora del carpe diem!
Anche i signori uomini mettono le creme (e loro certe volte davvero solo per le occasioni importanti 🙁 ), ma comunque possiamo parlare di… maglioni lasciati in fondo all’armadio, attrezzature per lo sport o giocattoli elettronici comprati per il nostro io avventuroso o bambino abbandonati lì con le pile a scaricare… a ognuno il suo! 😀
In “Ieri, Oggi e Domani. Dominare il tempo Psicologico per ritrovare la Felicità“, parliamo di Area di Comfort e di Passato…
Di trito e ritrito, confortante e sconfortante passato che proiettiamo nel presente, tralasciando di vivere veramente.
E in fine serata, leggo una storia e chiedo a tutti di fare una lista. Una lista speciale. Una lista tutta da vivere.
Io sono anni che la faccio… e tu, la stai facendo?
E mentre sono qui che scrivo e penso a cosa depennare nella mia lista, mi sto improvvisamente ricordando che ho comprato un bel vestitino di velluto turchese l’altro giorno.
Un po’ corto per il mio stile happy-folk, ma con degli stivali neri (di ecopelle 😉 ) si può fare…
Adesso vado a dire a Leonardo che dobbiamo organizzarci subito, per uscire, per fargli fare un giro (al vestito, oltre che a Leo! 😉 ), senza aspettare una “grande occasione“.
Perché ora ti dirò un segreto.
Abbiamo un grande e smisurato potere: quello di creare le occasioni speciali senza aspettare che arrivino!
Vado in missione! 😀
… Ah! Fammi sapere che ne pensi!
Qual è, qual è stato o quale sarà… il tuo oggetto del satori, quello che illumina a giorno un’angolo della mente, che ti risveglia dal torpore, che ti fa prendere una decisione importante. Fosse anche solo quella di andare a ballare fuori programma per festeggiare la Vita!
Un abbraccio!!!
V. 😀
==========================
Aggiornamento:
Missione compiuta! E ho anche le prove!!! 😀
Venerdì 4 Febbraio siamo andati a zonzo… Qui siamo alla cena Veggy (senza posate ma accompagnati dal pane a “crepes” ingera, che avvolgeva il cibo in un grande vassoio tondo, come tradizione Eritrea), al Ristorante “Sahara” a Roma. Una bella scoperta!
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vero… verissimo… mi succede spesso… compro oggetti e cose “per un bisogno”, o per un “domani”… poi non le uso per paura di rovinarle… praticamente è come non averle… ma stasera tiro fuori la biancheria più bella ed inizio ad usarla… senza aspettare un “momento X”,
Idem…
Succede anche a me, adesso, con tutto.
Vorrei sapere cosa è successo, strada facendo, visto che invece una volta, quel vestito nuovo e bello, lo mettevo su tutti i giorni e me lo godevo proprio. Così come anche gli oggetti o quant’altro…
@ Claudia:
Grazie di cuore Claudia per la tua condivisione! 😀
Io sono poi andata fuori con il mio vestito turchese… ho le prove (appena la macchinetta fotografica decide di riaprirsi le posterò come addeddum 😉 ), e tu?
Un abbraccio!!! 🙂
@ Marisa:
Cara Marisenda… non lo so come mai. 😕 A me capitava spesso in passato.
Paura di perdere qualche cosa, forse? Sensazione di essere in un momento intermedio poco “vivo” della tua vita, tra una vita vissuta pienamente ed una ancora da vivere domani? Tentativo di fermare il tempo? Ma il tempo di chi, se quell’oggetto non è nostro, non è mai stato vissuto?
Forse basterebbe sostituire l’immagine dell’oggetto “perfetto” con il ricordo dell’oggetto stesso vissuto. L’oggetto, in questo caso il vestito non indossato, può essere di chiunque, una qualsiasi modella su una rivista patinata. Non ha molto senso se ci pensi.
Nel momento invece in cui abbiamo un nostro ricordo con quel vestito indosso, lo àncoriamo ad un bel momento… il suo sapore sarebbe così diverso!
Che ne pensi?



Un bacio!
Cara Vivi,
con semplicità, colpisci sempre nel segno…
Da un po mi domando: con l’acquisto complusivo quale bisogno voglio soddisfare?
Come tu insegni le cose necessarie sono veramente poche. Ma la tv e i giornali costantemente ci convincono che per vivere bene non possiamo fare a meno di nuove cose. Voglio dire basta a questo giochino, ci vorrebbe un Viviana sulla spalla ogni volta che si fanno spese….non hai un santino da mettere nel portafoglio?
il vestito turchese oramai è un mito, è da tre TT fa che ne parli!!
lo voglio anch’io adesso!!!!
Carissima Sara!!! 🙂
Come ti capisco!!! Una cosa è certa, se le cose le compri e poi non le metti sarà ancora più facile “passare al prossimo acquisto”. E poi il mio segreto lo sai, “TV, pubblicità, TG e spettacoli di gossip KAPUTT“!!! Se dovessi ispirarmi ai DVD di fantascienza o di Harry Potter che vedo per i vestiti… sarebbero guai!!! 😀 😀 😀
… E poi ti svelo un segreto: essere contro corrente è molto divertente! Nel momento in cui ti vesti in modo “diverso” dagli altri, non hai alcuna necessità di essere alla moda, sei TU la moda!!! E la moda può essere anche un vestito indiano nero a fiori portato con disinvoltura su un collo alto rosso 😉
mmm qui se continuo a parlare di vestiti passo per una donna frivola… 😀
E pensare che adesso (come la max parte del tempo!) ho un paio di vecchi jeans, una felpa e la collana della pace!!! 8)
Per il vestito, in effetti sono 2 vestiti diversi. Io sono un po’ fissata con il rosso e il turchese per i vestiti lunghi. Quindi se ti riferisci ad un vestito di cui parlavo in un TT (“Nudo Giudizio” forse?) è un altro. Lo stesso che ho nel “Video della Felicità” in una foto insieme a Leo. Questo invece è di velluto, corto ed è un turchese scuro.
Bacissimi e ci si trova nel Weco!!!
Ciao Vivi, bellissimo questo argomento!
A me succedeva di vedere una “cosa” che mi piaceva ed acquistarne due così, mi dicevo, se una si rompe ne ho già pronta un’altra. Poi finivo sempre per regalare la seconda o tenerla nei cassetti. In effetti ultimamente mi sono data una regolata sia per spendere meno sia perchè ho capito che una “cosa” basta ed avanza ed è già positivo che te la puoi permettere…
Inoltre faceva parte di me (ancora un po’ ;)) acquistare le cose per le “occasioni” (non si sa mai, mi dicevo, se mi capitasse l’occasione sono organizzata e non devo correre a cercare ciò che mi serve). Ora invece sono venuta dell’idea che ho tutto per qualsiasi occasione; un po’ perchè ce l’ho veramente 🙂 e un po’ perchè sto capendo che per ogni occasione quello che conta è “stare bene con me stessa e… al diavolo tante altre cose… anche perchè a questo punto non mi manca più niente 🙂
Ciao e grazie per avermi dato l’occasione di riflettere 🙂
Grazie Lidia per la tua condivisione!!! 😀
E’ incredibile, anche a me è successo talvolta. Così trasformiamo le nostre case in negozi! 😕
Essere sempre preparati per tutto? Come spesso accade(VA) significa agire più per paura di perdere che per ottenere un beneficio. Più paura di non essere pronti che… gioia nel provare nuove esperienze!
“Merito” di chi ci ha fatto sentire inadeguate in passato?
Ah, magari Freud tirerebbe fuori la storia del Papà severo (con sguardo cipiglioso come Kronk!



), o al contrario, troppo disponibile a toglierci tutte le castagne dal fuoco senza farci provare a fare le cose da sole…
La realtà è che abbiamo TUTTE LE RISORSE che ci servono, non solo per far fronte alle situazioni più diverse (anzi, direi che tiriamo fuori proprio le… ovaie quando più serve! 😉 e lo sappiamo bene, chissà perché facciamo finta di dimenticarcene…), ma anche per DIVERTIRCI per la nuova AVVENTURA!
Lidia ti voglio “un sacco bene”, non vedo l’ora di ritrovarci ad Aprile a Rimini da Eker… e con questa occasione siamo a 3 volte che ci incontriamo!!!
Ciaoooo! 😀
Davvero, anch’io aspetto con gioia quel momento perchè ho proprio voglia di vederti/vi e sono contenta che abbiamo creato questa occasione… Tvb anche io … anzi Vvb 🙂 un bacio grande
Ragazze, noto che questo argomento stimola la vostra partecipazione… ottimo!
Gli acquisti che vanno oltre la sopravvivenza quotidiana sono da sempre àncore che ci fanno sentire bene, e lo shopping non fa eccezione! Eppure anche noi maschietti avremmo bisogno di ragionare a fondo su questo, nonostante il nostro possesso tipico sia più funzionale e meno (apparentemente) effimero. Se c’è una differenza è forse legata al fatto che noi ci concentriamo di più sui giocattoli (pc, auto, attrezzi…), su oggetti che ci permettono di “fare cose per sentirci in modo diverso”, mentre voi ragazze vi concentrate su oggetti che vi permettono di “vedervi diverse per sentirvi in modo diverso”… (quasi quasi ci facciamo un Teletraining!)
@ Claudia: vai così!!!
@ Marisa: a quello che dice saggiamente Viviana aggiungerei il fatto che in fondo mettere da parte degli oggetti rinforza la nostra (solita!) area di comfort… più cresciamo, più permettiamo alle abitudini di rinforzarsi, e anche sapere che “se serve” so già cosa mettermi rappresenta tutto sommato la ratifica di un’abitudine (che peraltro viene dal latino Habitus…)
@ Sara: sei una forza, l’immagine del santino anti-acquisto compulsivo è bellissima! 😀
@ Lidia: il doppio acquisto preventivo è fenomenale, io lo facevo con le penne quando ne trovavo una che scriveva esattamente come volevo scrivere in quel momento… PS: anch’io sono davvero moooolto felice di rivederti presto… un grosso abbraccio fino ad allora! 🙂
Grazie Leo, un bacio 🙂
Vivi, Leo, ma siete bellissimi in questa foto! E la sciarpa di Leonardo è intonata con il magnifico vestitino turchese di Viviana, che mito, questa sì è classe ragazzi! 🙂
Complimenti per questo bel post che ha fatto suonare tanti campanellini anche dentro di me. Troppo spesso mi capita di lasciare le cose nell’armadio per la “grande occasione”, anche se ormai dovrei avere imparato che ogni giorno è speciale…mmm
L’ho visto fare da mia mamma che l’ha imparato da mia nonna che ha visto la mia bisnonna…ma io che aspetto a spezzare la catena???
Grazie per avermelo ricordato e per la luminosità che trasmettete ogni volta che vi leggo!
Un abbraccio grande,
Simona
Simona grazieeee! 😀



In effetti è facile “appandantare” Leo, lui con una sciarpa se la cava sempre!
Lo sai che mi hai fatto venire in mente (grazie mille perché solo parlando con tutti voi poi l’idea si amplia e attiva altre sinapsi!)?
Non è tanto tenersi le cose buone nell’armadio… è piuttosto la convinzione che c’è dietro… che non ci meritiamo ogni santissimo giorno di usare il servizio buono, il vestito buono, l’asciugamano buono.
Che poi il “buono” di un tempo sia qualcosa di “improponibile”, tipo il servizio di piatti bordato in oro zecchino et similia, è un’altra storia… Dovremmo riciclare, regalare, vendere al mercatino dell’usato il vecchio “buono” che non ci piace più ed usare il ricavato per comprare un “nuovo buono” usabile alla giornata. Che ci faccia stare bene.
Come ci fanno stare bene gli armadi non più strabordanti, non più divisi tra 2 serie di oggetti, 2 doppi di tutto: un buono che non mettiamo mai e un discreto che non rende giustizia alla nostra divinità!
Tanto, Verga insegna, la “robbba” non ce la portiamo mica nella tomba!
Grazie per il tuo commento… un bacione! 😀
complimenti bella trovata quella di buttare via quello che non serve io devo fare un po di pulizie mi sa cara la mia viviana dopo le miei innumerevoli traslochi ne ho di roba da sbattere via grazie per l idea
È proprio così Viviana, hai ragione, hai reso così bene l’idea! 🙂 La nostra divinità merita il meglio, ogni giorno! 😉
Che ridere, mi hai fatto pensare al servizio di piatti bordato di mia mamma, ovviamente ormai improponibile e quindi mai usato, ma che ancora se ne sta lì perché “non si sa mai…”. È tempo di mercatino per lui, o che sia regalato, ci sarà senz’altro qualcuno che sarà felice di usarlo. 🙂 E io sarò ben contenta di usarne finalmente uno che mi piace.
Un bacio grande,
Simona
Anche a me capita spesso.
Proprio da qualche giorno ho dovuto sistemare le cose che mio marito ha portato dagli USA e per fare spazio, ho ripulito i cassetti. Quanta roba che rimane inutilizzata! Pero’ a me piace usare tutto quello che ho, nel senso che se ho comperato una tovaglia, un servizio di piatti, un profumo, non lo lascio li’ per occasioni …..ma li uso, me li godo, e procuro io l’occasione. Mi da’ gioia usare cio’ che ho comperato, ma ho anche regalato molte molte cose e fatto la gioia di chi l’ha ricevuto.
Poi mi sento piu’ leggera e libera. ahahahaah
@Simona
Brava Simo! Ti auguro dei piatti coloratissimi… adesso per non fare i consumisti a tutti i costi (figurati!!! 🙂 ) magari li trovi anche al mercatino, però un bel rinnovo / scambio di energie ci sta tutto.
Tra l’altro ho scoperto che un bel servizio di piatti in vetro (non pyrex però) è molto più “ecologico” di uno in terracotta perché si ricicla alla grande. Ho trovato dei servizi in vetro colorato carinissimi!!!
@ Costanza
Cara Costanza grazie per la tua testimonianza! 🙂
Hai proprio ragione, ci si sente più leggere con meno cose. Ed è anche una conseguenza fisica che gli esperti di Feng Shui non avrebbero difficoltà a spiegare. Più spazio c’è (in casa, nei cassetti, negli armadi, sotto il letto… 😉 ), per la circolazione dell’energia, meno ristagni ci sono di Sha, l’energia negativa, e tutto va meglio!
Quante zavorre anche mentali sono legate agli oggetti? Me ne sto rendendo conto adesso che sto programmando un trasloco. Che peso – in tutti i sensi – questa “robba“… certe volte vorrei essere una Globetrotter, con il mio mondo nello zaino!
Un bacio e alla prossima!!! 😀
Che bella Vivi l’idea dei piatti in vetro colorato, mi piace, davvero originale! Non li ho mai visti ma li cercherò senz’altro, sono molto curiosa…:-D Grazie!
E adesso che stanno arrivando la primavera, il sole e le belle giornate sento che è proprio tempo di alleggerire e di cambiare. W il colore, W lo spazio e tanta nuova energia positiva!
Un bacio e a presto, 😀
Simona
Cara Viviana,
come hai ragione!!
Anche a me capita di fare acquisti (per fortuna ultimamente mi capita molto meno)
e di conservarli per chissà quale occasione….
Per esempio prima di Natale ho lasciato il cuore per un piumino blu, bellissimo,
ho chiesto a mio marito di regalarmelo per Natale, poi per non farmelo sfuggire
l’ho addirittura acquistato io per lui per paura di non trovare più il modello o la taglia giusta.
Sai che vergogna ammettere che è ancora nell’armadio in attesa di quale occasione???
Il bello è che ogni tanto apro l’armadio e lo guardo contenta.
Dopo aver letto il tuo messaggio, sono sicura che sarei più contenta
se l’avessi messo oltre che guardato.
Da circa un annetto sono riuscita a limitare i miei pazzi acquisti,
però negli anni scorsi era davvero così acquistare per conservare……che pazzia.
Grazie per avermi aperto gli occhi!
@ Simona:
Grazie Simo, un bacio anche a te! 😀
@ Viviana:
carissima omonima (! :D) ti tocca fare qualche giretto in montagna allora per rimediare. Cosa c’è di meglio che programmare un bel weekend romantico con tuo marito ed il piumino blu?
Affrettati perché OGGI è sempre meglio di domani 😉 e perché… sto cercando di mandare vibrazioni alle “Fate dei Fiori” affinché portino al più presto la Primavera… e giacche senza maniche!!!
Un abbraccio e ti aspetto qui sul Blog! Fammi sapere! 😉
Che bellissima idea!
A parte il piumino blu nuovissimo, da indossare al più presto, faccio il tifo per mandare vibrazioni alle fate dei fiori per la primavera, quest’inverno è davvero troppo lungo!