Ecco la FOTO che abbiamo scelto per illustrare la strada legata alla pratica dell’Analisi.
La presa di coscienza, la responsabilità, la consapevolezza… sono parte integrante di qualsiasi processo di evoluzione. Perché…
“Tu sei la causa di quello che succede nel tuo mondo (…)”
Come leggerai, questo è solo una piccolissima anticipazione…
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Questa domanda me la faccio ogni giorno e nn trovo mai la risposta
….ho una domanda….tutte le situazioni si possono risolvere….?…ultimamente ho lasciato perdere qualcosa…forse non è stata una soluzione, ma ho guadagnato in benessere e libertà di pensare a cose migliori….=)
Grazie e baci baci!
Ciao a tutti!Questo tema è tosto ma da comprendere!Io penso che spesso più che l’analisi manca l’apertura alle alternative,spesso vedo che provo ad analizzare una situazione,un modo di pensare depotenziante oppure un comportamento ma quello che mi capita è di restringere il campo di alternative a disposizione,penso a causa di un analisi molto mentale…Che cosa ne pensate?Lo scatto a me ricorda la velocità di andare sempre dentro il nostro fare,in una continua corsa mentre “il tutto”(dai grattacieli alle strade…)sta li nel suo essere,la sua perfezione ad osservarci…invertendo un po’ i ruoli!Buona giornata!
sollevi una cosa che non sono capace
Wow Viviana e Leonardo!
analisi che parola….. siamo responsabili ma non colpevoli, questo credo. Cosa ci suggerite per guardare con distacco un problema, proprio quando siamo noi i protagonisti? va bene ho-oponopono?. Voi come agite? Grazieeee.
Questa foto è quella che mi piace di più.
Anna
@ Maria: la ricerca della risposta, se fatta con il cuore, è già parte della risposta stessa… continua: non mollare, e vedrai che prima o poi troverai ciò che stai cercando! 🙂
@ Stefania: chiedi se “tutte le situazioni si possono risolvere…?”: io direi proprio di sì! Se vai avanti in qualche modo l’hai risolta. La domanda forse è piuttosto “come l’ho risolta?”, “cosa avrei potuto fare meglio se mi ricapitasse una situazione simile?”… Se stai meglio e continui a stare meglio, per certo hai trovato una buona soluzione, anche se non è perfetta. 🙂
@ Gianpietro: scrivi una cosa saggia… l’analisi non dovrebbe essere solo mentale, ma partire da un punto di vista più ampio. Quando vedi che le alternative sono limitate, devi semplicemente fare un passo indietro e dare via libera alla tua creatività, usando tecniche di problem solving, tanta pazienza e innanzitutto tanto amore per te stesso… Bella la tua interpretazione dell’immagine: la fretta, la civiltà, lo stress da superare per arrivare a risultati migliori! 😉
@ Daniele: non ti preoccupare se non sei capace… tutto si può imparare se c’è la motivazione a farlo! 😀
@ Anna: hai perfettamente ragione: “siamo responsabili ma non colpevoli, questo credo”. Mentre la colpa rimanda a qualcosa di esterno che ci giudica, e che ci spinge ad uniformarci ad una morale piatta e standardizzata come bambini controllati a bacchetta, la responsabilità contiene in sé il seme delle conseguenze che noi creiamo per noi stessi, ed è per questo premio gradevole o sgradevole (ma pur sempre evolutivo!) in sé stessa… Ho’oponopono va benissimo, è un ottimo inizio per chiunque, l’importante è che tu ti ci trovi bene! 🙂
Anche io credo di essere la causa del mio mondo…
Ho cambiato atteggiamento, mi sono aperta, provo ad amarmi ogni giorno di più, comincio a essere più serena ma nel lavoro e nelle relazioni interpersonali ho ancora molte difficoltà…
Mi pongo tt i giorni la stessa domanda a cui non riesco a darmi una risposta
Siete grandi Viviana e Leo!!!
Eh si , è proprio vero, la causa di quello che succede siamo noi, come del resto siamo quello che mangiamo ;-).
Ma, io di solito è difficile che affronti una situazione problematica specialmente se è infruttosa nel solito modo; intanto penso dove posso aver sbagliato e tendo a fare un analisi di quello che ho fatto e come potevo reagire diversamente . Poi un grande saggio diceva che se ti comporti bene riceverai del bene e se ti comporti male riceverai male.
Ciao a tutti,
Si può dire se una situazione, un rapporto, un problema non vanno: analizza le tue strategie, falle venire alla luce e se necessario cambiale? Probabilmente sono migliaia come le luci multicolori che della foto e di volta in volta occorre utilizzare la migliore per rispondere al problema specifico.
Grazie.
Ermanno
Ciao a tutti 🙂
alla domanda mi risponde la foto .. se continuo a percorrere la strada sbagliata non arriverò mai alla meta o arriverò chissa quando 🙂 per risolvere un problema devo cambiar strada ( alternativa )
Per il lavoro mi vien abbastanza facile trovare soluzioni , per il resto mi è piu difficile .
Buona serata 🙂
Ciao a tutti,e grazie dei vostri contributi. Questa foto non mi attira molto quasi sicuramente,come dice Paolino,percorro una strada sbagliata(è la mia sissite che in questo caso mi assale e mi travolge…)Cosa faccio? Leo, non lo so davvero,questa volta sono bloccato.Per quanto mi sforzi…seguo i ritmi degli orari imposti dalle situazioni che tra l’altro si modificano in continuazione.Non sono riuscito neanche a inviare una e-mail( Tu sai).Adesso ho deciso di percorrere queste strade, vedo se riesco a staccare ma non ne sono molto convinto.GRAZIE a tutti.salvatorecz
Salvatore carissimo… ci sono momenti un po’ così, l’importante è non mollare e continuare a cercare un modo per fare quello che davvero nel cuore sentiamo di voler fare… e a furia di cercare, a furia di sbagliare strada, a furia di prendere vicoli ciechi, chi non si ferma e procede con Amore (sempre!) prima o poi una strada la trova, la sua strada…
Un abbraccio e ci Wekiamo presto! 🙂
Siamo responsabili sempre di quello che accade. Certo. Ah.! Non era colpa tua.? ?.?!, no dai scherzo il nostro magnete interiore attira tutto è solo dura da accettare e a volte anche dura da vedere quale parte di questo magnete ha attirato… proprio sta cosa poi, io? Proprio a me? Ma sto magnete dove si nasconde ? Se lo becco!!!!
Immagine stupenda ragazzi mi evoca che luci di notte con scritto sopra. Analisi, mi viene da dire che l analisi fa chiarezza o meglio aiuta a fare chiarezza nelle parti buie..
Mi dicono che tendo ad analizzare tutto …
Non so vado in automatico
È sbagliato?
Ciao
ciao a tutti!
quella di oggi è una domanda che mi preme molto!
speriamo che con questo persorso che stiamo intraprendendo riusciremo a rispondere a questa domanda ed a tutte le altre 🙂
buona serata a tutti
Matteo
Confesso che questa foto, nonostante la sua bellezza, mi angoscia.
Mi riconosco responsabile di quanto provo. Non posso certo accusare altri di problemi miei.
Eppure, tante volte, l’ansia compare – o è paura… Poi penso che se provo ansia per qualcuno, magari i miei pensieri fanno male alla persona per cui vorrei tutto il bene del mondo.
Insomma, per me è un caos.
Grazie e buona serata a tutti!
Siamo sicuramente “artefici del nostro mondo”… Una Verità che facciamo veramente difficoltà ad accettare ed accogliere appieno. Perché? Eppure dovrebbe riempirci di gioia… Invece c’è qualcosa, in questo, che ci spaventa: per esempio, la Responsabilità delle nostra scelte di vita, dalle più semplici e quotidiane a quelle più importanti… E preferiamo affidare ad altri la gestione della nostra vita, accontentandoci di aprire, ad ogni pie’ sospinto, le chaier de dolances, puntando il dito ora contro una cosa ora contro l’altra… Allora ciò che non ci piace dipende dai politici, da chi ci sta accanto, dai colleghi, etc.etc.etc…
La micro-lezione di oggi ha risuonato con le note di una parolina: cambiamento… So, per esperienza personale, che davvero il cambiamento, quando diventa una cosciente, responsabile, consapevole scelta e decisione, avviene. E le strade che ognuno di noi può percorrere sono davvero tante: a noi la possibilità di scegliere l’elemento su cui iniziare ad agire, che sicuramente parte da noi stessi. Uno degli ostacoli che ho incontrato in questo cammino è stato l’attaccamento al risultato, che è ben altra cosa rispetto alla determinazione e la chiarezza degli obiettivi! Un ostacolo che spesso, nella mia esperienza, ha messo in moto i “potenziali superflui” di “zelandiana” provenienza:-)
E mi sono anche resa conto che non il cambiamento in quanto tale ci permette di andare oltre, bensì il cambiamento che si porta dietro la comprensione di ciò che stiamo cambiando: ciò che non ci piace e vogliamo cambiare cosa ci sta segnalando? Quale parte di noi sta rispecchiando? Quale “insegnamento” ci sta offrendo? E’ un po’ come voler guarire una malattia andando alla fonte e non solo agendo sul sintomo.
Wow, che gran senso d Libertà prendere atto che “posso”, se “voglio”, cambiare, e che non devo andare lontano per farlo, perché mi basta cambiare me stessa per veder cambiare ciò che c’è fuori….!!!!! E, in alcuni casi, addirittura, il cambiamento interiore ha reso ininfluente il reale cambiamento all’esterno. Il problema, a volte, è che non solo il cambiamento lo vogliamo fuori di noi, m addirittura lo “pretendiamo”….ma questa è un’altra storia…!!!;-)
Cosa mi è piaciuto della foto? L’azzurro dell’acqua e dello sfondo del cielo, gli unici elementi che conservano la luce naturale, mentre tutto il resto è illuminato dalle luci artificiali… Sono sullo sfondo, ed in questi due elementi ho visto la pace e la serenità che può dare il cosciente, consapevole cambiamento interiore, una volta usciti dalle strade ed autostrade, simbolicamente espressione di un’esistenza meccanica, alla mercé di tutto ciò che c’è fuori, e, per giunta, con l’illusione di condurre il gioco….;-)
Grazie Vivi e Leo, anche per questo quinto spunto… Questo mini-corso è davvero una genialata, a me sta davvero piacendo tanto, e, soprattutto, è un metodo eccezionale per centrarci su piccoli/grandi punti ogni giorno: il giorno dopo quell’elemento è una candelina che illumina una qualche parte della scena del giorno successivo, e ne diventa poi parte integrante… Ed il bello è che è tutto leggero, allegro, ma non per questo meno profondo: un “gioco”, che a me sta facendo conoscere ancora meglio il grande “gioco della vita”, della mia, della Nostra vita…. Ed è bello perché è condiviso… D’altra parte, viene da voi, non poteva essere diversamente…..;-)….. Grazie di cuore, grazie grazie grazie:-)
E grazie a tutte e tutti voi che condividete 🙂
Il metodo che, da qualche tempo, cerco di utilizzare per affrontare un problema, consiste nel considerare la faccenda in questione, come un ospite che occupa solo un piccolo spazio dentro di me. Posso, dunque, spostarmi in un altro punto del mio spazio interiore e da lì osservarlo con distacco, provando a visualizzarne tutte le coordinate. In fondo noi siamo molto di più del breve momento di un problema, noi siamo tutti i momenti possibili! Un saluto da Ari
Dimenticavo: Qualcuno potrebbe descrivermi la foto di questa lezione, che mi è sembrata molto interessante dai pochi indizi presenti nei commenti insufficienti per capirla bene? Grazieeeeeeee!
Ciao Arianna,
E’ lo squarcio notturno di una strada metropolitana asfaltata, scattata con l’obiettivo aperto su cavalletto che mostra le luci dei fari delle macchine come strisce nella notte. Così le macchine sono in più punti contemporaneamente.
A destra tanti palazzoni, a sinistra c’è il fiume, con in lontananza un ponte tutto illuminato (che dovrebbe essere il ponte di Brooklin o di San Francisco).
Al centro della foto un piccolo cartello rosso dice che ci sono lavori in corso per il prossimo miglio.
E’ una foto un po’ complessa in effetti ma sembra che la descrivi quando dici “In fondo noi siamo molto di più del breve momento di un problema, noi siamo tutti i momenti possibili!”
Spero che ti sia utile, un grande abbraccio!
🙂
Grazie Vivi per la dettagliatissima descrizione. Il paesaggio rigorosamente cittadino mi intristisce un po’, ma l’analisi è sempre un momento più o meno faticoso e dunque ci può stare la desolazione della città. Senza luce, poi, non si può compiere alcuna analisi, caotico frangente di lavori in corso dentro di noi. Insomma alla fine ci sta tutto! Grandi!
Chissà perché ho dimenticato il fiume: forse perché non so nuotare? Comunque ci sta anche lui! Se non sbaglio l’acqua è il simbolo della mente e dell’inconscio ed è grave che non sappia “nuotare!” So comunque che il giorno in cui ci dovessi riuscire mi trasformerò direttamente in un pesce! Insomma passo da un eccesso all’altro.
la foto mi fa pensare alla – mia confusione ogni volta che devo approcciarmi ad un problema, soprattutto quando dopo la fine di un lavoro devo trovarne un altro -. il momento allora si fa depotenziante perchè subentra la paura e, come dice Leonardo Di Paola, si ha la sensazione di essere controllati dall’esterno, dovrei quindi liberarmi dal giudizio esterno……
Essere consapevoli che ciò che accade nel proprio mondo è responsabilità propria ci rende più motivati a cercare di modificarci per rendere il nostro mondo pieno di cose belle e per tenere alla larga tutto ciò che è negativo. Se così non fosse saremmo più che tentati a dare la colpa al destino alla sfortuna ecc e quindi a non impegnarci a cambiare.
la risposta alla domanda di oggi per me è: cambiando me stesso. Ed è per questo sono al momento IN ANALISI. Cambiando me stesso posso cambiare il mondo che mi circonda
Grazie….e una bella domanda…m’a la risposta e sempre dentro di noi……sono d’accordo con te Lamberto..e proprio cosi……..analizzare e cambiare….per andare avanti …ce sempre un modo diverso vedere le cose…<3 un abbraccio a tutti
Senza alcun dubbio, è proprio così: siamo noi stessi, i qui presenti, gli artefici del nostro singolo destino.
Il cosiddetto destino è determinato dalle scelte che ci troviamo a fare ai bivi dell’esistenza. A volte facciamo la scelta “giusta” e otteniamo la “giusta” risposta dalla vita; a volte, il più delle volte, la nostra scelta va nella direzione più semplice, meno faticosa e maggiormente appagante al momento, una scelta spesso istintiva, non frutto di attenta riflessione e di analisi, e il risultato non sempre va ad essere positivo. Ma la scelta l’abbiamo fatto noi individualmente, nessuno può decidere al nostro posto, quindi non diamo ad altri responsabilità che appartengono solo a noi stessi. L’immagine della foto mi suggerisce di non andare così di fretta nella vita, ma di effettuare sempre uno scrupoloso screening delle possibilità a mia disposizione orientando le scelte verso target più reali e alla portata.
La foto potrebbe servire a farci capire che bisogna sempre analizzare la strada che si sta per intraprendere…
Mi piace questa foto.
In genere non affronto una situazione sempre allo stesso modo mi sembrerebbe non voler trovare mai una soluzione. Questo mi ha sempre permesso di trovare una soluzione. Forse anche per questo non mi avvilisco mai di fronte a qualche ostacolo, anzi mi diverto nel vedere le cose intorno a me come cambiano con atteggiamenti diversi. La foto mi sembra una buona rappresentazione di “un Analisi” perchè legata all’oscurità e ad una confusione che spesso accade quando non si sa uscire da un blocco. A volte bisogna avere anche TANTA pazienza nelle cose perchè spunti il sole (la luce) e si possa meglio vedere quale è il problema.
Buongiorno,
ho delle situazioni problematiche probabilmente affrontate infruttuosamente. Il fatto è che ho tentato diversi approcci, tranne il guerriero.
E potrebbe essere questo il vero problema?
Purtroppo se sapessi rispondere a questa domanda avrei risolto i miei problemi
La foto della strada rende proprio bene la confusione della situazione
Carissimi,
sto leggendo vs micro lezioni…ecco vorrei dire qualcosa a riguardo..sono d’accordo di ”dare l’esempio con il proprio comportamento”(mi sembra lo diceva Ghandy(sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo.o simile)
Però vorrei dire anche che la responsabilità spesso è dovuta anche da altri che sono intorno a noi…faccio esempio semplice.”se chiedo un consiglio riguardo una questione .,poso ascoltare quanto mi viene detto,e magari invece di volermi aiutare quella persona,voleva ”tirare l’acqua al proprio mulino.Ora certo avrei dovuto meglio discernere da me ,ma capita a volte che si è un pò deboli ed allora si ascoltano questi pseudo consigli.Quindi si poi infine la causa sono io che ho accettato ”il consiglio”,ma in fondo comunque c’è stato anche un’intervento da parte di qualcun’altro che invece di ”aiutare”,ha fatto altro.8sto cercando di rinforzare questa mia pecca,perchè pultroppo mi è capitato troppe volte di ”cadere” in queste trappole)Spero di essere riuscita a farmi comprendere,ma vorrei conoscere cosa ne pensate
Thanks a lot Dany
Ciao Dany,
accettare la responsabilità della propria vita, la responsabilità totale della propria vita, è l’atto più eroico del mondo. Non è facile ammettere con se stessi che siamo noi ad aver attratto una certa situazione, una certa persona, un certo problema, perché quando lo fai, quando lo fai davvero, all’improvviso spariscono le scuse e ci si ritrova da soli con la propria vita. Eppure è così che funziona, nonostante quello che ci insegnano, e finché non lo accettiamo non possiamo davvero pensare di vivere con gioia la vita. Perché se accettare la piena responsabilità all’inizio può spaventare, per contro è l’unico atteggiamento che ci rende il nostro pieno potere… Se tutto dipende da me – amore, amicizia, denaro, successo, illuminazione spirituale – allora significa che posso ribaltare qualsiasi situazione e arrivare a vivere la vita che voglio vivere, anche se le persone intorno a me in buona fede (o in mala fede come scrivi) mi danno consigli sbagliati…
Detto questo, riconoscere che in questo momento sei un po’ debole è un ottimo inizio, conferma che stai facendo emergere la saggezza della tua Anima, e testimonia che anche tu, come tutti noi, puoi fare il salto e riprogrammare la tua vita.
Non so bene (ci vorrebbe una sessione privata di Coaching per capirlo e aiutarti) in che senso ti senti debole e quali sono i problemi che questa debolezza portano nella tua esistenza, però sappi questo: possiamo rinforzare qualsiasi capacità – dalla volontà all’empatia, dalla chiarezza di obiettivi all’entusiasmo, dall’autonomia di pensiero all’ottimismo – esattamente come rinforziamo i muscoli andando in palestra. C’è da lavorarci, ma questo è quello che facciamo con gli Amici del Weco Club…
Spero di esserti stato in qualche modo utile.
In bocca al lupo e alla prossima! 🙂
Leonardo
Ecco credo che non è sempre così che siamo noi ad attirare certe situazioni,comunque è un mio punto di vista.Per quanto riguarda quella che tu chiami ”debolezza”,credo che forse adesso non è più così diciamo secondo me era più una questione di sicurezza nelle proprie opinioni considerando sempre migliori quelle altrui..Adesso credo di essere più forte e soprattutto di valutare meglio quali possano essere i consigli migliori che possono essere utili,invece di ”accontentare” qualcun’altro ..che ti dice altro…
Comunque buon lavoro E GRAZIE
DANY.
Dici “Non siamo sempre noi ad attirare certe situazioni”: anch’io per un po’ la pensavo come te, anni fa…
Comunque hai ragione: sono solo punti di vista individuali, la nostra stessa vita è un punto di vista individuale.
Sono felice che ora sei più forte nelle tue opinioni, il bello dei consigli è che sono appunto… consigli! Che siamo liberi di prendere o rigettare, e che vengono sempre da un punto di vista diverso dal nostro. Se prima di considerare un suggerimento imparassimo a valutare il livello di felicità della persona che ce li offre, prendendo in considerazione solo consigli che arrivano da chi dimostra con la sua vita che sa ridere, gioire, godere, amare (davvero), essere libero, avere successo (in senso ampio), per certo ci risparmieremmo un sacco di delusioni…
In bocca al lupo e alla prossima! 🙂
Questa foto è la più bella x me..
X me, significa che dipende da noi, scegliere la strada trafficata e piena di problemi..o invertire rotta comportandoci diversamente e scegliere quella libera dalle preoccupazioni e dai problemi che ci creiamo..