Perché bere acqua?
La maggior parte di noi lo sanno benissimo… Chi non ha letto o sentito dire nella sua vita almeno una decina di volte “Devi bere minimo 6-8 bicchieri di acqua al giorno”?
Perché? Perché, riformulando un vecchio adagio, “siamo quello mangiamo, ma anche quello che beviamo!” Tutti i giorni.
Il corpo umano è fatto in media per il 70% di acqua (percentuale più alta nei bimbi e meno negli anziani), ed il nostro organismo arriva a punte del 99% per il liquido lacrimale, passando per l’85% di cervello, polmoni e sangue. Pensa che c’è acqua persino nello smalto dei denti!
In effetti l’acqua possiede 5 insostituibili funzioni essenziali per il nostro organismo:
- sciogliere,
- trasportare,
- raffreddare,
- diluire,
- lubrificare.
Dobbiamo sempre ricordarci che l’acqua entra sostanzialmente in ogni reazione chimica del corpo: sciogliendo come solvente i nutrienti per la digestione e le tossine per l’espulsione, facendoceli assorbire portandoli alle cellule, raffreddando l’organismo con la sudorazione e la perspirazione, diluendo quando serve il sangue e gli altri composti vitali (linfa, succhi gastrici, etc.), lubrificando giunture e legamenti e persino proteggendo gli organi dai traumi. (…)
Quando sentiamo dire: “bisogna bere 2 litri di acqua al giorno”, si parla di acqua che sia quantomeno:
- Naturale, cioè non gasata: oltre a dilatare lo stomaco le acque che tengono l’anidride carbonica anche se “di fonte” normalmente sono pesanti, con un un residuo fisso superiore a 300 mg/l (qualcuna arriva anche a superare i 1.300 mg/l, come la tristemente nota Ferrarelle…)
Fai un esperimento (il residuo fisso è indicato per legge sulle etichette) e vedi se trovi acque naturalmente frizzanti alla sorgente con meno di 200 mg/l di residuo fisso. (Ne riparleremo).
- Temperatura ambiente, soprattutto non fredda: perché anche se ci sono 40°C all’ombra e non sei in piena digestione, l’acqua sotto i 30°C non è fisiologica e dunque crea sempre spasmi allo stomaco, che deve compensare lo shock termico rialzando faticosamente la sua temperatura interna.
Se proprio vuoi qualcosa di diverso dalla temperatura ambiente preferisci acqua calda, o tiepida, che ha anche un lieve effetto rilassante!
- Microbiologicamente pura: cioè con pochi minerali inorganici (calcio, magnesio, ferro, alluminio, piombo) e senza elementi inquinanti chimici (come l’ipoclorito di sodio, volgarmente detto cloro; o i cloro-derivati, sostanze altamente tossiche che i residui di cloro formano interagendo con la materia organica presente nell’acqua; o i nitrati), fisici (inclusi i metalli pesanti: piombo, mercurio, alluminio, etc.) o organici (inclusi i batteri dannosi).
- Quasi neutra: un’acqua buona ha un pH quasi neutro (prossimo a 6,8 tranne in rari casi che vedremo più avanti).
- Leggera e poco dura: un’acqua salubre idealmente è soprattutto leggera, cioè ha un residuo fisso inferiore a 35 mg/l.
Conviene bere acqua naturale, a temperatura ambiente, pura, quasi neutra e leggera…
Come procedere?
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