Difficile scegliere tra gli innumerevoli interventi di un genio del nostro tempo, abbiamo già citato Einstein in merito alle sue illuminanti idee sulla crisi, e oggi ci cimentiamo nella ricerca di 3 idee rappresentative del suo pensiero che possano aiutarci a cambiare le cose, a migliorare questo splendido ma sofferente pianeta.
1.
“Il mondo non sarà distrutto da quelli che fanno il male, ma da quelli che li guardano senza fare nulla“
E’ vero, i “cattivoni” esistono, ma oltre a una minoranza che fa – semmai – passaparola scandalizzata sui Social media, cosa facciamo in concreto per migliorare realmente la situazione?
Troppi allarmi catastrofici e poche soluzioni.
Questo ci toglie potere personale.
Mentre noi abbiamo il potere, il potere della conoscenza e dell’azione.
Sai ad esempio delle manovre segretissime del famigerato TTIP Accordo Commerciale Transatlantico Usa-Europa? Sai che le multinazionali USA se passa questo segretissimo patto di cui nessuno parla, potranno fare il buono e cattivo tempo usando l’Europa come terra di conquista, denunciando gli Stati che volessero opporsi?
[Ne abbiamo parlato qui, trovi un VIDEO e una PETIZIONE. Perfavore informati e fai passa parola perché è davvero grave!]
Questo è solo un esempio…
Ma quanto altro possiamo fare di costruttivo, invece di stare a guardare o spargere panico inutile senza soluzioni?
Lo ripeto da anni. Meno male che lo scrivo – per lo più – altrimenti non avrei più voce! 😉 … Ogni volta che compriamo noi votiamo.
Basta non votare più per certe aziende. Basta votare locale, biologico, equo e solidale. E magari informarsi su poche e cruciali situazioni.
Occhio ai nostri carrelli della spesa, occhio al nostro stile di vita.
Tutto quello che facciamo diventa un messaggio di rassegnazione o di speranza.
Dipende solo da noi.
2.
“La mente che si apre ad una nuova idea non torna mai alla dimensione precedente“
Eccola un’altra frase geniale.
Come poter avere le risorse personali per guardare con speranza, fiducia, ottimismo al domani? Come poter cambiare, migliorare, evolvere?
Grazie a nuove idee, nuovi spunti e una Alleanza di Cervelli. La Formazione di qualità ti permette, come dice Albert Einstein in questo celebre aforisma, di cambiare forma per sempre. Arrivare ad un’altra dimensione. Quella della Consapevolezza.
E nessuno, mai nessuno, ti potrà togliere quello che impari, quello che diventi.
La vera ricchezza non è un guardaroba firmato, un’auto bifuel, una casa splendida in città… La vera ricchezza sono i semi che puoi piantare nella tua mente, che germoglieranno diventando fiori e alberi meravigliosi.
Idee che ti rendono libero, senza necessariamente uniformarsi alle etichette precostituite.
Per questo abbiamo recentemente pubblicato anche in cartaceo il nostro Manuale anticrisi “Il Botto!” che contiene 50 idee per trasformare la crisi in opportunità, decidendo di dare a tutti l’opportunità di promuoverne la versione Ebook in affiliazione tenendosi il 100% del ricavato. 😯 [Per informazioni su IL BOTTO! va su: www.ilbotto.it]
Perché le idee di cambiamento e di speranza vanno divulgate il più possibile.
Questi sono i veri investimenti che dovremmo fare. Perché sono gli unici – o quasi – che rendono interessi che valga la pena moltiplicare. 😉
E dovremmo insegnarlo ai nostri bambini. Nuovi libri, fin da piccoli, nuovi corsi, compagnie potenzianti, fuori dalla logica ipnotica dei mass media, perché tutti noi – volenti o nolenti – veniamo formati da quello cui ci esponiamo.
E solo noi abbiamo la responsabilità di restare chiusi nel nostro bozzolo, o di diventare libere farfalle! 😀
3.
“Colui che considera senza significato la propria vita e quella delle altre creature, non è solo infelice, ma a stento idoneo alla vita“
Ma come si può essere liberi senza offrire la stessa libertà agli altri?
E ancora… Come si può amare la vita togliendo la vita ad altri esseri viventi?
Eccola la terza lezione di Einstein, l’Amore!
Camminare con passo lieve su questo pianeta, amando la vita in qualsiasi forma essa si presenti e cercando di non fare del male a nessuna delle sue creature. Perché quando manca il rispetto per la vita, ci vuole poco a passare da una piccola violenza a una sempre un po’ più grande.
Non per niente si dice che Einstein fosse diventato Vegetariano.
E dato che si avvicina la Pasqua, e i nostri prati sono pieni di sgambettanti capretti e agnellini che si nascondo tra le gambe delle loro mamme, voglio ricordarlo: non unirti alla sfilza dei mandanti che fanno strage di cuccioli per una inquietante tradizione. 😕
Oggi stare attenti a chi ci mettiamo nel piatto 😯 non è solo questione di difendere gli animali, scelta per certo prioritaria sia per loro che per la nostra Anima, ma anche una questione salutista, ambientale e umanitaria.
Tu sai che l’allevamento degli animali da carne – oltre ad inquinare tantissimo – consuma moltissime risorse alimentari rubate al Sud del mondo? In pratica con quello che per i bovini è mangime, cioè cereali e legumi, mangerebbero migliaia di uomini e donne che in Sud America, Africa, Asia… muoiono di fame. 🙁
Di Ecologia della Nutrizione parliamo durante il nostro Corso di Autodifesa Alimentare [puoi scaricare in regalo la prima lezione qui]. Si è stimato che se tutto il pianeta si riconvertisse al vegetarianesimo ci sarebbe da mangiare per tutti usando solo 1/3 della superficie coltivabile. E con un’adeguata rotazione delle colture non ci sarebbe mai più necessità di pesticidi, chimica, ogm et similia…
Qualcosa su cui riflettere!
Grazie Albert Einstein e grazie a te per avermi letto.
Pace & Amore!
🙂
Viviana Taccione
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Ottimo articolo. Dato che siamo in tema, aggiungo un paio di frasi di Einstein:
“La religione del futuro sarà una religione cosmica. Dovrebbe trascendere un Dio personale ed evitare dogmi e teologia. Incorporando sia il mondo naturale che il mondo spirituale dovrebbe fondarsi su un senso religioso che scaturisce dall’esperienza di ogni cosa, naturale e spirituale, come di un’unità piena di significato.”
“Dedica mezz’ora al giorno a pensare al contrario di come stanno pensando i tuoi colleghi.”
Infine, la risposta dello scienziato al rabbino di New York che gli aveva chiesto se credesse in Dio:
“Credo nel Dio di Spinoza, che si manifesta nell’armonia di tutte le cose, non in un Dio che si interessa del destino e delle azioni degli uomini.”
Dato che siamo in tema di citazioni, riporto da Gregory Bateson:
“Se mettete Dio all’esterno e lo ponete di fronte alla sua creazione, e avete l’idea di essere stati creati a sua immagine, voi vi vedrete logicamente e naturalmente come fuori e contro le cose che vi circondano. E nel momento in cui vi arrogherete tutta la mente, tutto il mondo circostante vi apparirà senza mente e quindi senza diritto a considerazione morale o etica. L’ambiente vi sembrerà da sfruttare a vostro vantaggio. La vostra unità di sopravvivenza sarete voi e la vostra gente o gli individui della vostra specie in antitesi con l’ambiente formato da altre unità sociali, da altre razze, dagli altri animali e dalle piante. Se questa è l’opinione che avete sul vostro rapporto con la natura e se possedete una tecnica progredita, la probabilità che avete di sopravvivere sarà quella di una palla di neve all’inferno. Voi morrete a causa dei sottoprodotti tossici del vostro stesso odio o, semplicemente, per il sovrappopolamento o l’esagerato sfruttamento delle risorse.”
(Gregory Bateson, Verso un’ecologia della mente, Ed. Adelphi, 1976)
Caspita Guido, che bella integrazione! 🙂
Conoscevo le 2 citazioni di Einstein, la seconda in particolare mi è sempre piaciuta perché molto lapidaria e sintetica… 😉
Penso che Bateson sia un genio, non ancora stato considerato nella giusta luce. Tuttavia va detto che scrive piuttosto complicato, e questo non l’aiuta. In ogni modo l’idea che considerarci “fuori” dalla creazione, unita ad una tecnologia evoluta possa trasformarci in una “palla di neve all’inferno” è potente.
Speriamo che il senso immanente del Divino in cui siamo e che è in noi trovi prima o poi posto nella nostra limitata mente…
Intanto grazie del commento e alla prossima! 🙂
Sono d’accordo. Ho sempre apprezzato molto il pensiero di Bateson, ma è vero che il suo modo di scrivere è piuttosto complicato. Ho impiegato un anno per leggere “Verso un’ecologia della mente” e “Mente e Natura”, ma temo di averne compreso la metà…(anche se ormai sono passati trent’anni).
A presto.