Una delle presupposizioni più stimolanti della PNL è che qualsiasi competenza possa essere appresa.
Tutti sanno che si può imparare a cucinare bene, scrivere in modo persuasivo, gestire un orto sinergico o parlare il cinese mandarino, perché si tratta di capacità tecniche; tuttavia chissà perché sono ancora tante le persone per cui risulta difficile comprendere che anche le capacità per così dire “psichiche” si possono apprendere: entrare in connessione con le persone, meditare efficacemente, implementare l’intelligenza emotiva, avere successo finanziario.
La vita ci insegna attraverso l’esperienza, che come soleva ripetere il nostro Professore di marketing Manlio Gasparrini, “non è altro che il numero di fregature che hai preso“.
Il limite di questo modo di apprendere – per tentativi ed errori – è il tempo: ce ne vuole davvero tanto per le capacità tecniche, e ce ne può volere tantissimo per quelle psichiche, perché spesso non abbiamo un metro di paragone per capire se stiamo migliorando, oppure ce ne rendiamo perfettamente conto, ma facciamo l’opposto, perché preferiamo autoboicottarci.
L’alternativa più semplice è la formazione, cioé uno studio teorico che lasci spazio alla pratica (anche se il massimo si ottiene abbinandola al modellamento, di cui parliamo nel Corso da Wellness Coach Pro).
Se voglio avere successo economico, leggerò libri o frequenterò corsi di qualcuno che sa come ci si arricchisce (e che possibilmente lo ha anche messo in pratica! 😉 )
Oltre alla formazione “diretta“, per così dire, che mi insegna cosa fare per, esiste però anche una formazione “inversa“, che mi mostra cosa non fare per… Per far soldi allora potrebbe essermi utile una lista di comportamenti che accomunano chi è sempre in bancarotta, in modo da potermi preparare a fare esattamente l’opposto.
Come diceva il grande Jim Rohn, se vuoi avere successo studia le persone che falliscono.
Oggi facciamo quindi un po’ di formazione negativa e vediamo insieme i 7 modi certi per fallire a livello economico e finanziario… Pronti?
1. Dimenticare i bisogni e i problemi di clienti e partner.
Creare un’azienda è spesso una mera questione di ego, e dove domina il nostro ego c’è poco spazio per il servizio, l’assistenza, l’etica professionale. Uno straordinario sistema per fallire sta nel mettere al primo posto tutto ciò che ci riguarda – guadagni in testa, ma anche idee, sogni, sfizi – dimenticandoci del fatto che un’azienda nasce per soddisfare bisogni e risolvere problemi altrui.
2. Fare tutto da soli, sempre e comunque, se questo fa risparmiare.
Gestire i flussi di cassa finanziari è importante, quindi è giusto controllare le spese. La quantità di denaro che produci (che risparmi) non è l’unico né il primo parametro per valutare la convenienza delle tue scelte aziendali, che dovrebbero essere guidate anche e soprattutto dal tempo che ti lasciano da vivere. La via maestra verso il fallimento sta nel considerare i soldi come la cosa più importante, anche più importante del proprio tempo.
3. Prendere decisioni importanti a pelle, senza riflettere né analizzare.
Talvolta è saggio dare spazio all’istinto, sentire quello che ci dice la pancia. Oggi però – tanto più oggi – senza marketing non si va lontani, e l’essenza del marketing che funziona sono le informazioni. Reagire al mercato senza prima avere tutte le informazioni necessarie significa accelerare la propria disfatta economica.
4. Sfruttare al massimo e con durezza le persone pagate.
Quando paghiamo pretendiamo professionalità, serietà, competenza. Ma dimenticare che trattare con collaboratori o partner significa aver a che fare innanzitutto con persone, con individui che hanno le loro esigenze proprio come noi, significa crearsi dei nemici in casa, e quando ne abbiamo abbastanza, la concorrenza è l’ultimo problema dell’azienda…
5. Essere rigidi e conservatori: fare ciò che viene da fare e continuare a farlo, prima o poi funzionerà.
Un vecchio motto calcistico dice “squadra che vince non si cambia!“, ed è sacrosanto (con dei limiti, tuttavia, dato che tutto si evolve continuamente: il mercato, la concorrenza, i prodotti, noi). Ma continuare a giocare sempre allo stesso modo a prescindere dai risultati è un vero e proprio harakiri.
6. Sviluppare e alimentare una solida paura del futuro.
Essere accorti indica saggezza, tanto più che oggi il mondo gira alla velocità della luce. Se questo pizzico di prudenza diventa però ansia e poi paura, questa tendenza all’indecisione favorisce l’immobilismo e questo prima o poi stroncherà il nostro business, perché per avere successo imprenditoriale oltre alla prudenza serve anche quel pizzico di follia che ogni tanto ci fa assumere dei rischi fuori dalla norma.
7. Smettere di amare quello che si fa.
Recenti studi dicono che si fanno i soldi anche se facciamo qualcosa che non ci va di fare. Se però l’azienda nasce dalla passione – oltre che dalle ricerche di marketing – tutto diventa più facile. Smetti di eccitarti all’idea di dove puoi arrivare con il tuo business e vedrai che sarà sempre più facile rovinare tutto.
Al tuo successo!
🙂
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