12 lezioni di vita slow che imparo all'EcoVillaggio (2)

Ieri sono stata presa da un raptus di “scrittura ecologica” e ho iniziato a raccontarti un po’ nei dettagli di questa nostra avventura all’Ecovillaggio di Wangeland (trovi la prima parte dell’articolo qui).

Come mai siamo così attratti da questo progetto?

Cosa ci rende così forti nell’affrontare tutte le difficoltà che stiamo incontrando?

E non ti ho mai detto dei salti mortali che abbiamo fatto per trovare il terreno e il modo di finanziarlo! (Hai idea di cosa significhi spiegare a un Direttore di Banca che tu sei uno “scrittore e trainer on line“? 😀 Una storia paragonabile a quella di Harland Sanders della Kentucky Fried Chicken… – ma molto più Veg, of course! 😉 – che magari ti racconterò un’altra volta!)

E’ che Wangeland ci sta insegnando molto!

Ecco altre altre 4 lezioni di vita slow…

5) Capisci che puoi concederti di Sbagliare

Diciamocelo chiaramente, non abbiamo per niente esperienza e di cavolate ne stiamo facendo a mucchi. Come il fienile per ospitare le balle di paglia che si è disintegrato in 3 mesi. O i teli di copertura che abbiamo messo il primo anno, che sono stati portati via del vento, o la prima scala che abbiamo realizzato senza livella, che non per niente si chiama “Scala dei Matti“! 😀 Ma è anche bello sbagliare, e senza colpevolizzarti o fustigarsi, semplicemente imparare. La prima volta che costruisci qualcosa è normale che sia un po’ storta. La seconda volta andrà meglio, la terza imparerai la tecnica, la quarta potrai pensare di organizzare un Campo Scuola.

In città non c’è tempo per imparare. Si deve avere tutto e subito, e allora si finisce per comprare una soluzione scadente al super-mega-Brico o all’Emporio Cinese…

6) Ti diverti sul serio…

Quando eviti di dare troppa importanza a quello che non va come vorresti, accetti i tuoi errori come parte di un percorso di crescita ed evoluzione, inizi a divertirti sul serio. Tutto va bene, nessuno ti corre dietro, e inizi a sintonizzarti sulla tua Mission con amore. A Wangeland abbiamo ben chiaro dove vogliamo arrivare: creare un EcoVillaggio dove poter realizzare corsi di formazione e Workshop residenziali trasformativi, immersi in un posto dalle alte vibrazioni… Ma sappiamo che oltre alla meta è importante la direzione. E vogliamo divertirci strada facendo gioendo delle piccole cose! 🙂

In città la logica “tutto e subito” fondata sulla performance ad ogni costo, l’entourage di colleghi e conoscenti che ti osserva misurando i tuoi progressi sui suoi, rende difficile godersi il viaggio.

7) Ti senti un Super Eroe

“Se le mani si spaventassero quanto gli occhi saremmo ancora all’età della pietra…” Quando vedi un intero camion di legno da scaricare, 50 alberi da frutto da piantare, un terrazzamento su un terreno in pendenza tutto da fare… E’ normale che gli occhi si spaventino! Ma se ti metti in azione, piano piano, grazie al potere di mani operose, il tuo progetto di autocostruzione prende forma e alla fine ti senti quasi un Super Eroe! 😀 E anche se la sera i muscoli fanno male (!!!), sorridi perché ti rendi conto che stai facendo qualcosa di mitico, creando qualche cosa di valore, completamente da zero.

Un’esperienza difficilmente ripetibile in città, dove al massimo puoi costruire un puzzle o un veliero in bottiglia.

8) Eserciti la tua Creatività

A Wangeland devi fare tutto da solo, quando sei in campagna le variabili sono tante, e non ci sono formule prefabbricate che funzionino al 100%. Si può dire che noi improvvisiamo la maggior parte delle volte, cercando soluzioni adeguate alle nostre esigenze e talvolta inventandole di sana pianta. Questa sviluppa la parte creativa del nostro cervello e ci permette di passare dalla teoria alla pratica.

In città è molto più difficile essere creativi, stressati come siamo dal tran tran quotidiano e dalle tappe forzate indotte dal nostro vivere socialmente condiviso.

A domani per la parte finale di questo articolo.

Pace e Amore!
🙂
Viviana Taccione