6 paure ancestrali che puoi superare...

Vivere significa provare emozioni. Le emozioni ci aiutano a decidere, determinano quanto ci sentiamo bene o male, ci trasformano in persone amabili o insopportabili.

Se questo è vero, come dimostrano oltre 20 anni di studi sull’argomento, allora perché nessuno ci insegna a gestire il potere delle emozioni?

Non è facile dare una risposta univoca a questa domanda.

Per certo l’argomento è delicato e sfuggente, ed è tutt’altro che semplice insegnare alle persone a guardarsi dentro, ad auto ascoltarsi, a superare quella pigrizia mentale che da sempre è il nemico giurato dello Sviluppo Personale.

Crediamo tuttavia che – come in altri ambiti – gran parte della responsabilità ricada anche su chi gestisce il potere.

Chi vorrebbe avere cittadini e consumatori liberi quando può avere cittadini e consumatori manovrabili?

Imparare a gestire le nostre emozioni ci renderebbe meno dipendenti dalle emozioni sgradevoli e disfunzionali, soprattutto meno dipendenti da quelle che chiamiamo le 6 Paure ancestrali e collettive (che questo XXI secolo sta opportunamente rinforzando).

E’ sfruttando queste paure infatti che l’Egregor P (una vecchia conoscenza, se ci segui da un po’…) ci tiene in scacco, imponendoci il suo modello di consumo acritico e alimentando un mondo basato sul conflitto.

Eccole qui di seguito!

1. Paura di non valere nulla…

Se non possiamo comprare tutti i simboli di abbondanza che altri hanno associato – al posto nostro – alla “vera” ricchezza e che ci sentiamo obbligati a desiderare…

2. Paura di essere poco amati…

Di restare soli, di essere abbandonati a noi stessi soprattutto in tarda età, timore che nasce dalla mente razionale e che spesso ci impedisce di vedere il quadro completo di Amore e connessione universale che fa da sottofondo alla vita di questo universo.

3. Paura di non essere abbastanza bravi…

Per riuscire a vivere delle proprie passioni, cosa che obbliga la maggior parte di noi a fare un lavoro che detesta per 40 anni con la sola speranza di potersi godere alla fine qualche anno tranquillo di pensione per zappettare l’orto in campagna.

4. Paura del giudizio…

Di essere considerati “diversi” dalla massa, perché non vestiamo seguendo la moda, perché non mangiamo quello che mangiano tutti, perché non facciamo la fila per avere l’ultimo giocattolo tecnologico di turno, perché non andiamo in vacanza ad Agosto…

5. Paura di non poter entrare in contatto con Dio…

Senza intermediari… Come invece fa chi – con curiosità, voglia di apprendere e di sperimentare – usa insegnamenti esoterici che funzionano da migliaia di anni.

6. Paura di non sopravvivere alla morte fisica…

Il grande balzo nel vuoto che cerchiamo di compensare riempiendoci la vita di appuntamenti, gli account di falsi amici, le case di oggetti..

Ne Il Botto! abbiamo parlato a lungo dell’Egregor P, la forma energetica di pensiero del potere che sta sempre più dominando la vita del pianeta, non vogliamo dilungarci oltre su questo.

Sta di fatto che vige una generalizzata ignoranza sul potere delle emozioni, ed è proprio un peccato.

E’ vero che compiacere la massa, spendere per omologarsi, mangiare schifezze, bere alcolici, fumare, abbandonarsi alle droghe ci aiuta momentaneamente a gestire le emozioni sentendoci un po’ meglio, ma sono tutti sistemi disadattativi (cioè che non risolvono la questione a monte) oltre che problematici (cioè che a lungo andare hanno effetti collaterali negativi sul nostro benessere).

Che fare?

Dobbiamo arrenderci all’evidenza?

Siamo destinati alla schiavitù emozionale di chi sfrutta questa pigrizia mentale per dominarci? 🙁

Se a te sta bene così, sì.

Però sappi che c’è un’altra soluzione, un sistema per liberarsi da questa situazione di ignoranza agevolata…

L’unico sistema efficace per gestire bene le emozioni, nostre e altrui, è potenziare il nostro Quoziente Emotivo (QE), il livello della nostra Intelligenza Emotiva.

(…)

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