9 domande col BOTTO a Viviana e Leonardo! (2a parte)

D: qual è l’idea più rivoluzionaria che propone Il Botto!?

R: riprendendo le parole di Osho, preferiamo pensare a Il Botto! come ad un testo ribelle, non rivoluzionario.

La rivoluzione ha una dimensione politica e collettiva, spesso violenta, mentre la ribellione è un gesto individuale, di rinnovamento personale che ognuno di noi può fare, in qualsiasi momento della sua vita. E se c’è un’idea realmente rivoluzionaria nel libro è forse proprio questa…

Se vuoi cambiare il mondo, non aspettare i politici, i leader, gli economisti, i messia, la lotta di classe o l’arrivo dei marziani: fatti un piano e inizia adesso!

Perché anche se nessuno trae vantaggio del ricordarcelo, noi abbiamo un enorme potere, tutti i giorni. Abbiamo il potere di scegliere come trascorrere il nostro tempo libero, cosa leggere, su quali siti navigare, quali programmi TV evitare, cosa mangiare, come migliorare le nostre capacità, cosa dire o non dire alle persone che amiamo e agli sconosciuti che incontriamo per strada, che lavoro fare, dove vivere, chi frequentare…

E soprattutto abbiamo la grande opportunità di votare scegliendo a chi dare il nostro denaro… Ogni euro che paghiamo è un voto che diamo a questo sistema, e questo è quello che conta, dato che l’economia da qualche decennio domina i sistemi politici di tutto il mondo… o no?

D: qual è invece il suggerimento più divertente che proponete ne Il Botto!?

R: Ce ne sono tanti, perché pensiamo che senza divertimento non si vada avanti facilmente: giocare con la terra, sperimentare le energie alternative, riscoprire i propri talenti, viaggiare, studiare le proprie reazioni emotive, accogliere nuove sfide. Bisogna tornare ad osare, come quando eravamo bambini.

Se non avessimo adottato questa mentalità sarebbe stato impensabile anche per noi farci 5 mesi l’anno di “Downshifting verticale” invernale alle Canarie, come stiamo facendo da qualche stagione a questa parte.

Sperimentare, giocare, provare, sbagliare e ricominciare. Tutti possiamo farlo, perché il cervello impara continuamente. Finché non iniziamo a raccontarci di essere vecchi e soprattutto finché non iniziamo a crederci davvero….

D: Viviana e Leonardo, a chi vi siete ispirati per realizzare questo libro?

R: Ci sono tanti modelli che dobbiamo ringraziare dal cuore per averci ispirato… Molti li abbiamo nominati nella Prefazione del libro, e per certo tanti altri ne mancano.

Se dovessimo sceglierne uno tra tutti diremmo Jim Rohn, perché le sue lezioni 13 anni fa ci hanno aperto la porta alla responsabilità personale che abbiamo rispetto alla nostra vita…

Jim Rohn diceva “Se continui a fare ciò che stai facendo, continuerai a ricevere ciò che stai ricevendo… Se vuoi che le cose cambino, tu devi cambiare“… semplice ma folgorante per noi, che all’epoca eravamo ancora in piena ruota del topo!

(continua…)